first love.

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" Min Yoongi,

vent'anni fa venisti a bussare alla mia porta e da allora tutto cambiò, tutto subì una trasformazione, me compreso.

Eravamo piccoli, ma mamma mi aveva detto che tu eri un po' più grande di me, e io ti invidiavo per questa cosa. Perché essere più grande significava che tu mi avresti protetto, quando l'unica cosa che io volevo fare era proteggere te.

Da cosa, e soprattutto come, non lo so, ma da bambini sembra tutto così facile.

Sentivo come se tu avessi la necessità, il bisogno, di essere protetto da tutto e da tutti.  E io sapevo che ero in grado di farlo. Anche se, alla fine, ti rivelavi sempre te quello che mi aiutava e mi salvava.

Come quando mi si era spezzato il filo dell'aquilone e tu avevi utilizzato lo spago del tuo per aggiustare il mio.

O come quando ti avevo spinto nel laghetto e, per evitare che mamma mi sgridasse, tu dicesti che eri scivolato.

E invece, te la ricordi la prima volta che sei venuto a dormire da me?
Quella fu anche la prima volta che mi dicesti "ti voglio bene"

Io me lo ricordo benissimo, perché il mio cuore fece un grande salto quando ti sentii pronunciare quelle parole.

Tu mi piacevi, Yoongi, mi piacevi già.

Ma eravamo piccoli e incoscienti del mondo, non avevo capito e compreso i miei sentimenti, e nemmeno i tuoi.

Gli ho compresi solo con il passare del tempo, quando io me ne ero già andato via, e passavo le notti a piangere perché mi mancavi. Fu solo allora che capii che provavo qualcosa in più.

Voglio che tu sappia che non ho mai smesso di amarti, nemmeno quando io ero lontano da te e tu eri lontano da me.

Sono passati cinque anni da quando ci siamo rivisti su quel tetto d'ospedale. Eri bellissimo, come lo sei anche ora.

Avevi i capelli azzurrini, in tinta con la tuta che indossavi quella sera, che venivano mossi leggermente dall'arietta che tirava.

Mi chiedesti se ero Jung Hoseok, ed io risposi di sì. Non parlammo molto quella volta, o meglio, io non ti dissi tutto quello che avrei voluto dirti.

Ti raccontai di mia sorella e della mia carriera, e tu facesti lo stesso raccontandomi di te e del tuo incidente.

Quando fu il momento di andarmene, tu mi desti una chiavetta dove dentro c'era una canzone che avevi scritto tu.

Quando tornai nel mio studio, l'ascoltai e, cazzo, piansi tanto.

Capii subito che parlava di noi e del tuo pianoforte, quello al quale ti sedevi quando ti chiedevo di suonarmi qualcosa.

Quel pianoforte in legno più alto di noi, dove per arrivare ai tasti utilizzavi uno sgabello altissimo, dal quale facevi uscire note pure e bellissime.

Era, ed è, la canzone più bella che io abbia mai ascoltato.

Ed essere cosciente del fatto che solo io e te conosciamo questa canzone, beh, la rende ancora più bella e magica.

Sono passati anni, ma in tutto questo tempo, non ho mai smesso di amarti. Mai.

Voglio ringraziarti perché mi hai accettato subito, nonostante la mia carriera impegnativa e il mio comportamento ingiusto avuto nei tuoi confronti.

E grazie perché continui ad accettarmi ogni giorno.

Grazie per aspettarmi sveglio in piena notte quando rientro dal mio studio, grazie per accompagnarmi in ogni tour e per subirti ore e ore di prove, grazie per accompagnarmi a mille eventi.

Grazie per restarmi sempre accanto, per asciugarmi le lacrime ogni qualvolta esse decidono di scendere. Grazie per darmi la forza di andare avanti quando vorrei mandare tutto a fanculo e vivere una vita normale.

Grazie perché non ti lamenti mai, perché hai accettato di cambiare la tua vita per me.

Mi viene da ridere, perché un grazie non ti ripagherà mai abbastanza per tutto quello che hai fatto, fai, e farai per me.

Negli ultimi tempi, ho iniziato a notare quanto suoni bene il tuo nome.
Min Yoongi... ha o non ha un bellissimo suono quando lo dici?

Mi dispiacerebbe se dovesse iniziare a suonare, in un certo senso, male.

Però tu mi hai insegnato che, nella vita, bisogna accettare anche le cose che non ci vanno a genio. E so che hai ragione.

Quindi, spero di abituarmi presto al nuovo suono che emetterà la mia bocca quando ti chiamerò con il mio cognome vicino al tuo nome. E spero ti ci abituerai anche tu.

Credo tu ormai l'abbia capito.

Min Yoongi, mi vuoi sposare?

J.H."



Alzo lo sguardo dalla lettera.

Hoseok si è inginocchiato davanti a me e, fra le mani che tremano vistosamente, tiene una scatolina di velluto nera.

"Sì, lo voglio" rispondo, allungando la mano verso di lui.

Mentre compie il gesto di infilare l'anello nel mio anulare, noto delle leggere lacrime bagnarli gli zigomi. Mi emoziono anch'io, iniziando a piangere di felicità.

"Grazie" dice, mentre si alza da terra e si posiziona in piedi davanti a me.
"Per cosa?"
"Per esserti ricordato di me, e per non aver mai smesso di amarmi" sorride.

"Sei stato il mio primo amore, non avrei mai potuto dimenticarti" rispondo, asciugando con il pollice una lacrima che stava scendendo veloce lungo la sua guancia.

"Non dovresti piangere"
"Anche tu lo stai facendo" mi fa notare.
"Sì, hai ragione, ma solo perché mi sono appena reso conto di quanto Jung Yoongi suoni male" rispondo sulla difensiva.

Hoseok piega la testa all'indietro ed inizia a ridere.

"Amo il suono della tua risata"

"E io amo te, Yoongi"
"Anche io, Hoseok, da tutta la vita"

- Fine.

first love ; yoonseok #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora