명성

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Hoseok's pov

Le tende scure sono l'unica barriera che mi separa dalle urla delle persone.
Fra pochi minuti si apriranno, rivelando la mia figura nascosta da esse. 

Spero ci sia anche lui.
Spero di poter incrociare il suo sguardo, di poterlo sfiorare, di parlarci... ma i miei pensieri vengono interrotti dalla luce accecante che mi perfora gli occhi.

I tendoni si sono spostati, dandomi una visuale sulla folla compatta di persone che urla di fronte a me.

Cerco velocemente i suoi lineamenti chiari tra la gente, ma non li trovo, segno che non è venuto. Mi rabbuio per un attimo. 

Il volume delle grida che si alza sempre di più, mi fa capire che è giunto il momento definitivo di lasciarsi il vero me alle spalle per qualche ora, per poi ritornare ad essere me stesso solo ad evento finito.

Ora non sono più Jung Hoseok, sono J-Hope.

Faccio un inchino e ringrazio tutti per la presenza, poi prendo posto dietro al tavolo e aspetto che l'hi-touch con i miei fan inizi. 

Sembra andare tutto benissimo, fino a quando un ragazzo non si presenta davanti a me con un'aria triste ed agitata allo stesso tempo. 

"Ehi, che succede?" domando, sono preoccupato.
Ha la testa bassa, quando la alza verso di me, lo noto avere gli occhi lucidi.
"Oggi sarei dovuto venire qui con il mio migliore amico..." dice. 

Appena lo sento parlare, non ho alcun dubbio sul fatto che lui sia il ragazzo dei distributori automatici in ospedale, colui che mi ha consigliato quella brioche.

Decido di non dirglielo, decido che sarebbe rimasta una cosa solo mia.

"... vedi, è un tuo grandissimo fan, ti segue da ancor prima del tuo debutto. Non vedeva l'ora di incontrarti, ma purtroppo l'altra notte ha avuto un incidente" le sue mani iniziano a tremare, fatica a parlare.

"Vorrei chiederti un favore" mi guarda con sguardo speranzoso, annuisco in risposta.
"Ecco, vorrei che tu firmassi l'album a nome suo e non mio" me lo porge, sorridendo.

Prendo il pennarello nero in mano, "come si chiama?"

"Min Yoongi"

Mi blocco, al sentire quel nome. Guardo il ragazzo di fronte a me, nel mentre percepisco il mondo crollarmi addosso.

Non riesco ad analizzare lucidamente le parole che mi sono appena state dette, non sono in grado di percepirle, di capirle. Non riesco a pensare ordinatamente; i miei pensieri sono un susseguirsi sconnesso di azioni e parole.

"J-Hope?" la voce del ragazzo di fonte a me, mi riporta alla realtà, finalmente riesco a ragionare.

Chiamo un signore della sicurezza, sotto lo sguardo confuso del ragazzo e delle altre persone che, in fila, si lamentano di come il tempo scorra veloce. 

"Scusi, potrebbe far accomodare questo ragazzo nel mio camerino? una volta finito qui, ho bisogno di lui" dico, il signore annuisce.

"Forza, vieni con me" il mio fan fa di sì con la testa, ancora lo sguardo confuso.

Mi sento in dovere di dargli una piccola spiegazione, "lo scoprirai dopo" gli sussurro, mentre segue l'uomo lontano dal palco. 

Beh, come piccola spiegazione, può anche andare.


Quando apro la porta, ritrovo il ragazzo coricato su di una poltrona, dormiente.

Mi avvicino a lui e, per cercare di svegliarlo, lo smuovo delicatamente con la mano.
Dopo alcuni lamenti, alcuni sbadigli, ed alcune stropicciate agli occhi, finalmente riprende conoscenza.

"Scusami, ma ho passato due notti in bianco e stavo morendo dal sonno" si scusa, "la poltrona sembrava così comoda, non pensavo di addormentarmici seriamente" si porta un braccio dietro alla nuca, imbarazzato. 

"Sono Park Jimin, comunque" sorride, facendomi un inchino.

"Piacere" rispondo, "e no, non scusarti. Piuttosto, sono io quello che dovrebbe farlo per averti fatto portare qui senza dirti nulla" sono imbarazzato tanto quanto lui.

"Si, hai ragione" ride, "e a proposito, perché mi hai trattenuto? non mi conosci neanche" il suo sguardo torna quello confuso di prima.

"Ti ho fatto venire qua per chiederti un favore" Jimin annuisce in risposta, "devi portarmi da Yoongi"

"Eh? credo di non aver capito... cosa vuoi da lui?" mi studia con gli occhi, mi sento immediatamente sotto pressione.

"So che potrebbe sembrare strano, ma io e Yoongi eravamo amici da piccoli. Mi trasferii senza dirgli nulla, ma mi sono fatto vivo alcuni giorni fa, quindici anni dopo, con una lettera" inizio a spiegargli, "non penso te ne abbia parlato" nella mia voce vi è una nota deludente. 

"In effetti, non mi ha detto nulla, però negli ultimi tempi era strano..." fa una pausa, "e un mio amico mi ha raccontato che Yoongi aveva ritrovato qualcuno, che quel qualcuno era la sua persona"

La sua persona?
Sono la persona di Yoongi?

"E l'unica cosa che ci ha detto Yoongi a riguardo è che si chiama J.H." il suo viso si illumina, "aspetta... J come Jung e H come Hoseok" si alza di scatto dalla poltrona. 

"Vieni, ti porto dalla tua persona"

first love ; yoonseok #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora