«Ci sentiamo allora», mi saluta Pet, tra un bacio e l'altro.
Siamo davanti al portone di casa e lui non si decide ad aprirlo per uscire.
«Ci sentiamo, se te ne vai...», osservo io, lasciandomi andare ad un sorriso soddisfatto.
Pet in tutta risposta sbuffa e poi mi tira di nuovo a sé, i nostri corpi impattano, «so che già non vedi l'ora di avermi di nuovo», si lamenta.
«Parla per te», borbotto, con le labbra sulle sue. Sorride e finalmente si allontana.
«Non hai perso nessun colpo bellezza, anzi!», decreta, ed io mi lascio andare di nuovo ad una risata, constatando che ancora non è riuscito ad aprire il portone d'ingresso per andarsene.
«Tu invece... sai, Pet», inizio a dire seria e pensierosa.
Lo osservo con aria corrucciata, «ho notato alcune cose», faccio con aria indifferente.
Pet inizia a preoccuparsi ed io trattengo una risata a forza.
«E cosa avresti notato?», chiede in un solo respiro.
«Ho notato che...», mi avvicino un po'.
«Se mi stai prendendo in giro... giuro che te la faccio pagare!», mi minaccia lui, portando un dito davanti al mio viso, ed io non riesco quasi più a trattenere il sorriso.
«Oh... come sei irascibile Pet... pensavo fossi più sicuro di te», affermo in fine.
«Juniper!», mi rimprovera. Ha capito che stavo scherzando.
Parla tra i denti mentre deve ancora decidere cosa fare del suo indice rimasto a mezz'aria.
«La prossima volta ti scopo così forte, Juniper, che dopo non avrai neanche più la forza di aprire gli occhi», mi minaccia.
Mi raggiunge, afferra il mio viso tra le mani, ed io sento lo stomaco attorcigliarsi.
«Magari non sarebbe così male...», onestamente? Non potrei mai averne abbastanza e Pet a volte è così sexy nella sua idiozia...
Mi avvicino a lui e gli mordo il labbro inferiore.
«Vuoi provare subito?», mi sussurra sulle labbra. In tutta risposta gliele lecco e poi incontro la sua lingua ed inizio con lei un ballo bellissimo.
È Pet a spostarsi per primo.
«Peccato che debba andare», mi prende in giro, ed io gli riservo un'occhiataccia.
«Pet, vattene», gli indico la porta con fermezza, e lui scoppia in una risata fragorosa.
«Non sto scherzando», ripeto, mentre stringo la presa sulla maniglia e la tiro giù.
«Non mi farai andar via così, vero?! Non voglio ricordarti arrabbiata...», alza gli occhi al cielo e con un balzo è davanti a me, mi accarezza il viso e mi bacia il collo.
«Ci rivediamo presto», afferma in fine, prima di spingere la maniglia al posto mio ed aprire la porta.
«Pet!», urlo, mentre lo vedo raggiungere le scale della piccola veranda sul davanti.
Non può andarsene così! Io dovevo cacciarlo! Non lui correre via da me!
Ti brucia?
Lo sento ridere e poi vedo anche il suo sorriso quando si volta.
«A presto, Ju...», non riesce a finire la frase che, sia io che lui, ci accorgiamo di non essere soli.
Una figura, seduta di spalle sui gradini della casa dei miei zii, si alza in piedi, ritrovandosi all'altezza di Pet, nonostante sia comunque ad un gradino inferiore.
«Volevo darti una cosa...», guarda verso di me, ignorando palesemente Pet.
Mi ritrovo a non sapere cosa dire, perché nonostante la distanza, nonostante ciò che ho appena fatto con Pet, nonostante Pet a meno di due metri da lui, provo un'attrazione nei suoi confronti che non so spiegare. Ed i suoi occhi che puntano verso di me non fanno che peggiorare le cose.
Mi sembri una ragazzina inesperta...
Ragazzina inesperta a tua madre. Zitta ora.
«Non penso che Juniper voglia qualcosa da te», si intromette Pet, avvicinandosi a lui. Solo ora Cayton sembra accorgersi del fatto che non ero sola.
«Non devo darla a te, infatti», gli risponde.
«Juniper?», Pet mi guarda interrogativo, pronto ad intervenire al mio più piccolo segno di fare qualsiasi cosa.
«Puoi andare Pet, non preoccuparti», lo rassicuro io, indicandogli il cancello con un braccio.
Pet mi riserva un ultimo sguardo titubante, al quale rispondo annuendo, prima di scendere le scale e finire con il dare una spallata a Cayton, che continua ad ignorarlo.
Lo osserviamo salire in macchina e poi andarsene.
Nessuno dei due dice nulla e quando il rumore del motore è ormai inudibile, decido di tornare dentro casa.
Qualsiasi cosa voglia Cayton, qualsiasi cosa voglia il mio corpo da lui, poteva pensarci prima.
Meglio non dirlo cosa vuole il tuo corpo da lui... non sarebbe così elegante...
«Juniper!», mi chiama, prima che io possa richiudermi la porta alle spalle.
Afferra qualcosa da sopra al gradino e poi viene verso di me velocemente.
Nella mano destra tiene una scatola rettangolare completamente bianca.
