Revisionato
Jane's POV
Mi sento terribilmente stanca e vorrei dormire, ma sento una fonte di calore disumano avvolgermi completamente, deve essere la coperta pesante che mi avranno messo per stare calda, ma è così fastidiosa, è anche pelosa e mi solletica il naso.
In un primo momento provo a torgliermela di dosso con le mani, ma falisco miseramente, nzi sembra stringersi addirittura di più, come se fosse un polipo e non un semplice plaid. Riprovo a toglierla con più impegno, utilizzando questa volta i piedi, ma fallisco di nuovo, ricevendo questa volta dei lievi tocchi umidi su tutti il mio viso, ricordandomi dei bacini che da piccolo mi dava mio fratello quando avevo un brutto sogno e voleva svegliarmi ad ogni costo.
E per quanto possa amare queste effusioni e tutto questo amore, io sento caldo e voglio poter dormire in pace continuando a sognare orsetti gommosi che si rincorrono mentre io mi godo la mia cioccolata calda seduta sulla mia poltrona di zucchero filato: quindi chi ora interrompere così il mio sonnellino!«Sorellina, svegliati per favore. Manchi così tanto al tuo Lulù. Hai dormito per tre giorni, ora Gege apre gli occhi e mi riempie di coccole come facevi da bambina» la voce di mio fratello arriva forte e chiara alle mie orecchie e per risposta, cerco di girarmi dal lato opposto dalla quale proviene la voce, ma così facendo, dò un calcio a qualcuno che inizia a genere di dolore ma poco mi importa.
Peggio per lui che mi disturba mentre mi riposo: lo sanno tutti che se dormo, mi devono lasciare dormire.«Ci sto godendo Stephen, te lo sei meritato. Mi dispiace solamente che mia cognata non sia cosciente per vedere la tua faccia contorta dal dolore» dice una voce femminile accompagnata poi da un piccolo vagito e da alcuni risolini di un bambino che, per quanto possa amare i bambini, ora mi sta disturbando troppo.
Ok Jane, devi solo respirare e tentare di non uccidere nessuno.
Con la mia calma, apro un occhio e poi l'altro, con una lentezza incredibile mi strofino quello sinistro con una mano, rilascio uno sbadiglio molto rumoroso, mi stiracchio tutta e, dopo aver sentito la mia schiena scricchiolare, mi metto comodamente seduta sul letto guardando tutti con un occhio solo, peggio di un pirata devo dire.
Ci sono proprio tutti: nonni, zii, zie, cugini, genitori, amici e la famiglia Grent.«Dio Jane, puoi recitare nel film "L'alba dei morti viventi, il ritorno"» Alec parla a sproposito come suo solito ma lascio perdere rifilandogli solo una leggera occhiataccia mentre la mia voglia di caffè per svegliarmi del tutto si fa alta.
I continui gemiti di dolore mi richiamano all'etenzione, guardo nella direzione da cui provengono e vedo mio fratello steso nella parte del lettone che in teoria doveva essere libera e si tiene le sue parti intime con le mani, facendomi intuire cosa fosse successo pochi minuti prima. Provo a trattenere una risata, ma fallisco miseramente e lo guardo divertita mentre un piccolo sbuffo divertito lascia le mie labbra.«Almeno ti faccio ridere. Mi dispiace Gege, sono stato così cattivo con te e non capivo che anche tu stessi soffrendo. Tu sei stata quella che ne ha risentito sempre di più ed io sono stato così egoista. Potevi ferirmi nel peggiore dei modi, più di quanto la tua lontananza ha fatto, ma mi hai ridato la felicità e hai rischiato la tua vita per la mia famiglia. Ti giuro, proverò tutti i modi e i mezzi per farmi perdonare del tutto da te» dice con voce un po' stridula. Lo guardo attentamente vedo che lui non aspetta altro che una mia reazione. Dovrei essere fredda con lui, ma sentirmi chiamare di nuovo Gege dopo anni mi fa battere forte il cuore. Sto per gettarmi letteralmente su di lui per abbracciarlo, per dirgli che la strada per il mio perdono non è lunghissima perché il mio Lulù ha sempre un posto speciale nel mio cuore, ma l'entrata in scena del medico mi impedisce di farlo. Anzi, il tizio col camice bianco spinge tutti fuori dalla stanza, facendo rimanere solo il nipote di Dimitri che, da quello che mi ha spiegato l'uomo con gli occhialini classici da professore, è il suo assistito o specializzando, non lo so: non mi interessa molto.

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.B.A.D.
RomanceLa mafia da secoli segue schemi prestabiliti dove l'uomo è al comando mentre la donna viene mostrata alle sue spalle come trofeo. Dimitri, il leader mafioso russo più influente in Europa, accetterà di proteggere la bambina ignaro che il vero nemico...