90. Semidei della Selva

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-Chirone, possiamo finalmente fare domande?- chiese Tedros, quando lui, il centauro e i suoi amici si furono rifugiati nella Casa Grande, al riparo da chiacchiere e sguardi indiscreti.

-Presumo che tu ne abbia. E ad essere sincero, anch'io ne ho- aggiunse mesto l'uomo.

-Perché tutti parlano di me?! Essere figlio di Zeus è una cosa brutta?! Essere ME è una cosa brutta?!-  sbotto' il biondo.
Hort stava per ribattere, ma Agatha ed Hester lo fulminarono con lo sguardo.

-Stavo cercando di dirvelo, prima... è molto strano che tu... beh, che tu esista- Chirone non trovava modo delicato per dirlo.
-Anni fa, dopo la Seconda Grande Guerra, i tre maggiori dèi, Poseidone, Ade e tuo padre, stipularono un patto inviolabile, promettendo di non avere più figli, in quanto troppo potenti-

Tedros non sapeva se essere lusingato o impaurito dalle sue stesse mani.
-Troppo potente in che senso? Buono o cattivo?-

Il centauro lo fissò negli occhi.
-Questo potrai deciderlo solo tu, con le tue scelte-
Continuò il racconto.
-Sui figli di questi Tre Pezzi Grossi incombeva una maledizione. È stata spezzata poco tempo fa da un eroico gesto...-
Scese un velo di tristezza sulla conversazione.

-Quindi Teddy non è più in pericolo, no? Perché tutti si preoccupano tanto?- chiese Sophie, scettica.

-Perché la sua aura è troppo potente, ed è sorprendente che non si sia mai cacciato nei guai. E anche voi - aggiunse.
-Un gruppo così grande di semidei... come hanno fatto a nascondervi per... quanti anni avete, esattamente?- domandò.

-Tutti sui sedici- rispose Agatha.

-Per sedici anni! È tutto così... strano-

-QUESTO è strano?! Nel giro di poche ore siamo stati attaccati dai mostri, arrivati qui, riconosciuti, scelti per una missio e suicida e ancora non sappiamo nulla di 'sto posto!- strillo' Hort.
Anadil, che era sempre stata zitta, lo tirò indietro.

-Come tua sorella e compagna di profezia ti vieto di fare il poppante. Anzi, è un consiglio... La vuoi una ragazza, sì o no?- sibilo' all'orecchio del ragazzo, che si mise subito serio e sull'attenti.

-Aspettate! Da quanto siamo qui?- si allarmo' Tedros. -P-posso chiamare mamma? Oddio, sarà preoccupatissima! Ma lei sa di tutto questo?! E a settembre torno lo stesso a scuola?!-

-LA SCUOLA! Certo!- Chirone sembrò aver trovato la soluzione più geniale per un indovinello.
-Andate tutti a scuola insieme?-

-Sì, a parte Ani... Perché?- Hester cominciava a sospettare che a scuola le avessero fatto il lavaggio del cervello.

-Mi serve il nome della scuola!-

-Ehm... Accademia Storian, a San Francisco. Non è molto conosciuta, ma...- Agatha non riuscì a finire la frase.

-Ecco! L'Accademia, dovevo capirlo-
Si voltò verso i ragazzi.
-Il motivo per cui non vi hanno trovati è... la vostra scuola non è una vera scuola-

-È una prigione!- esclamò Hester.

-No... Gli altri semidei vengono continuamente espulsi dalle scuole, per i loro apparenti deficit, ma voi no. Non avete riferito più scuole, ma una sola. L'Accademia Storian era, ed è, un istituto fondato da un lungimirante figlio di Atena con l'approvazione di tutti gli dèi. Gli insegnati, per lo più ninfe, satiri e creature mitologiche, avrebbero avuto il compito di istruire i giovani semidei come ragazzi normali, con una particolarità... Grazie alla benedizione degli dèi, che ben presto si dimenticarono della Storian, il posto era intangibile ai mostri, e non poteva essere individuato da creature malefiche o mortali. La benedizione si sarebbe estesa anche sui ragazzi, annebbiando i loro occhi con la Foschia, che rende le cose strane comprensibili agli uomini. Combattendo con minotauri e quant'altro il velo di Foschia si è squarciato, e voi avete preso parte al nostro pericoloso mondo.-

sge - scleri vari: l'accademia del muoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora