Capitolo 4

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Wendy entrò nell'ufficio e lo vide ancora vuoto e silenzioso: il suo capo, Sehun, non era ancora arrivato. Controllò che tutto fosse al suo posto, caffè sulla scrivania compreso, poi andò al suo posto, ma non fece nemmeno in tempo a sedersi, che le porte dell'ascensore si aprirono. Sehun ne uscì e si diresse a passi spediti verso di lei.

- Ho un compito per te, oggi. - le disse e la ragazza afferrò la sua agenda, pronta a scrivere quello che doveva fare.
Si era abituata a scrivere tutto ciò che le chiedeva Sehun, perché lui non era tipo da ripetere le cose o spiegare come risolvere i problemi. Sehun ordinava e Wendy eseguiva, in un modo o nell'altro.
- Devi trovare una babysitter per Jinho. - continuò Sehun, in tono serio - Seleziona le migliori e convocale qui, per fare dei colloqui. Restringi il campo a cinque ragazze, che poi faranno un colloquio con me.
Wendy si segnò tutto velocemente, senza fare domande. Era stata proprio lei a selezionare e poi scegliere la precedente babysitter di Jinho, quella che poi se n'era andata. Perciò sapeva cosa cercava il signor Oh per il fratellastro.
L'unica differenza era che, la volta precedente, Sehun non aveva chiesto di essere lui ad avere l'ultima parola. L'altra volta se n'era disinteressato completamente, lasciando la scelta unicamente a Wendy, che aveva dato il lavoro alla ragazza che le era sembrata più affidabile. Quest'ultima però aveva tradito la sua fiducia, andandosene così improvvisamente.
Questo nuovo interesse di Sehun la fece sorridere, ma sperò che il suo capo non lo notasse.
- Tutto chiaro? - chiese Sehun e lei annuì.
- Tutto chiaro, signor Oh.


*


All'annuncio di Wendy risposero almeno una cinquantina di ragazze più e meno giovani: l'idea di diventare dipendenti di una famiglia ricca attirava moltissime ragazze e donne.
Wendy scartò quelle che avevano cattive referenze, quelle che le sembravano troppo giovani, come una ragazzina 11enne, che probabilmente aveva a sua volta bisogno di una babysitter, e quelle troppo anziane, come la nonnina di almeno 90 anni che aveva risposto all'annuncio.
La babysitter doveva essere disponibile a portare Jinho dal dentista o a scuola, sempre se non avesse continuato ad accompagnarlo Sehun. Doveva essere in grado di aiutarlo con i compiti ed essere disponibile a giocare con lui.
Perciò le donne all'apparenza troppo severe, vennero subito scartate da Wendy.
La ragazza ormai conosceva come funzionavano le cose nella famiglia Oh: Jinho non aveva bisogno di un'istitutrice, né di un altro adulto che lo guardasse in modo severo e lo trattasse come se fosse un peso.
Al bambino serviva una figura dolce e pronta a giocare e divertirsi, qualcuno che gli desse l'affetto e le attenzioni che il padre e il fratellastro non sembravano avere tempo di dargli.
Anche se, in quell'ultimo periodo, Sehun aveva passato con Jinho più tempo di quanto avesse fatto negli 8 anni di vita del bambino.
Wendy sperò che, con l'arrivo della nuova babysitter, le cose non cambiassero, tornando come prima.
Quando la scelta fu ridotta a cinque giovani donne, Wendy poté ritenersi soddisfatta ed andò ad avvisare il suo capo.
Sehun stava facendo una telefonata, perciò la ragazza attese che la concludesse.
- Ho ridotto la scelta a cinque possibili candidate - mise sulla scrivania i curriculum delle ragazze - Hanno ottime referenze e ad un primo colloquio telefonico mi hanno fatto una buona impressione.
Sehun prese i curriculum ed iniziò a sfogliarli, senza lasciar trasparire nessuna reazione : - Falle venire qui domani mattina. Ho un po' di tempo per i colloqui.
Wendy annuì ed uscì dalla stanza, per chiamare le candidate.
Era sempre più incredula per il comportamento del suo capo. Una volta tornata alla scrivania, si chiese quando Sehun avesse iniziato a cambiare in quel modo. Era sicuramente successo dopo che aveva conosciuto quell'insegnante, il ragazzo che era entrato come una furia nell'ufficio.
Era stato lui a fargli cambiare modo di comportarsi? Se era così, Wendy sperava che le cose potessero migliorare ancora.


