Capitolo 7

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Sehun non riusciva a fare a meno di pensare alla cena del venerdì sera. Ci aveva pensato per tutto il week end, ci aveva pensato per tutta la riunione del lunedì mattina e ci stava pensando anche in quel momento, mentre Wendy gli stava parlando.

- Perciò segno la videoconferenza con i cinesi per oggi, nel tardo pomeriggio, giusto? Signor Oh?
Sehun alzò lo sguardo sulla sua segretaria: - Come?
Wendy sbattè le palpebre, confusa: - I cinesi, i nuovi clienti. Deve fare una videoconferenza con loro più tardi.
- Giusto - Sehun cercò di darsi un contegno e si sistemò la giacca - Ho capito: oggi. Continua pure.
- Come le ho detto prima, ho chiesto all'interprete di venire qui, così le comunicazioni saranno più semplici.
- L'interprete?
- Di cinese - Wendy si mosse nervosamente sul posto - Per la videoconferenza.
Sehun si passò una mano tra i capelli e sospirò: - Scusa, stamattina non ci sono con la testa.
- Me ne sono accorta. - Wendy ridacchiò, ma poi smise subito, vista l'occhiataccia che gli aveva lanciato Sehun.
- Quindi ci serve un interprete di cinese per fare la videoconferenza di oggi pomeriggio. - ripeté Sehun e riflettè.
Il venerdì prima non si era comportato bene con Luhan. Il fatto che il ragazzo avesse cominciato ad aprirsi con lui, gli aveva fatto innalzare quel muro che gli aveva sempre impedito di avere relazioni o amicizie. Però, allo stesso tempo, averlo accanto aveva avuto un effetto così calmante per lui, che era finito per raccontargli la sua vita scolastica e lavorativa e a confidargli i suoi dubbi sul futuro di Jinho. Era dal momento in cui Luhan aveva messo piede fuori da casa sua che Sehun voleva rivederlo.
Interprete di cinese.
Voleva rivedere Luhan.
- Non voglio l'interprete dell'azienda. - disse, improvvisamente, Sehun.
- C-come? - Wendy fece per chiedere il motivo, ma venne interrotta dal suo capo.
- Ci penso io. Tu mettimi solo in comunicazione con i clienti, alle 17?
Wendy si arrese: discutere con Sehun era impossibile.
- Sì, alle 17.
- Allora a dopo.
Wendy capì che il signor Oh voleva restare da solo, perciò fece un piccolo inchino ed uscì dall'ufficio.
Ultimamente il suo capo si comportava in modo davvero strano.
Rimasto da solo, Sehun fece ruotare la sedia, mentre pensava. Doveva smetterla di riflettere, soppesare le decisioni... doveva agire.
Afferrò il suo cellulare e chiamò il numero di Luhan. Uno squillo, due squilli, tre squilli... Sehun lanciò un'occhiata all'orologio ed imprecò: erano le 10 del mattino, perciò Luhan stava sicuramente facendo lezione!
Fece per riattaccare, ma una voce arrivò dal telefono.
- Pronto? Sehun?
Il ragazzo fece un respiro profondo e si schiarì la voce.
- Sì, sono io. Ciao Luhan.
- Ciao. - il tono di Luhan tradiva la sua sorpresa - Tutto bene? È successo qualcosa?
- No, io... ti ho disturbato?
- No, ho un'ora buca adesso.
Sehun battè le dita sulla scrivania, inventando un ritmo tutto suo.
- Ti ho chiamato per chiederti un favore.
- Ti ascolto.
- Nel tardo pomeriggio devo fare una videoconferenza con dei nuovi clienti cinesi e, beh... l'interprete dell'azienda si è dato malato proprio oggi e mi chiedevo se tu potessi aiutarmi.
Aveva detto l'ultima frase senza quasi riprendere fiato, per non tradirsi e far capire a Luhan che aveva detto una bugia.
Perché l'aveva fatto? E perché stava chiedendo aiuto a Luhan?
Doveva essere davvero impazzito.
- Oh, hai bisogno di me per parlare cinese. - a Sehun sembrò di percepire della delusione nel tono di Luhan, ma preferì ignorarla.
- Sei libero? Dovresti essere qui poco prima delle 17.
- Sì, va bene, alle 17.
- Ottimo. Ciao Luhan.
Detto ciò riattaccò. Era stata una fuga in piena regola e Sehun si prese la testa tra le mani, dandosi dell'idiota. Doveva sperare che Luhan non si fosse offeso per il suo poco tatto.
Si alzò ed uscì dall'ufficio, poi si mise davanti alla scrivania di Wendy.
La ragazza alzò gli occhi su di lui: - Sì?
- Più tardi verrà qui il professor Luhan.
- Va bene.
- Per la videoconferenza con i cinesi.
Wendy alzò un sopracciglio: - Perché?
- Perché lui è cinese.
Una lampadina si accese nella mente di Wendy, ma la ragazza si limitò ad annuire al suo capo.
- Appena arriva lo porto nel suo ufficio.
Sehun se ne andò, senza dire altro e Wendy aspettò di vederlo sparire dentro il suo ufficio, prima di ridacchiare.
E così, il suo capo voleva il professor Luhan come interprete, nonostante ne avesse uno sempre disponibile in azienda.
Qualcosa le diceva che ci sarebbe stato da divertirsi con quei due.

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