Mi ricorda così tanto... una cosa che adoravamo entrambi.
«Voglio davvero ringraziarti per quello che hai fatto per me ieri e...», lo dice come se ieri lo avessi salvato da una catastrofe, quando invece gli ho solo offerto un passaggio, e sembra voler aggiungere altro, ma non ci riesce.
«Mi hai già ringraziata», gli faccio notare, quasi annoiata.
Non so come comportarmi con lui. Si rende conto, vero, che sono la ragazzina alla quale aveva promesso un milione di cose? La stessa dalla quale poi se ne è andato senza dire nulla? Se ne rende conto? Perché a me non sembra.
«Volevo comunque darti questa», aggiunge, con calma, alzando la scatola così che io possa averla davanti agli occhi.
La osservo, ma non voglio dire nulla.
Non posso dire nulla.
Di solito gli incontri non vanno così, inizialmente ci si saluta, e poi si parla.
Noi siamo passati al parlarci senza esserci mai salutati, né quando lui se ne è andato, né ora che è tornato.
Come se tutto fosse rimasto sospeso, senza bisogno di saluti, ma così non è.
Non è rimasto sospeso, le nostre vite sono andate avanti, ed ora nessuno può fingere che non sia così.
«È una torta nocciola e cioccolato», Cayton accenna ad un sorriso, mostrandosi in tutta la sua bellezza.
Il sole si riflette sui suoi capelli, dona loro riflessi rossastri, mentre i suoi occhi si schiariscono come fossero gemme dorate.
«Ti ricordi?», chiede poi, con un tono di voce più basso, e finalmente scorgo del disagio nelle sue parole.
Come può farmi un discorso del genere dopo tutto questo tempo? Come può presentarsi qui come se nulla fosse? Ormai sa chi sono, le cose sono cambiate, non può comportarsi come se fosse ancora ieri, perché non è più ieri.
«Non c'è niente da ricordare», affermo io, stanca di tutto questo, stanca di come la vita debba prendersi gioco di me ogni volta, «puoi andare», concludo, fredda, cattiva come lui lo è stato con me. Mi ritiro un po' di più dentro casa, allontanandomi da lui e dall'onda di pensieri e ricordi che minaccia di travolgermi.
«Juniper, io...», la sua voce si spezza e la frase resta a metà.
Mi guarda, perso, come se all'improvviso non sapesse più il motivo per il quale è qui.
Cosa pensava? Che lo avrei accolto con un abbraccio, in memoria dei vecchi tempi?
Lo osservo un'ultima volta, gli occhi più profondi che mai, le labbra rosee e le spalle così grandi...
Mi convinco che devo allontanarmi o finirò per insultarlo.
Più ricordo e più lo vedo ora, più mi viene voglia di prenderlo a schiaffi.
«Mi dispiace», lo sento dire, prima di richiudermi la porta alle spalle.
Li ho visti i suoi occhi sinceri, sì che li ho visti, ma ora voglio dimenticarli, come tutto il resto.Come se davvero avessi dimenticato...
«La torta la lascio qui», dice, prima che i suoi passi si allontanino irrimediabilmente, e spero che questa volta sia davvero per sempre.________________________________________________________________________________
Cosa ne pensate del regalo di Cayton? Della sua idea, del suo comportamento?
E Juniper? Credete sia stata troppo dura con lui?
Sciogliete il guinzaglio ai vostri giudizi e per una volta ignorate la società che dice che "non bisogna mai giudicare", qui sentitevi liberi di giudicare, di insultare, di qualsiasi cosa, contro i miei personaggi. (Be', sì, anche contro la storia o contro di me, ma lì i motivi devono essere validi eh😅😂!)
E detto questo vi ringrazio delle letture che sto ricevendo e dei commenti, per me sono davvero importantissimi, quindi, se la storia vi piace, io sono qui per voi, ma voi... siete qui per me?🤔😒😂
RicordateeeeeeeeIo da quaggiù vi guardo così...😍
Sooooo, commentate👄👄👄 e stellinate⭐⭐⭐ io vi aspetto ogni volta che pubblico qualcosa, e spero con tutto il cuore che anche voi aspettiate me.📖😍
Da questa settimana inizierò ad aggiornare meno, diciamo che in questa appena passata, essendo all'inizio della storia, ho voluto donarvi il più possibile, ma d'ora in poi purtroppo dovrete attendere un po', sono in un periodo di scelte importanti per la mia vita, ho bisogno di tempo per me, ma anche di voi, che in un modo o nell'altro siete ormai un punto fisso.
Non so se aggiornerò due volte a settimana, o tre o quattro, in ogni caso non vi abbandonerò a lungo, dai😉😊
Spero di essere abbastanza buona con voi dreamers😘😍
Perché un sognatore che si rispetti ha bisogno di fiducia e della giusta ispirazione...
A presto😍💟
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JUNIPER - [Wattys2020]
ChickLitA NOVEMBRE 2019 in cartaceo, con un nuovo titolo e una nuova cover Dentro tutte le info Se ti aspetti la classica protagonista timida e fragile, sei capitato nella storia sbagliata. JUNIPER è tutto fuorché la ragazza acqua e sapone della porta acca...