*


La mattina dopo, all'arrivo di Sehun, le candidate babysitter erano quasi tutte arrivate. Wendy le aveva fatte accomodare nel piccolo salottino accanto alla sua scrivania e il ragazzo rivolse loro appena un'occhiata. Entrato nel suo ufficio, venne subito raggiunto dalla segretaria.
- Signor Oh, sono arrivate...
- Le ho viste - Sehun la interruppe, mentre si sedeva alla scrivania - Come ti sono sembrate?
Lei alzò le spalle: - Credo possano andare bene. Hanno già esperienza come babysitter e...
- Sono sveglie?
Wendy si zittì: - Ehm...
- Jinho è molto sveglio e intelligente. Non voglio una sciocca come babysitter per lui.
Sehun alzò lo sguardo sulla ragazza, che venne scossa da un brivido.
- Faccio entrare la prima?
- Sì Wendy, grazie.
Sehun guardò la ragazza uscire e si appoggiò allo schienale della sedia. Odiava quel compito, ma non poteva fare altrimenti. Non dava la colpa a Wendy per quello che era successo con la precedente ragazza, ma stavolta voleva qualcuno che fosse fedele alla famiglia e non se ne andasse all'improvviso.
Chissà se lui sarebbe stato in grado di scegliere la persona giusta. Forse sarebbe stato meglio farsi aiutare la Luhan: lui sì che avrebbe trovato la ragazza perfetta in un attimo. Avrebbe dovuto chiedergli di affiancarlo, quella mattina, magari aveva il giorno libero...
Sehun scosse la testa, come per scacciare quello stupido pensiero. Ma che gli saltava in mente?!
Voleva anche l'aiuto di Luhan adesso? Come se non fosse già abbastanza una scocciatura. No no, meglio che il ragazzo se ne stesse tra i suoi numeri ed operazioni, mentre Sehun si occupava del fratello....anzi, fratellastro.
La prima ragazza entrò e Sehun le disse di accomodarsi sulla sedia di fronte alla scrivania, dopo che entrambi si furono presentati. Era una bella ragazza elegante: indossava un completo bianco e si era seduta in modo composto.
Sehun recuperò il suo curriculum: - Lei ha già avuto esperienze come babysitter?
- Solo una, almeno finora - rispose lei - Sto lavorando per pagarmi gli studi.
- Che università frequenti? - le chiese Sehun e, alla risposta della ragazza, non poté nascondere un'espressione di ammirazione.
Era stata ammessa in una delle università più difficili del paese. Scuola che era famosa per i suoi quasi impossibili test d'ingresso, che riuscivano a superare solo i ragazzi più intelligenti.
Sehun pensò che almeno Jinho avrebbe avuto un'altra mente geniale con cui parlare.
- Perché hai concluso la tua esperienza precedente?
Quella ragazza aveva ottime chance di essere assunta, perciò Sehun si tese sulla sedia, attento ad ogni sua risposta.
- I bambini erano insopportabili. Troppo fastidiosi e rumorosi - la ragazza sbuffò -Non facevano altro che correre e fare domande.
Sehun restò zitto qualche secondo, prima di rispondere: - Non è quello che fanno tutti i bambini?
- Odio i bambini.
Stava scherzando?!
Il ragazzo la guardò, con un sopracciglio sollevato, poi parlò lentamente, per essere sicuro che lo capisse bene.
- Sai che le babysitter lavorano con i bambini, vero?
- Certo che lo so. Non sono stupida! - rispose subito la ragazza, ma Sehun non si trovò molto d'accordo.
- Però i bambini sono una tale scocciatura! - continuò lei - Sono adorabili solo mentre dormono. Cosa che cerco di fargli fare il più possibile.
Cosa voleva fare? Tramortire Jinho per farlo essere fuori dai piedi mentre lei riposava la sua mente geniale?
Sehun le lanciò un'occhiataccia, che lei sembrò non notare, poi la ringraziò e le disse che si sarebbe fatto vivo lui per farle sapere se aveva avuto il lavoro.
Appena la ragazza mise piede fuori dalla stanza, Sehun cancellò il suo nome dalla lista.
Meno una.

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