Capitolo 3 Incontri misteriosi (Pro alec)
La sveglia suona e io sbuffo, che palle un'altra giornata a scuola! Mi passo le mani sul viso prima di alzarmi, apro l'armadio e prendo la prima maglietta che trovo e dei jeans scuri. Ci metto un attimo a vestirmi poi esco e mi infilo in bagno prima che qualcuno lo occupi. Un inconveniente in questa casa è un unico bagno per quattro persone che si svegliano allo stesso orario. Dobbiamo sempre fare a botte e più di una volta abbiamo fatto tardi per colpa di Izzy che aveva sequestrato il bagno prima di noi. Chiudo la porta a chiave prima di liberarmi la vescica, poi mi lavo le mani e la faccia per svegliarmi. Prendo lo spazzolino e mi sciacquo i denti, quando ho già iniziato mi rendo conto che non ho ancora fatto colazione e alzo gli occhi al cielo. Che palle! Sputo tutto e mi sciacquo la bocca. Esco dal bagno e scendo le scale entrando in cucina "Alec!" mi saluta Max trillando felice "Ehi nano" lo saluto "Buongiorno" saluto anche mamma e papà. "Buongiorno tesoro" mi saluta mamma mentre mi verso una tazza di caffè e mi siedo a tavola sospirando. "Sei stanco?" mi chiede mamma preoccupata "Un po'" rispondo, non è da me sbuffare per andare a scuola, o meglio non l'ho mai fatto davanti a loro. Vado benissimo a scuola e i miei genitori ci tengono parecchio perciò non ho mai detto che in realtà è un supplizio stare chiuso tra quelle quattro mura per tutta la mattinata e una parte del pomeriggio. Mamma si alza e mi si avvicina poggiandomi una mano sulla fronte "Mamma sto bene, ho solo dormito male" le dico per tranquillizzarla "Studi troppo tesoro" dice lei lasciandomi un bacio sulla guancia. In quel momento scendono Izzy e Jace ancora addormentati, ma già vestiti. "Giorno" salutano prendendo la colazione e sedendosi a tavola "Alec è ammalato" dice subito Max facendomi alzare gli occhi al cielo "Che hai?" mi chiede mio fratello "Nulla, ho solo dormito male" sbuffo lasciando il caffè anche se non l'ho finito e mi alzo. Torno di sopra e mi chiudo in bagno, mi appoggio al lavabo con le mani mentre chiudo gli occhi. Mi dà così fastidio che mi chiedano come sto! E non so perché! Sospiro sconsolato, in realtà so perché...loro non si accorgono di come sto veramente. Tutto il giorno sui libri per non pensare a nulla, concentrato sulle lezioni per trovare qualcosa da ascoltare che non implichi spiegare cosa provo. È frustrante sentirsi inadatti dentro la propria famiglia. Apro il lavandino e mi bagno le mani per poi passarle sul volto un paio di volte, poi riprendo lo spazzolino e mi lavo per bene i denti. Quando ho finito torno in camera per infilarmi le scarpe e prendere lo zaino e il mio giubbotto in pelle. Torno in salotto e mi siedo sul divano aspettando i miei fratelli "Buona giornata" saluta mio padre uscendo di casa "Anche a te" lo saluto a occhi chiusi. Sento qualcuno sedersi al mio fianco "Alec posso dirti una cosa?" mi chiede Jace, apro gli occhi "Certo dimmi" lui si schiarisce la voce, ma quando parla tiene un tono bassissimo "Sono nella merda" mi preoccupo "Che hai combinato?" lui sospira "Ho conosciuto una ragazza, lei...è diversa dalle altre. All'inizio volevo solo portarla a letto così ci ho provato, ma mi ha rifiutato" mormora. "Non mi dire che il tuo ego è stato spazzato via da una ragazzina qualunque" dico trattenendo a stento le risate "No, è questo il punto. Lei mi piace Alec" mi sembra in imbarazzo mentre io a stento trattengo lo stupore "Ti sei innamorato?!" la mia voce esce strozzata mentre cerco di non urlare sorpreso. "No! Cioè...lei mi piace e vorrei uscire con lei, ma non vuole. Dice che non è una troietta di quelle che mi seguono" dice triste "Oh! Beh ti sta bene. Impari a fare il coglione, comunque devi portare pazienza sono sicuro che se la corteggi un po' poi accetta" gli dico. Lui annuisce "E come si fa?" chiede poi "Non so...hai il suo numero?" gli chiedo "No, ma siamo amici su Facebook" mi risponde "Allora scrivile, parlate un po' e cerca di essere carino non lo sboccato che sei sempre con le ragazze. Lei è diversa quindi devi essere te stesso senza quella maschera di presunzione" le dico serio. Lui mi guarda sorpreso "Non è una maschera" dice subito, lo guardo in modo eloquente "Mi vuoi prendere per il culo?! Siamo cresciuti insieme Jace, so come sei e nonostante porti con te un grande fardello sai essere anche dolce quando vuoi, non in modo esagerato, ma lo sei" gli dico seriamente. Lui sospira "Grazie Alec" mi dà una pacca sulla spalla con lo sguardo grato mentre sentiamo nostra sorella scendere "Sono pronta!" dice "Era ora, ancora un po' e oggi non saremo andati" dico alzandomi "Perché ho l'impressione che l'avresti preferito? Che ti prende?" mi