Capitolo 18

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Il suono della sveglia aveva il potere di interrompere bruscamente anche i sogni più belli, come quello che stava facendo Sehun.

Aprì gli occhi e sbuffò: nemmeno nei sogni lui e Luhan riuscivano ad andare oltre i baci.
Si voltò verso la sveglia e la spense ma, appena tolse la mano, notò un foglietto, o meglio, un dépliant.
Gli lanciò appena un'occhiata: era la pubblicità di una libreria. Come ci era finito lì?
Il ragazzo fece spallucce e si alzò, abbandonando il calore del letto. Poi camminò, trascinando i piedi, verso il bagno. Si lavò il viso e, quando guardò lo specchio, vide che appeso c'era un altro dépliant.
Sehun aggrottò le sopracciglia e lo gettò nella spazzatura, ma era incredibilmente confuso.
Scese per fare colazione e, essendo sabato, la cucina era vuota e non c'era Jinho da portare a scuola. Sehun prese la sua tazza preferita per bere il caffè ma, appeso ad essa, c'era lo stesso dépliant.
Per quanto ancora poteva ignorare quei tentativi?
Ridacchiò e lo lesse: parlava di una festa a cui avrebbe partecipato il famoso scrittore Kim Jongdae.
Sehun tornò al piano superiore e, attaccato alla porta della camera di Jinho, c'era un altro dépliant.
Il ragazzo spalancò la porta, trovando il bambino intento a leggere.
- Sei già sveglio?
Jinho si sistemò gli occhiali sul naso ed annuì, notando i due dépliant che Sehun teneva in mano.
- E quelli cosa sono? - chiese, con finta innocenza.
- Sei davvero molto furbo, piccolo. Cos'è questa festa?
Jinho si mise sull'attenti e sorrise: - Oggi pomeriggio nella libreria in centro ci sarà la festa con Kim Jongdae, lo scrittore di...
- "Il Veliero nel Vento", lo so. Ma si possono fare feste in libreria? Non si deve sempre fare silenzio?
- Quella è la biblioteca, Sehun.
- È uguale. Continua.
- Beh... ci sarà lo scrittore e il tema della festa saranno ovviamente i pirati e i suoi libri.
- E tu ci vorresti andare. - concluse Sehun, mentre Jinho annuiva.
- Ho chiesto anche a Lisa se voleva venire con me ma... senza di te non mi divertirei.
Sehun alzò un sopracciglio: - Stai provando a comprarmi?
- Sta funzionando?
Il ragazzo non poté fare a meno di ridacchiare.
- Senti, Jinho...
- Ti prego! - il bambino gattonò sul letto fino ad arrivare a Sehun, poi gli afferrò un braccio - Potrò incontrare lo scrittore!
- Ma...
- Sehun, per favore!
Il ragazzo sospirò: quel bambino avrebbe potuto fargli fare davvero qualsiasi cosa.
- Va bene, ci andiamo insieme, anche con Lisa.
- E Luhan.
Sehun guardò il fratello: - Luhan?
- Sapevamo che avresti detto di sì, quindi abbiamo già comprato i biglietti.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo: quei due l'avevano reso così prevedibile.
Liberò il braccio da Jinho, che poi aggiunse: - Quindi giuri che ci andiamo?
Sehun alzò un sopracciglio: - Sì?
- Giuri giuri?
Il ragazzo sentiva che l'inganno stava per arrivare, ma annuì in ogni caso.
Jinho esultò e saltò giù dal letto, per poi correre ad aprire l'armadio.
- Devi mettere questo! - esclamò, rivelando ciò che teneva in mano: un costume da pirata.
- Non esiste! - sbottò Sehun, avviandosi fuori dalla stanza, ma Jinho si affrettò a seguirlo.
- Hai giurato, Sehun. - protestò, attaccandosi al braccio del fratello.
- Sei un imbroglione.
- Non è vero. Se te l'avessi detto subito che è una festa in costume non avresti mai accettato.
- Perciò sei un imbroglione.
Jinho mise il broncio e lasciò andare il braccio.
Il ragazzo sospirò: - Quindi... devo mettere quel costume per andare alla festa?
Il bambino annuì e lui gli prese il costume che ancora teneva in mano. Lo guardò e controllò la taglia: era della sua misura.
- Tu e Luhan siete davvero diabolici - commentò, inginocchiandosi davanti al fratellino - La prima volta che lo scrittore è venuto in città non sei riuscito ad incontrarlo a causa mia, quindi merito la mia punizione.
Jinho fece un timido sorriso e si sistemò gli occhiali sul naso.
- Quindi andiamo?
- Sì, genietto imbroglione, andiamo.
Il bambino si gettò tra le braccia del fratello: - Grazie grazie. Sarà bellissimo!
Sehun alzò gli occhi al cielo: da quando cedeva così facilmente?

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