350 36 8
                                    


Il suono del campanello risuona all'interno delle quattro mura, le quali io chiamo casa.

"Yoongi hyung, ho proprio voglia di sushi" Jimin irrompe in casa mia, e insieme a lui anche la sua allegria.

"Sì, prima i biglietti e poi andiamo" dico, guardandolo quasi con aria di sfida.
"Mi stai ricattando?" chiede sorridendo, "vabbè, per questa volta ti accontenterò" e tira fuori un biglietto dalla sua tasca.

Lo appoggio sul tavolo.

Comincio a guardare quel pezzo di carta rettangolare; è tutto colorato e l'angolo in basso a destra ha una piccola piega.

"Puoi anche toccarlo, non scompare se lo fai" mi dice sarcastico Jimin, "vedi, il mio è ancora qua" e mi mostra il suo biglietto accartocciato.

Lo prendo in mano, è la cosa più preziosa che possiedo in questo momento. Il mio sogno è tra le mie mani, e fra pochi giorni si sarebbe avverato.

Mi sembra surreale.

Lo stomaco di Jimin inizia a fare degli strani rumori, "dai Yoongi, lo ammiri quando torni a casa, ora andiamo che ho fame!" quasi urla, massangiadosi la pancia sotto la maglietta nera.

"Sì, ok, va bene, andiamo" ci dirigiamo alla porta, in questo momento mi arriva un messaggio da Namjoon.

"Ehi, stasera hai da fare? Ti va un sushi alle otto al solito locale, ti devo far conoscere quella persona. C'è anche Kookie, e devo chiederlo ancora a Jimin"

Guardo il mio amico, che annuisce in risposta, "sai che non direi mai di no a Namjoon" sorride.
"Tu non diresti mai di no al sushi, non a Namjoon" lo riprendo, dandogli un leggero pugno sulla spalla.

Rispondo dicendo che ci saremo stati entrambi, ripongo il cellulare nella tasca della mia felpa larga e chiudo la porta alle nostre spalle.

In contemporanea a noi, esce anche un ragazzo dall'appartamento di fronte al mio. Non l'avevo mai visto.

Il ragazzo fa un ampio sorriso, "ehi, sono il nuovo inquilino, mi sono trasferito qui ieri" si presenta, facendo un inchino, "piacere di conoscervi, sono Kim Seokjin, ma chiamatemi pure Jin" e allunga la sua mano verso di noi.

"Min Yoongi, e puoi chiamarmi semplicemente con il mio nome" gliela stringo.

"Park Jimin" si presenta il mio amico, "non vivo qua, ma sono sempre da lui, quindi è come se ci abitassi" ride, "spero avremo modo di conoscerci meglio"

"Bene, Jin, ti do il benvenuto in questo meraviglioso palazzo" dico ironico, e lui mi sorride, "ora scusaci, ma abbiamo un impegno e non vogliamo arrivare in ritardo"

"È stato un piacere" dice di rimando.
"Piacere nostro" gridiamo in coro io e il mio amico, dato che ormai siamo già al piano sottostante.

"Siamo in ritardo, come al solito" sospira Jimin, guardando l'ora sul display del suo cellulare, "puoi parcheggiare da qualche parte, siamo in serissimo ritardo" ripete.

"Se ci fossero dei parcheggi l'avrei già fatto, e non starei qui a girare come un'anima in pena in cerca di un buco dove parcheggiare" rispondo schietto, Jimin non controbatte.

Finalmente trovo un parcheggio libero, scendiamo dalla mia auto e ci incamminiamo fino al locale dell'appuntamento.

"Ok, forse non è vicinissimo, ma è l'unico parcheggio che ho trovato" dico, notando che il ristorante dista circa dieci minuti a piedi.

"Tranquillo, non ci mett... ma che cazzo!" Jimin rivolge il viso al cielo, "ti prego Yoongi, dimmi che non sta piovendo sul serio" mi guarda con sguardo di implorazione.

Mi metto a ridere, prendendolo per il polso e iniziando a correre sotto la pioggia.

Finalmente arriviamo alla nostra meta; una volta all'interno del locale, il caldo ci trapassa il corpo, esattamente come fanno anche gli sguardi delle persone.

Siamo bagnati fradici; questa è la causa del perché tutti i clienti in sala si girano a fissarci.

Arriva un cameriere, il quale ci squadra da capo a piedi prima di domandarci se avessimo prenotato per la cena.

"Sì, un nostro amico ha prenotato a nome di Kim Namjoon per cinque" rispondo.
Il dipendente ci fissa ancora un po', prima di pronunciare freddamente un "seguitemi"

E così lo seguiamo, ma quando notiamo che ci sta accompagnando in una saletta riservata, io e Jimin ci scambiamo un'occhiata interrogativa.

Jimin decide di dare voce alla nostra curiosità, "mh, scusi, ma perché non siamo in sala con gli altri?" domanda.

"Ah, il vostro amico non vi ha detto che ha riservato una sala a parte?" il cameriere appare più sorpreso di noi.

"Ecco, sinceramente, no" risponde Jimin, abbassando lo sguardo.
"Non ce l'ha nemmeno accennato" mi intrometto.

"Beh, Kim Namjoon ha prenotato per cinque persone in questa saletta qui" spiega, aprendo la porta, "accomodatevi"

Jungkook è il primo a vederci, dato che Nam e la persona misteriosa sono girati di spalle.

"Ce ne avete messo di tempo, ma dove eravate finiti?" sbotta il più piccolo, alzandosi in piedi.

"Non trovavamo parcheggio" mi scuso, mentre ci avviciniamo al tavolo.

"E in più abbiamo incontrato un ragazzo che si è appena tras..." guardo in faccia il ragazzo seduto al fianco di Namjoon, "Jin?!"

first love ; yoonseok #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora