-C-campo Mezzosangue?- disse Tedros, quasi strozzandosi.
-È un insulto?!- esclamò Hester, infervorandosi.
-È reale?!- aggiunse Agatha.
-Pronto?! IO STO MORENDO DISSANGUATO!!- gridò Hort, contorcendosi e rotolando sull'erba fino ad una sconvolta Sophie.
- Potresti...?--Ew, no, il sangue mi fa schifo!- strillo' la ragazza. Alzò la testa, e solo in quel momento sembrò notare Chirone.
-Salve! Io sono Sophie Dean!- aggiunse, porgendogli la mano.
"Ah! Sono la più educata di questo gruppo di infami!" pensò. Ma il centauro la aiutò solo a rialzarsi.-Piacere, Sophie... Io sono Chirone, il direttore del Campo. A proposito, scommetto che avete un sacco di domande! Venite alla Casa Grande, e intanto parlate pure.- Sembrava stranamente calmo.
Tedros ed Hester aiutarono Hort a mettersi in piedi, e si avviarono verso una grossa capanna dipinta di azzurro.
-Cos'è il Campo Mezzosangue?- chiese Ted.
-Un posto dove i giovani semidei come voi vengono ospitati ed allenati, almeno in estate. Ma qualcuno rimane anche d'inverno.- rispose fermo Chirone.
-E cosa sono i... semidei?- domandò Sophie.
-Figli di un mortale, ovvero una persona normale, e di un dio greco. Ditemi, avete un parente che non conoscete? Che non avete mai visto? Di cui non vogliono parlare?- disse a sua volta il centauro.
Silenzio. Ognuno di loro sapeva la risposta.
-Come immaginavo. E per caso qualcuno di voi è... dislessico, o iperattivo?- chiese ancora Chirone.
-Io sono dislessico!- disse Hort, rianimatosi.
-Io pensavo fossi solo stupido...- brontolo' Tedros, che si stava stancando di portarlo sulle spalle. LUI era iperattivo. E credeva forse anche Hester. Agatha e Sophie, invece, non avevano problemi.
- Ecco, appunto. Questo, e anche diversi poteri che potreste possedere, fanno di voi dei semidei. Un giorno, si spera presto, i vostri genitori divini vi riconosceranno, e sarete messi in una casa con i vostri fratelli.-
-Che vuol dire "essere riconosciuti"? In che senso?- domandò Agatha. In quel momento, un gufo argentato le comparve sulla testa. Spaventata, la ragazza tentò di mandarlo via, ma non se ne andava.
-Vuol dire QUESTO- disse Chirone, un poco impressionato. Fece un passo indietro.
-Come ti chiami, ragazza?--Agatha. Blackwood- rispose lei, titubante.
-Beh, Agatha Blackwood... sei ufficialmente riconosciuta come figlia di Atena dalla tua madre divina!- esclamò in tono ufficiale il centauro, facendo un breve inchino.
-È... è impossibile! Io una madre ce l'ho! Si chiama Callis, e...-
-Ah, Callis! Certo, certo... Agatha, abbiamo qualcosa da dirci, noi due. Ti prego di seguirmi nella Casa Grande. Bob?- aggiunse, rivolgendosi al satiro. -Fai fare a tutti il giro del campo, grazie-
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-... e questa è la parete per l'arrampicata-
-Ma ha la lava!- gemette Sophie.
-È questa la difficoltà- sorrise Bodgen.
-Secondo voi, chi è il mio genitore divino?- chiese Hort, mentre osservava la natura.
-Non lo so, ma credo che non riconoscerà mai un figlio sfigato come te!- gli rispose Tedros. Una del suo gruppo era stata prelevata per una riunione segreta. E se... se l'essere stata riconosciuta per prima facesse di Agatha un capo?! LUI era il capo! Lo era sempre stato, e lo irritava.
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sge - scleri vari: l'accademia del muori
FanfictionLa paranza del trash edit 2021: mi dispiace sinceramente per tutti contenuti r*phie/r*dros/r*fic/semi zozzi che facevo due anni fa, sono una persona migliore ora