Capitolo 13

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Mancavano 5 giorni all'appuntamento con Luhan, ma Sehun non li stava contando. Non ne aveva il tempo.

Era già agitato ed emozionato ma, alla felicità, si mischiava lo stress per la mole di lavoro che avrebbe dovuto affrontare quella settimana.
I miglioramenti al contratto erano andati bene a suo padre e ora dovevano aspettare l'opinione dei cinesi.
In più un ingegnere aveva avuto un'idea per un nuovo prodotto e ci stavano lavorando.
La sera Sehun era così stanco che crollava sul letto o sul divano, a seconda di cosa riusciva a raggiungere prima.
L'unica cosa bella erano i messaggi che Luhan gli mandava al mattino, per augurargli una buona giornata, e alla sera, per la buonanotte.
Per poterli ricevere aveva dovuto subito comprare un telefono nuovo, visto che aveva scagliato quello precedente contro il muro dell'ufficio.
Wendy correva avanti ed indietro, modificando continuamente la sua agenda per dare la precedenza alle cose più urgenti.
Sehun le aveva sbottato contro parecchie volte, anche inutilmente, ma la ragazza non si era mai lasciata andare allo sconforto e il ragazzo aveva apprezzato molto.
Quella sera il messaggio della buonanotte arrivò puntuale alle 22, ma Sehun lo lesse solo a l'1 di notte, alla fine di una riunione straordinaria.


*


Mancavano 4 giorni all'appuntamento e il telefono dell'ufficio suonava in contemporanea al suo cellulare.
Sehun passò lo sguardo dall'uno all'altro, indeciso su quale afferrare. Decise per il telefono dell'ufficio e, infatti, era suo padre: le modifiche del contratto erano andate bene ai cinesi, ma ne avevano fatte a loro volta. Perciò il signor Oh voleva Sehun nel suo ufficio, immediatamente. Il ragazzo riattaccò e rispose al cellulare che, proprio in quel momento, aveva ricominciato a suonare.
Era uno dei suoi tecnici che chiedeva di vederlo urgentemente.
Suo padre o il tecnico?
In quel momento nell'ufficio entrò Wendy: - Signor Oh, le ricordo la riun...
Sehun la guardò con un'espressione così disperata, che la ragazza ingoiò le parole che stava per dire.
- Rimando la riunione.
Il messaggio della buonanotte arrivò sia da Luhan che da Jinho, ma Sehun li vide il mattino dopo.


*


Mancavano 3 giorni all'appuntamento e Sehun aveva passato tutta la mattina nell'ufficio di suo padre e il pomeriggio dai suoi tecnici: il nuovo prodotto a cui stavano lavorando era sensazionale e Sehun voleva seguire passaggio per passaggio, curarlo nei minimi dettagli e, soprattutto, non farsi soffiare il lavoro da suo padre.
Stava procedendo senza fermarsi un attimo, ma era tranquillo: Jinho era con Lisa e, nonostante Sehun non riuscisse a passare con lui nemmeno due minuti, sentiva che stava facendo la cosa giusta. Quel lavoro era davvero troppo importante e si sarebbe fatto perdonare, appena avesse avuto un momento di calma.
Incrociò un'affannata Wendy in uno dei corridoi.
- Signor Oh, so che non è il momento, ma ha chiamato il professor Luhan.
- Cosa voleva? - chiese distrattamente Sehun.
- Sapere se lei è ancora vivo.
Il ragazzo guardò l'ora, lasciando indecisa la segretaria: aveva sentito o no?
- Digli che lo chiamo più tardi.
Concluse Sehun, entrando nell'ufficio del padre.
Il messaggio della buonanotte arrivò, ma Sehun non aveva chiamato Luhan.


*


Mancavano 2 giorni all'appuntamento e Sehun era così impegnato, che non era mai riuscito ad accompagnare Jinho a scuola, ma al bambino non dispiaceva, perché sapeva che il fratellastro lo faceva per necessità e, appena quel periodo caotico sarebbe passato, avrebbe ricominciato ad accompagnarlo.
Era un giovedì piovoso e i due fratelli si incontrarono, al mattino presto, in cucina per fare colazione.
Sehun era già al telefono e parlava così animatamente, che Jinho dovette sedersi lontano da lui, per evitare che muovendosi gli rovesciasse la colazione.
La finì e rimase seduto, per aspettare che il fratello finisse di parlare ma, visto che sembrava averne ancora per molto, si alzò e lo salutò con la mano, prima di salire a prepararsi per la scuola.
Sehun era così indaffarato che non se ne accorse e non ricambiò il saluto.
In ufficio il ragazzo trovò Wendy ad aspettarlo appena fuori dell'ascensore.
- Signor Oh, la riunione con gli azionisti che abbiamo già rimandato 3 volte.
- Va bene.
- Poi suo padre la aspetta per una videoconferenza con i cinesi. C'è l'ingegnere Kim che vuole parlare del progetto e poi sono arrivate delle chiamate...
La ragazza gli passò un foglio in cui aveva annotato chi aveva telefonato.
Erano le 8 del mattino e c'erano già 12 persone da richiamare.
- Wendy, rimanda a domani la riunione con gli azionisti.
La segretaria sospirò affranta: - Mi uccideranno.
- Basta che non sporchi di sangue il tappeto della sala riunioni. È antico. - rispose Sehun, con gli occhi fissi sul foglio ed avviandosi al suo ufficio personale.
Wendy rimase impalata: - Sta scherzando, vero?
Il messaggio della buonanotte era abbastanza irritato, quella sera, ma anche molto dolce.
Sehun però non rispose, perché era crollato sul suo letto, con ancora i vestiti addosso.

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