first love ; yoonseok #wattys2019

병원 침대

(Da ora in avanti sarà
sempre Yoongi's pov  💓)

Percepisco un leggero calore sul mio viso, mi decido ad aprire gli occhi.
I raggi del sole penetrano dalla finestra, scaldandomi le guance doloranti.

Mi ricordo dell'incidente, ho ancora l'immagine vivida impressa nella mia testa. Tuttavia, non riesco a rimembrare, per quanto mi sforzi, nulla di quello che successe dopo l'impatto. Solo buio.

"Yoongi!" mi giro di scatto. Namjoon è in piedi, davanti al mio letto, dai suoi occhi scendono dei rivoli sottili di acqua salata.

"Yoongi" si avvicina a me, percepire la sua presenza mi fa provare subito un senso di tranquillità. "Come stai?" chiede, le lacrime che continuano a rigargli le guance.

"Bene" rispondo, cercando di mettermi a sedere, "ora dimmi, per quanto ho dormito?" mi rendo conto di non essere stato presente sulla terra per una quantità di tempo che non riuscivo a quantificare.

"Sei stato in coma tre giorni e due notti" il suo sguardo è cupo, "mi sei mancato..." ammette. 

"Ehi ehi ehi, non dire certe cose davanti al tuo fidanzato, o si ingelosirà di me" rido, riferendomi a Jin, il quale si è appena svegliato e rideva della scena.

"Yoongi, finalmente" ora ho tutti e due i ragazzi al mio fianco "ti prego, non farlo più! ci hai fatto prendere un colpo" mi riprende Jin, mentre mi aggiusta le coperte.

Quel ragazzo sembra una mamma con il suo modo di parlare; usa un tono caldo, che infonde serenità. Sembra la mamma che non ho mai avuto.

"Jimin? Jungkook?" chiedo poi, cercandoli con lo sguardo.

"Jungkook è andato a prendersi qualcosa alle macchinette. Doveva trovare un modo per distrarsi, ne stava uscendo pazzo, credimi" risponde il più grande. "Ah, e con lui c'è un ragazzo che non abbiamo mai visto prima..." aggiunge. 

"Taehyung" dico, "l'ho visto al bar. Lui e Kookie si stanno frequentando"

In quel momento, entra il nostro maknae.

 
"Nam, i biscotti al cioccolato non c'er... Yoongi!" il più piccolo si fionda letteralmente al mio fianco. L'entrata di Jungkook è seguita da quella di Taehyung. 

"Yoongi, lo so che non ci conosciamo, ma sono felice che tu stia bene" mi fa un inchino. Lo ringrazio, lui ricambia con un sorriso.

La porta si apre, la figura di Jimin si materializza sulla soglia.

Ma non è lui ad entrare, bensì, è un altro ragazzo. Appena lo vedo, lo riconosco subito.

"J-Hope?" domando, nella voce un tono di incredulità.

"Si, ma tu chiamami J.H." ribatte. 

Non capisco. 

"Tu sei J.H. ?" mi siedo, nonostante il dolore lancinante alla schiena, "quel J.H. ?"

Annuisce, calde lacrime cominciano a rigarmi le guance.

"Non piangere, va tutto bene" prende posto accanto a me.

Avvicina la sua mano al mio viso, ma la ritrae prima che le nostre pelli si possano toccare. Si morde il labbro, nervoso.

"Ragazzi, potreste lasciarci soli?" chiedo, riferendomi ai cinque ragazzi che stanno in piedi davanti al mio letto. Immobili, senza proferire parola. 

"Ma, Yoongi, e se dov..." la mano di Jin copre velocemente la bocca di Nam mettendolo a tacere, il quale inizia a lamentarsi per l'interruzione. 

"Certo che vi lasciamo soli, forza, andiamo" ringrazio Jin con lo sguardo, lui mi risponde facendomi l'occhiolino.

Ci ritroviamo soli, in silenzio, i nostri respiri sono l'unico rumore che ci circonda, tolto quello dei macchinari. E' lui ad abbattere il muro di silenzio.

"Non sei proprio cambiato" abbassa lo sguardo, riesco a cogliere un sorriso.
"Piccolo, minuto, pallido..." fa una pausa, "... si, sei sempre bellissimo"

Arrossisco di colpo.
Che cosa significa tutto ciò?

L'ha detto perché gli piaccio o... no, impossibile, sono anni che non ci vediamo; escludo subito l'ipotesi che sia interessato a me.

Allora, forse, me l'ha detto per essere gentile ma, anche lì, non avrebbe avuto senso.
Doveva essere gentile per cosa?

Voglio domandarglielo, e lo avrei fatto, se non avesse iniziato a parlare.

Decido di non disturbarlo, l'unica cosa che voglio è farmi cullare dalla sua voce e dalle cose che mi avrebbe detto.