chiede mentre usciamo salutando mamma da qualche parte nella casa con Max "Non mi prende nulla, solo perché vado bene a scuola non significa che impazzisca dalla voglia di andarci" dico semplicemente. "Alec ti ci vuole uno svago" dice seriamente Jace mentre sale in macchina al posto del passeggero, Izzy sale dietro mentre io accendo la mia GT 86. "Infatti! Sabato prossimo vieni con noi a ballare" dice subito entusiasta mia sorella "E Max con chi sta? Da solo?" approfitto di questa scusa "E poi sapete benissimo che non mi piace" Jace sbuffa "Non sei mai venuto a parte per tirarci fuori, non puoi dire che non ti piace" io alzo gli occhi al cielo "Rimane comunque Max" dico "Posso sempre rimanere a casa io, se è per te Alec rinuncio volentieri a un sabato di divertimento" si offre mia sorella "Che poi basta dircelo, se vuoi uscire stiamo a casa uno di noi due" continua Jace. "Ok, ok, ma sabato non vengo" dico subito facendoli sbuffare. "Allora cambiamo discorso, ho conosciuto un ragazzo" continua mia sorella "Izzy non è una novità" le ricorda Jace facendomi ridere "Stupidi! Lui è diverso dal solito, è un nerd" ci dice. Rimango perplesso, non è esattamente il tipo che ha sempre detto che le piaceva, era sempre più per i palestrati dal bel faccino. Che cosa sta prendendo ai miei fratelli ultimamente? "Sei sicura di non avere la febbre?" le chiedo io "No Alec! È un imbranato, ma dolcissimo!" dice con gli occhi luminosi "Come si chiama?" le chiedo ancora "Simon. Ha una band!" scuoto la testa ridacchiando mentre parcheggio nel cortile della scuola. Scendiamo tutti e tre, in un attimo delle ragazzine piombano addosso a Jace che le saluta. "È già suonata, ci vediamo a pranzo" mi saluta Izzy entrando a scuola. Lei è un anno più piccola di me e Jace perciò non frequentiamo le stesse lezioni, mentre io sbuffando chiamo mio fratello "Io entro" gli dico. "Vengo con te, ci vediamo ragazze" le saluta e insieme entriamo, prendiamo i libri che ci servono alla prima ora e poi andiamo in classe. Arriviamo appena in tempo visto che la prof entra dopo di noi, prendiamo posto ai nostri banchi in fondo e prendiamo il libro di letteratura. Mi immergo nella spiegazione prendendo appunti e così fino alla fine delle lezioni.
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Appena suona l'ultima ora mi alzo dal banco e mi dirigo al mio armadietto, prendo i libri che mi servono e lascio gli altri, li infilo nello zaino e poi esco. Mi avvicino alla macchina aspettando i miei fratelli che mi raggiungono poco dopo, saliamo in macchina e parto. "Allora Jace? Non ho sentito nessuna oggi parlare delle tue performance in bagno" le dice Izzy ridendo "Perché non ci sono state" mormora lui. Mi volto scandalizzato ringraziando il semaforo rosso "Cosa?! Ti ha proprio fritto il cervello!" esclamo "Chi?" chiede Izzy mentre lui mi guarda malissimo "Ops" mormoro. Lui sbuffa "Ho conosciuto una ragazza" dice semplicemente "Ti sei innamorato!!" urla lei uccidendomi i timpani "Cazzo no! L'ho vista una volta!" dice lui sconvolto. Poi si rifiuta di parlarne per il resto del viaggio rivelando solo che prova un po' di interesse. Appena entriamo in casa salutiamo mamma che sta chiacchierando al telefono con una sua amica, salgo di sopra per fare i compiti. Mi siedo alla scrivania e prendo i libri che mi servono, ma mio fratello, Max, che suona l'ukulele mi distrae parecchio. Sta ancora imparando, ma è pessimo. Mi dispiace dirlo, ma proprio i miei timpani non ce la fanno. Dopo dieci minuti ho già mal di testa per questo decido di raccolgliere i libri rinfilandoli nello zaino, il cellulare e le cuffie e torno giù. Jace e Isabelle sono alla tv a parlottare "Io vado in biblioteca" dico facendo ridere mamma che sta scendendo le scale "Dagli tempo Alec, vedrai che Max imparerà in fretta" mi dice "Oh certo, ma per ora sembra più che lo stia torturando" le dico aprendo la porta "A dopo" saluto uscendo. Decido di andare a piedi infilandomi le mie amate cuffie e faccio partire la mia canzone preferita "Demons" dei "Imagine Dragons". Attraverso le strade camminando tra la gente con la musica alta nelle orecchie. Sbadiglio stanco mentre una persona mi urla la spalla, ma continuo indifferente a canticchiare nella mia testa. Da lontano vedo l'insegna di Starbucks e decido di fermarmi per un po' di sana caffeina prima dello studio.
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Noi e nessun altro || Malec
FanfictionLa FanFiction nasce su EFP, l'autrice originale si chiama Kiki_love, tutti i diritti sono riservati a lei, mi ha permesso di trascrivere questa storia qui su wattpad. No shadowhunters sono tutti umani ** Alexander è sempre stato un ragazzo tremenda...