16. Capitolo 16: Postumi eccitanti

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La scrittrice ha voluto dire due cose: pigiama di Cat descritto nel capitolo scorso è questo

la seconda cosa è che in questo capitolo ci sono scene M/M descritte davvero molto bene quindi se vi danno fastidio saltate! Bene! detto questo spero vi piaccia! è la prima volta che scrive così dettagliatamente questo tipo di scene, perciò siate ...

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la seconda cosa è che in questo capitolo ci sono scene M/M descritte davvero molto bene quindi se vi danno fastidio saltate! Bene! detto questo spero vi piaccia! è la prima volta che scrive così dettagliatamente questo tipo di scene, perciò siate clementi! buona lettura!

Capitolo 15
Postumi eccitanti

Un rumore molto fastidioso mi costringe a voltarmi il capo sul cuscino, ma appena lo faccio la testa inizia a pulsare in maniera esagerata. Strizzo gli occhi a causa del dolore lancinante che sto provando in questo momento, mai provato un atrocità del genere. Sento distrattamente una porta aprirsi "è così da quando l'ho visto stamattina" bisbiglia la voce di mia sorella che mi rimbomba nelle orecchie "Alec?" qualcuno mi chiama, ma non riesco ad aprire gli occhi. Ho paura del dolore che mi potrebbe creare la luce forte e non ci tengo a star ancora più male, anche perché sono convinto che la testa mi potrebbe scoppiare da un momento all'altro "Alec?" mi richiama la stessa voce, ma non tono più alto "Mmh" mi lamento per il cerchio alla testa voltandomi prono sul letto e infilando la testa sotto il cuscino "Hermano, ¿cómo estás?" riconosco la voce squillante di Raphael che mi perfora i timpani con prepotenza "Chiudi quella fogna" borbotto strizzando gli occhi per via del dolore "Uuhh pessimo umore" lo sento borbottare divertito. Qualcuno si siede sul letto al mio fianco e mi leva il cuscino "Sono le quattro di pomeriggio fratellone" mi informa Izzy dolcemente ottenendo in cambio delle mie lamentele "Devi alzarti e mangiare qualcosa" continua lei, apro piano gli occhi cercando di farli abituare alla luce, li sbatto un paio di volte prima di riuscire a mettere a fuoco il suo sorriso dolce "Mi prenderesti un'aspirina?" mormoro con la bocca impastata e voce roca. Lei si alza, dopo avermi accarezzato piano i capelli, ed esce dalla stanza "Quanto stai male?" sento la voce di Ragnor chiedermi, mi volto appena per guardarlo malissimo mentre mi accorgo che ci sono praticamente tutti ad assistere a questo pietoso spettacolo; Jace, Clary e Simon mi guardano divertiti. "Vi odio" borbotto grugnendo infastidito per via del male "Oh non credo, ho diversi video che dimostrano il contrario" ridacchia Raphael seduto al bordo del letto "Ti cucio la bocca se non smetti d'urlare" sbotto nella sua direzione strizzando forte gli occhi. Alza le mani in segno di resa "Ok, ma ieri sera ti sei divertito parecchio" insiste a tono più basso e con un sorriso furbo "Tu eri ubriaco perso come mai sei così attivo?" borbotto lamentandomi mentre mi strofino un occhio "Oh perché io sono attivo...in tutti i sensi" ridacchia insieme a Ragnor facendomi alzare gli occhi al cielo "E poi perché io ad un certo punto ho smesso di bere mentre tu hai continuato, non so neanche come hai fatto a tornare a casa" scherza lo spagnolo prendendomi bellamente in giro "Siamo in due" borbotto massaggiandomi le tempie. Come ho fatto a tornare a casa?  All'improvviso sento il cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni e quasi mi spavento, accidenti dormire con il cellulare è pericoloso! Contorcendomi un po' riesco a prenderlo, leggo il suo nome e mi affretto ad accettare la chiamata "Mmmh" grugnisco per fargli capire che può parlarmi "Accidenti da dove vieni, dall'oltretomba?" scherza lui con la sua voce troppo squillante "Ma che avete tutti da urlare" borbotto infastidito sentendo la sua risata forte "Post sbronza da record, sto di merda anch'io" mi mette al corrente dolcemente "Mi fa piacere" borbotto indispettito "Gioisci del mio male?" mi chiede fintamente oltraggiato "Si, esattamente" confermo del tutto serio, anche se siamo consapevoli entrambi che sto scherzando "Ah sì eh?! Davvero una cosa orribile" scherza mentre me lo immagino scuotere la testa "Comunque devi venire qui" riprende a parlare, questa volta con