정호석

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"Sai, quando ti lasciai, quindici anni fa, lo feci perché io e la mia famiglia ci trasferimmo in Australia; là, studiai danza e canto, e questo mi aiutò a diventare quello che sono ora. Senza i miei studi, ora non sarei il J-Hope che tutti conoscono" sorride.

"Rimanemmo in Australia finché non finii l'accademia, sei anni fa, dopodiché tornai in Corea, insieme a mia mamma e a mia sorella. Mio padre rimase a Melbourne per lavoro, dove vi è tutt'ora"

Fa una pausa, la quale non ho intenzione di interrompere. Aspetto in silenzio che riprenda.

"Dicevo, tornai in Corea e, una volta a Seoul, feci i provini per la BigHit. E il giorno dei provini, prima di entrare nello studio, mi feci una promessa; se mi avessero preso, ti avrei contattato, e sai perché?" mi guarda, ed io scuoto la testa.

"Perché sei tu il motivo per il quale decisi di farli. Sei la ragione per cui io dissi di sì a mio padre quando mi chiese se avevo intenzione di frequentare l'accademia, sei il motivo per il quale sono tornato, lasciando gli amici, la mia casa e la mia vita australiana che, tutto sommato, non era malaccio" sospira, "tu sei la ragione di tutto"

Dentro di me si sta creando un vortice di emozioni che decido di non controllare, decido di lasciarlo sfogare.

"Sono sincero, avevo paura. Quando chiamarono il mio nome, pensai di svenire in mezzo al corridoio, e quando entrai mi sentii morire. Appena mi diedero il microfono iniziai a tremare" ha gli occhi lucidi, a causa dei ricordi.

"Andò male, anzi, andò proprio di merda. Sia canto che ballo, furono due prove orribili. Eppure, una mattina di agosto, mi arrivò una lettera, la quale diceva che ero stato preso" i nostri sguardi si incrociano, "all'inizio non ci credevo, com'era possibile? poi trovai la mia risposta; tu. Tu eri la mia risposta" ammette. 

"Sei sempre stata la mia risposta" dai suoi occhi cominciano a scorrere rivoli di lacrime.

"Sai, non capii il motivo di quel trasferimento e, sarò sincero, non lo capisco nemmeno adesso" guarda fuori dalla finestra, "però una cosa l'ho capita, ti amavo... e ti amo tutt'ora"

Si alza, e si avvia verso la finestra.
Scosta la tenda e comincia a guardare fuori.

"E quindi decisi che ti avrei contattato in qualche modo, te lo dovevo.
Cominciai a cercarti, ma sembravi sparito nel nulla. Per un certo periodo cominciai a dubitare se fossi mai esistito davvero, ma avevo i nostri ricordi, che erano la cosa più reale che avessi.
Dopo un anno, ti trovai.
Ero ancora un trainee, mi allenavo tutti i giorni e poi passavo la notte a pensarti.
Non avevo il coraggio di scriverti" si gira verso di me.

"Dopo due anni debuttai.
Il tempo passava, ma il mio coraggio di scriverti non ne voleva sapere di uscire fuori; e se poi non si ricorda di me? e se mi odia? e se non gli arriva?
Avevo mille punti interrogativi, ma per fortuna c'eri tu, che eri il mio unico punto di riferimento" ritorna a sedersi sul letto.

"Passarono altri due anni, e finalmente ti scrissi. Decisi di scriverti una lettera, perché speravo di riuscire a mettere su carta le mie emozioni tramite l'inchiostro.
Mi dispiace di averti fatto aspettare tanto, anzi, mi dispiace per essere scomparso all'improvviso" tira su con il naso.

"Io non ti ho mai dimenticato, sei stata la prima persona che io abbia mai amato. Eravamo piccoli, ma nonostante l'età, io con te iniziai a provare il sentimento dell'amore. Sono passati quindici anni, è tantissimo tempo, ma io non ho mai smesso di credere in te. In noi, in quello che provavo"

Si avvicina a me.
Mi prende delicatamente il viso fra le mani e fa avvicinare le nostre labbra, le quali si uniscono in un bacio casto.
È il mio primo bacio.

Quando si stacca, mi fissa negli occhi "cazzo Yoongi, ti aspettavo da una vita".

first love ; yoonseok #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora