Jimin's pov
Mi sveglio di soprassalto; sono sudato, le lacrime hanno ripreso ad inumidirmi le guance.
faccio un respiro profondo, tranquillizzandomi.
La saletta dove mi trovo è buia, l'unica sorgente di luminosità è quella emanata dai distributori. Nonostante la luce fioca, riesco a guardarmi intorno.
Oltre a me ed ai miei due amici, ci sono una coppia di signori che stanno dormendo, e due ragazze che fanno altrettanto.
Jin sta riposando sulla sedia posta in mezzo a me e a Namjoon, e ha la testa appoggiata sulla spalla di quest'ultimo.
Noto che gli si è alzata leggermente la maglia del pigiama, mi viene istintivo allungare una mano per mettergliela a posto.
Quando mi risiedo composto dopo aver aggiustato i vestiti di Jin, capisco che non sono l'unico sveglio in sala; vi è una figura in piedi davanti all'unica sorgente di luce.
Mi alzo, dirigendomi verso quella persona involontariamente. Avvicinandomi, realizzo che è un ragazzo, il quale è indeciso su cosa prendere.
"La brioche è buona, l'ho presa prima" esordisco, pensando che se non avessi detto qualcosa sarebbe stato lì ancora un'ora.
Si volta verso di me; nonostante la luce a pochi centimetri di distanza dal suo viso, non riesco a cogliere i suoi lineamenti.
"Grazie" fa un inchino, "prenderò quella allora" sorride, mentre digita 34 sul display del distributore. La brioche cade, lui la raccoglie dall'apposito cassetto.
"Spero tu non abbia problemi anche con il bere" rido, "se no ti aiuto anche lì"
"No no, tranquillo" digita il numero 21, "sul bere non sono mai indeciso" risponde.
"Sprite, eh?" dico, indicando con un cenno del capo la lattina che tiene in mano.
"Si" ne prende un sorso, "bevo praticamente solo questa" ride lievemente."Comunque ora devo andare, hanno finalmente dimesso mia sorella, e devo riportarla a casa" apre la confezione contenente la brioche, "è buona davvero!" esclama, dopo averla assaggiata, "ho fatto bene a fare una sosta-cibo prima di partire"
"Hai fatto bene a fidarti di me" lo riprendo.
"Si, hai ragione" sorride, "grazie ancora" fa un secondo inchino, prima di andarsene.
Digito 34, poi ritorno alla mia sedia scomoda.
Namjoon è sveglio, Jin è sul punto anche lui di riaprire gli occhi."Jimin" la voce di Namjoon possiede ancora un tono assonnato, "chi era quello?"
"Solamente un ragazzo con problemi di scelte" rido di rimando, sedendomi senza smettere di mangiare."Nam..." Jin si sveglia, la sua voce è bassa e flebile, "...Jimin, come state?" con fatica riesce a mettersi seduto. Si stropiccia gli occhi, per poi posare il suo sguardo sulla mia persona e poi su quella di Namjoon.
"Potrebbe andare meglio" replica il suo fidanzato, la sua voce è ferma, piatta.
Non lascia trasparire nessun sentimento.
"Vado fuori a fumare, chiamatemi se ci sono sviluppi o notizie" dice, alzandosi in piedi. Esce fuori dalla saletta, lasciandoci in silenzio nel buio della stanza.
Jin capisce il perché del suo comportamento, quindi si rivole a me, "Jimin, e tu, come stai?" i suoi occhi luccicano, illuminati dalla luce fioca.
"Bene, grazie per avermelo chiesto", sorrido.
"Sei sicuro?" il ragazzo moro non sembra convinto della mia risposta.
"Sì, tranquillo" ma le lacrime calde che cominciano ad inumidirmi gli zigomi mi tradiscono.Jin si sporge in avanti, abbracciandomi; è un gesto istintivo, pieno di calore, sincero, giusto. Tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.
Quando si stacca, provo subito un senso di solitudine.
"Jin, secondo te, noi umani ci meritiamo di soffrire così tanto?" le parole mi escono da sole, nel modo più sincero possibile.
"Secondo me, eh?" sorride, fissando il vuoto dinanzi a sé, "beh, sai, credo che la sofferenza faccia parte dell'essere umano. Insomma, non avrebbe senso vivere senza soffrire un minimo, è proprio quello che ti rende vivo. La sofferenza va presa come un segnale che ti dice che stai vivendo" risponde.
Lo guardo, ammirando le sue parole; è così giovane, eppure dalle sue labbra escono frasi che un ragazzo della nostra età farebbe fatica a tirare fuori.
Prende un sospiro, poi continua, "ora dimmi, perché quando succede una cosa incredibile e tu vuoi essere sicuro che non sia un sogno, generalmente ti pizzichi il braccio?"
Il ragazzo si gira verso di me "perché ti provochi dolore per sapere se quello che sta accadendo sia reale, oppure no?" alza la testa verso il soffitto, io non rispondo.
"Te lo dico io perché, perché il dolore è l'unica cosa che ci rende vivi"
"Sì, ma perc..."
"I signori Park Jimin, Kim Namjoon e Kim SeokJin sono pregati di seguirmi nel reparto terapia intensiva"
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first love ; yoonseok #wattys2019
Hayran Kurgu- non ti ho dimenticato, non ne sarei capace, sei stato il mio primo amore. jung hoseok ♡ min yoongi alrekix ® 29 maggio 2019 ; 13 ottobre 2019