tono davvero serio "Come? Perché?" gli chiedo confuso "Perché ho trovato una cosa che devi assolutamente vedere" continua senza rivelarmi granché "Cos'è?" chiedo perplesso e leggermente preoccupato "Una cosa che è meglio non esca da casa mia, perciò vieni. ORA" la sua voce è autoritaria, decisamente non da lui "Sono venuti a svegliarti vero?" gli chiedo intuendo perché pare così scazzato "Si, odiosi esseri impiccioni" borbotta a bassa voce aggiungendo epiteti poco carini. Mi volto verso i due responsabili e li guardo malissimo "Siete contenti?" borbotto rifilando un'occhiata assassina, loro in risposta mi rivolgono un sorriso di scuse "Sono lì?" mi chiede Magnus sorpreso "Certo! Non riescono a farsi i fatti loro" rispondo ovvio scatenando le loro lamentele "Comunque ero serio devi venire qui" riprende a parlare Mag al mio orecchio. Izzy ritorna in camera rivolgendomi un sorriso di scuse "Le abbiamo finite" mi mette al corrente, sospirando raccolgo tutta la mia forza di volontà e provo ad alzarmi, ma un dolore tremendo al fondoschiena mi toglie il respiro portandomi ricadere pesantemente sul letto con un gemito dolorante "Cazzo" mormoro senza fiato "Male vero? Io non sto in piedi" ridacchia Magnus del tutto divertito "Non è divertente. Hai delle aspirine?" borbotto stremato, mi sono appena svegliato, ma già non vedo l'ora di rimettermi a dormire! "Quante ne vuoi" ridacchia continuando a prendermi in giro "Ok, dammi il tempo di fare una doccia" borbotto passandomi una mano tra i capelli "No, devi venire qui. La farai da me" mi prega tornando serio "Ma..." mi interrompe con tono grave "Alexander sono tremendamente serio! C'è una cosa che devi vedere" il suo tono è persuasorio e quasi mi spaventa, che sia una cosa pericolosa? "Ok, ok" borbotto convincendomi ad alzarmi "Bene a dopo" e chiude la comunicazione lasciandomi leggermente interdetto. Mi porto le mani al viso e lo strofino con forza "Dov'è mamma?" chiedo sbuffando frustrato "Fuori con Max" mi risponde prontamente mio fratello "Dille che torno per cena se torna prima di me" borbotto riprovando ad alzarmi con più calma, mi appoggio al muro più vicino e mi trascino fuori con passo pesante. Tra il mal di testa, capogiri e male al mio povero sedere faccio fatica a reggermi in piedi "E noi cosa facciamo?" sento urlare Raphael ancora all'interno della mia stanza "Quello che fate di solito" alzo la voce io per farmi sentire mentre scendo a fatica le scale "Ma non sul mio letto!" urlo ancora conoscendoli troppo bene, apro la porta d'ingresso e mi trascino fuori. Cammino piano per la strada, strizzando gli occhi e zoppicando un poco cercando di non farmi notare troppo, appena posso fermo un taxi e riferisco l'indirizzo al conducente. Cerco di trovare una comoda posizione sul sedile, ma mi ritrovo a spostarmi spesso a causa del disagio che sto provando. Fortunatamente arrivo in fretta davanti al loft, pago e scendo dalla vettura incamminandomi poi verso il portone dove suono il citofono. Dopo diversi attimi sento la serratura scattare quindi lo apro e mi affretto ad entrare, mi aggrappo al corrimano per aiutarmi a salire le scale, ma dopo il primo piano mi fermo per recuperare le forze sentendomi letteralmente spaccato in due "Sei ancora vivo?" sento la sua voce rimbombare nell'atrio "Un'ascensore no eh?!" borbotto in risposta sentendo la sua successiva risata divertita, sospirando raccolgo tutta la mia forza e mi trascino fino al secondo piano dove lo trovo appoggiato alla sua porta con l'espressione dolorante, ma eccitata "Ciao" mi saluta con un dolce sorriso lasciandomi un bacio a stampo "Aspirina" mormoro in una supplica aggiungendo anche il labbro inferiore sporgente alla pari di un bambino dell'asilo. Lui mi permette d'entrare in casa per poi incamminarsi verso la cucina. Io mi prendo la libertà di stendermi sul divano e chiudere gli occhi, porto un braccio sul viso e sospiro stremato. Sento i suo passi avvicinarsi pochi attimi dopo quindi alzo il busto per permettergli di sedersi per poi riappoggiare la testa sulle sue gambe, mi passa un'aspirina e un bicchiere d'acqua, la butto giù con un sorso per poi richiudere gli occhi. Lui prende ad accarezzarmi i capelli dolcemente "Mi sento come schiacciato da un autobus a tutta velocità" borbotto lamentandomi, non sono affatto abituato a tutto ciò "Anch'io, abbiamo esagerato ieri sera" mormora ridacchiando appena "Ma dai!" rispondo ovvio aprendo gli occhi e regalandogli un piccolo sorriso "Però ne avevi bisogno e mi tengo i postumi di una sbronza colossale solo perché si tratta di te" continua lui tremendamente sdolcinato, rido allungando una mano sulla sua guancia "Grazie" mormoro mentre la mano finisce dietro il suo collo e lo attiro a me per avvicinarlo e donargli un bacio. Rimaniamo così un altro po' mentre sento che la testa inizia a pulsare meno e il mondo comincia a smettere di vorticare "Che cosa devi farmi vedere?" gli chiedo in un sussurro ricordando il motivo per la quale sono 'corso' qua "Una cosa che ti lascerà sconvolto" mi mette al corrente serio "è così grave?" chiedo perplesso e preoccupato "Già, sono rimasto esterrefatto io stesso e sappiamo entrambi che non capita mai" sgrano gli occhi alle sue parole, ma il mio stomaco inizia a brontolare rumorosamente attirando la sua attenzione e bloccando il suo discorso "Ti va un panino?" mi domanda con un sorriso dolce appoggiando una mano sul mio ventre "Non fa niente, mi hai già dato l'aspirina" mormoro in imbarazzo non volendo approfittare della sua gentilezza infinita "Non lascerò il mio ragazzo morire di fame" dice orgoglioso non prestando per niente attenzione alle mie parole e chinandosi per lasciarmi un bacio prima di alzarsi. "Come lo vuoi?" mi chiede incamminandosi verso la cucina, lo guardo allontanarsi e noto per la prima volta che zoppica vistosamente. Lentamente mi alzo e lo seguo nell'altra stanza "è indifferente" scrollo le spalle sedendomi con cautela su uno sgabello alla penisola. Lui armeggia un po' nella sua dispensa mentre chiacchieriamo "Esattamente tu quanto ricordi?" gli chiedo curioso "Ricordo che abbiamo fatto una gara di shortini e mi hai battuto, poi siamo andati a ballare, abbiamo bevuto ancora e ancora. Ci siamo baciati, ti ho palpeggiato e poi basta" elenca aiutandosi con una mano "Mh queste cose le ricordo anch'io" mormoro in completo imbarazzo, dio ma perché mi sono fidato di loro?! Sono davvero pessimo da ubriaco! "Ricordi altro?" mi chiede lui lanciandomi un'occhiata "No, da un certo punto in poi è il buio, ricordo un drink e poi oggi quando mi ha svegliato Izzy" borbotto infastidito assumendo un piccolo broncio "Se questi sono i postumi, scordati che mi ubriacherò ancora" lo avviso tremendamente serio, chi me lo fa fare a star male così? Lui ride forte alle mie parole "Di solito va meglio, è che ieri abbiamo esagerato proprio tanto" mi mette al corrente lui appoggiandomi davanti un piatto con un panino farcito "Grazie, tu hai già mangiato?" gli chiedo prendendo il cibo tra le mani "Si, mentre ti aspettavo" mi sorride sedendosi sullo sgabello affianco al mio. Tiro un morso e scopro che è con formaggio e prosciutto crudo "Ti piace?" mi chiede con un sorriso, annuisco masticando, lui si allunga per lasciarmi un bacio a stampo "Vado a prendere il cellulare" mi avvisa prima di alzarsi. Io tiro un altro morso enorme, ho una fame pazzesca, per poi guardarmi in giro notando l'assenza di qualcuno. Quando Mag torna ho già quasi finito di mangiare "Il presidente?" chiedo curioso non avendolo visto da nessuna parte "è in camera sul davanzale a prendere il sole" ridacchia lui scuotendo la testa, sorrido divertito, quel gatto è proprio viziato. Metto in bocca l'ultimo boccone strofinando le mani tra loro sul piatto per far cadere le briciole di pane "Ok, ingoia e poi guarda" mi istruisce trafficando col suo cellulare. Io con tutta calma ingoio l'ultimo boccone e attendo fino a quando non mi passa il cellulare tra le mie mani, noto che si tratta di un video. Sono molto perplesso, quindi mi affretto a premere il tasto play, all'inizio non si vede nulla, ma poi la sua faccia viene inquadrata e così anche la mia. Entrambi siamo senza maglietta, non c'è l'audio, ma noto che iniziamo a parlare tra di noi prima che io stesso prenda a baciargli il petto. Alzo il viso verso il suo con la bocca spalancata, totalmente esterrefatto "Dimmi che non è quello che sto pensando" esclamo terrorizzato "Se stai pensando che abbiamo ripreso tutto quello che è successo ieri sera da ubriachi allora sì, è proprio così" mi conferma lui. Mi alzo di scatto dallo sgabello "Oh mio dio! Cancellalo!" esclamo svelto nella sua direzione visto che ho mollato il cellulare sul bancone per lo stupore "Vuoi davvero che lo cancello?" mi chiede lui riluttante "Si Magnus, che vorresti farci?!" esclamo sconvolto e leggermente nel panico. Oh mio dio! Tutto questo è così imbarazzante! "Beh pensavo che forse potremmo vederlo, io sono curioso" scrolla le spalle alzandosi e avvicinandosi a me "Oh no! È troppo imbarazzante" sentenzio subito gesticolando in modo esagerato "Imbarazzante?! Trovi imbarazzante vederci far l'amore?" mi chiede sorpreso alzando un sopracciglio "Si, visto che siamo ubriachi" borbotto sentendo il mio volto arrossarsi a dismisura. Potrei aver detto qualsiasi cosa! No, no non lo voglio vedere!  Lui si avvicina ancora fino ad appoggiare una mano sulla mia guancia costringendomi a guardarlo "Io non ci trovo nulla di così imbarazzante e neanche tu dovresti farlo. Perché non lo guardiamo? Almeno capiamo a cosa è dovuto questo dolore lancinante al sedere e poi lo cancelliamo" mi propone lui dolcemente, arriccio le labbra indeciso. Ok, ammetto di essere curioso, ma ho decisamente paura di quello che posso aver combinato per averlo ridotto a zoppicare in questo modo "Per favore" sussurra lasciandomi un bacio sulla punta del naso tremendamente dolce "Per favore" un altro bacio sulle labbra "Per favore" un altro ancora, sospiro sapendo di non riuscire a resistere alle sue coccole "Per favore" le sue labbra si posano sulle mie palpebre chiuse. Sbuffo frustrato "Ok, ma guai a te se qualcuno lo viene a sapere e intendo anche i ragazzi. È troppo imbarazzante" acconsento arrendendomi come un pivello, ma sa giocare fin troppo bene con i mie punti deboli "Grazie!" esclama felice abbracciandomi forte, poi prendendomi per mano mi trascina velocemente nella sua stanza. Trovo il gattone steso a pancia in su vicino alla finestra che si gode i raggi del sole, mi avvicino divertito prendendo ad accarezzargli piano il musetto. Chairman Meow torna a quattro zampe scrollandosi il pelo per poi darmi una leccata con la sua linguetta ruvida "Ciao viziato" lo saluto prendendo a fargli dei grattini sul capo, lui in risposta mi regala le sue fusa. Volto il capo osservando il mio ragazzo che collega dei fili alla tv "Ecco fatto" sentenzia soddisfatto "Aspetta, vuoi vederlo alla tv?" chiedo sconvolto intuendo le sue intenzioni "Certo! Se è l'unica volta che posso vederlo allora voglio farlo bene" mi risponde con voce ovvia. Scuoto la testa sconvolto cercando di prepararmi al peggio. "Dai vieni" mi incoraggia sedendosi sul letto mentre preme il tasto per permettere al video di iniziare, sospirando lo raggiungo mettendomi comodo con la schiena appoggiata alla testata cercando di rimanere calmo, ho una brutta sensazione! Come prima il video parte confuso per poi inquadrare entrambi, Magnus alza il volume alla tv così da riuscire a sentire la sua voce registrata "Facciamo un video" la mia espressione è perplessa e del tutto comica, riderei se non avessi paura della mia risposta "Come quelli per gli adulti che trovi su internet?" oh mio dio vorrei sotterrarmi! La sua risata si propaga della tv "Li conosci eh" vedo me stesso prenderlo per i fianchi prima di scrollare le spalle "A volte mi annoio" oh dio! Perché ho detto una cosa del genere! Come se non bastasse inizio a baciargli il corpo "Che sporcaccione" ridacchia lui. Alzo il viso verso lo schermo dopo essermi passato le mani sul viso, il respiro mi si blocca in trepidante attesa di una mia risposta "Vuoi vedere quando posso essere sporcaccione?". Mi porto le mani alla faccia nuovamente per nascondere il rossore. Magnus al mio fianco ride per poi guardarmi malizioso proprio come nel video "Certo" sento dire dalla sua voce registrata. Rimango a bocca aperta, in un attimo di coraggio, alzo il viso e noto le mie stesse mani abbassargli i pantaloni per poi prendergli in bocca la sua erezione "Cazzo" esclama lui al mio fianco mentre la sua voce registrata mormora un "Oh dio" mentre butta la testa all'indietro portando una mano tra i miei capelli. "Ehm...io...posso ripensarci?" chiedo esterrefatto da ciò che sto vedendo, la mia voce trema e risulta incerta "Oh no, te lo scordi!" esclama lui con gli occhi sgranati mentre guarda la tv dove io sto continuando lo stesso lavoro. Oh cielo cosa ho combinato!

Noi e nessun altro || MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora