혼수 상태와 꿈

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Sento un leggero calore accarezzarmi le guance e la punta del naso. Apro gli occhi, voglioso di scoprire da dove proviene quella fonte di calore così piacevole.

Come li apro, provo un fortissimo
mal di testa, soprattutto nella zona della nuca. Inizio a massaggiarmi il collo, guardandomi intorno.

Una domanda mi sorge spontanea appena noto ciò che mi circonda, dove sono?

Non sono a casa mia, non sono seduto nel mio letto, avvolto nelle mie lenzuola morbide e profumate di ammorbidente.

Sono in una stanza d'ospedale, ma come ci sono arrivato qui? E, soprattutto, perché sono stato ricoverato?

L'ultima cosa che mi ricordo sono io che parlo con qualcuno. Non mi ricordo dove eravamo, ma avevo le gambe che dondolavano nel vuoto. Eravamo su un ponte? no, forse era un tetto, ma non ne sono sicuro.

E poi, con chi conversavo? con un mio amico? o forse con un signore incontrato per caso? o forse era una ragazza?

Non riesco a sistemare i miei ricordi, sono come sbiaditi, sfocati... irreali?
Mi blocco, perché li percepisco così, irreali e lontani?

Non sono accaduti realmente?

Sento la maniglia della porta muoversi, qualcuno sta entrando. Quando mi giro, noto Namjoon in piedi sulla porta.

Il cartone contenente il suo caffè è in terra, davanti ai suoi piedi, il liquido marroncino che scorre lungo le fughe del pavimento bianco.
Bianco come il viso del ragazzo, il quale mi guarda con occhi sgranati, come se avesse appena visto un fantasma.

Oddio, non è che sono morto e adesso sono un fantasma? No, impossibile, non esistono nemmeno i fantasmi.

Sto diventando pazzo, forse è per questo che mi hanno rinchiuso qua.

In quel momento, un'altra figura fa la sua entrata nella mia stanza. Riconosco subito i suoi capelli disordinati e la frangia che ha bisogno di essere tagliata.

Jungkook guarda Namjoon, per poi guardare me.

"Yoongi hyung!" grida, per poi fiondarsi letteralmente vicino al mio letto.
Stringe la sua mano intorno la mia, alla quale vi sono attaccati fili e flebo, e la fa sembrare ancora più piccola e fragile e pallida.

"Come stai?" non l'ho mai visto così preoccupato per qualcuno, "ti senti bene?" i suoi occhi sono lucidi.
"Sì sì, sto bene, grazie. Solo, come mai sono qui?" Jungkook mi guarda con occhi spenti.

Dov'è finito lo sguardo sempre sorridente e luccicante del nostro maknae?

"Non ti ricordi nulla...?" sembra più un'affermazione che una domanda, in ogni caso, faccio di no con la testa.
Non ricordo nulla.

"Hai avuto un incidente, ti sei appena svegliato dopo una settimana di coma" le lacrime minacciano di uscirgli da un momento all'altro, ma lo noto cercare di trattenerle con più forza possibile.

Non so cosa rispondere, il mondo mi è appena crollato addosso e mi sta uccidendo, schiacciandomi vivo. Ho un peso sopra al petto che non mi permette di respirare.

Nel frattempo, Namjoon si è alzato e si è avvicinato a me. "Ehi Yoongi, sei una gran testa di cazzo" dice, mentre dei rivoli di acqua iniziano a rigargli le guance.
Gli sorrido, sono felice che sia qui con me.

"E gli altri? e J.H.? ... e J-Hope?" chiedo, ora sono io che tento di trattenere le lacrime, le quali iniziano a bruciarmi gli occhi.
"Gli altri sono di sotto, al bar dell'ospedale, dovrebbero arrivare fra poco" sorrido, non vedo l'ora di vederli.

Ma il mio piccolo barlume di felicità viene spento subito dalla frase che segue "però, mi dispiace, ma non si è presentato nessun J.H. e, purtroppo, non hai potuto attendere l'incontro con J-Hope" la
voce di Namjoon rilascia una nota amara di tristezza.

Alzo il viso, con lo sguardo fisso un punto oltre Jungkook. Guardo la finestra, dalla quale entrano quei caldi raggi solari che mi hanno spinto ad aprire gli occhi.

La porta si apre, obbligandomi a posare lo sguardo sull'entrata della mia stanza, dalla quale Jimin, Jin e Taehyung stanno facendo la loro entrata.

Taehyung e Jimin stanno discutendo, ma entrambi si bloccano quando posano lo sguardo su di me.

"Yoongi!" grida Jin, il quale mi regala uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto. Si avvicina al mio letto, seguito dagli altri due, i quali mi fissano in silenzio, senza dire una parola.

La mano di Jimin corre veloce verso la mia, la stringe. La stringe forte. E a me basta questo, mi basta sentire il suo contatto e il suo calore.

Jungkook si avvicina a Taehyung, i cui occhi hanno iniziato a diventare lucidi come quelli del più piccolo.
Il più grande cinge la vita del minore con la mano e lo avvicina a sé, dandogli un leggero bacio sulla fronte "hai visto? te l'avevo detto che si sarebbe risvegliato" dice a Jungkook, guadagnandosi un enorme sorriso a coniglietto da quest'ultimo.

Improvvisamente, sento delle scariche di brividi e di adrenalina correre lungo il mio corpo. Finalmente tutto mi è chiaro.

Quando mi sono svegliato, non riuscivo a ricordare nulla precisamente perché niente di tutto quello che ho vissuto nell'ultimo periodo è reale. E solo ora che l'ho capito, i ricordi di ciò che ho sognato riaffiorano nella mia mente.

Ho posizionato l'ultimo pezzo di puzzle, finalmente l'ho completato, finalmente ho capito tutto.

Devo raccontarlo ai miei amici, loro lo devono sapere. Loro sono gli unici che mi possono aiutare in questo momento.

"Ascoltatemi un attimo" dico, in modo da guadagnarmi la loro attenzione.
"Dicci" Namjoon risponde a nome di tutti.

"Quando ero in coma, ho sognato svariate persone e svariati avvenimenti, e credo di aver appena capito una cosa" i ragazzi in piedi alla mia destra mi guardano interrogativi.

"Penso che tutto quello che io abbia sognato, luoghi, fatti, persone, abbia un collegamento con il mio presente e con il mio passato"

"Spiegati meglio"

"Ragazzi, credo che il mio J.H. e J-Hope siano la stessa persona"

first love ; yoonseok #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora