Capitolo 24
Non puo essere...non ci credo!(Pro Cat)
Mi aggiro per i corridoi dell'ospedale mentre la mia mente è lontana da qui. È passato più di un mese e ancora Alec non si è svegliato. Sto iniziando ad avere paura, una di quelle che ti prende all'improvviso, ti stringe forte lo stomaco e senti che potresti vomitare da un momento all'altro. Cerco di concentrarmi sul lavoro e prima di entrare nella stanza numero venticinque mi schiarisco la voce e prendo un gran respiro. Mi stampo in faccia il miglior sorriso di repertorio ed apro la porta, la signora Annah è distesa nel letto "Buongiorno! Come andiamo oggi?" chiedo cortese avvicinandomi a lei "Bene dottoressa, quando poso tornare a casa?" mi chiede l'anziana signora con un sorriso sincero e contagioso. Una volta abbastanza vicina al suo giaciglio prendo la sua cartella, la sfoglio con attenzione "Presto Annah, gli ultimi accertamenti per assicurarci che l'intervento alla pendice sia andato bene e non ci siano problemi" le rispondo cordiale posando nuovamente la sua documentazione al gancio ai piedi del letto "Grazie mille" mi ringrazia lei. Le sorrido molto più sincera "Ha bisogno di qualcosa?" chiedo dolcemente perché so che in questi giorni di ricovero non è venuto a trovarla nessuno e la cosa mi rattrista molto "No, tutto ok" mormora lei arricciando appena il naso, ma capisco subito che non è così. Mi avvicino al letto sedendomi sulla sedia disponibile "Dico sul serio, non ci sono problemi per me" la sprono ottenendo un suo piccolo sorriso, un po' in imbarazzo mi chiede "Le va di chiacchierare un po' con me?". Il suo tono e la sua espressione mi colpiscono il cuore e non posso che dire di sì "Certamente, ma mi dia del tu" le sorrido socievole certando di non farla sentire ancora più a disagio "Allora anche tu, è tanto che lavori qui?" mi chiede gentile iniziando a intavolare un discorso "Sono tre anni, sto seguendo un corso di specializzazione attualmente" le rispondo senza alcun problema, chiacchierare aiuta a distrarmi. Lei subito interviene "Quale?" mi chiede curiosa, sorrido divertita "Traumatologia infantile" ne rimane subito molto colpita "Sembra molto...difficile" mormora affascinata, rido appena annuendo con forza "Si beh è così, ma poi quando pensi a quanto potresti aiutare un piccolino innocente capisci che ne vale del tutto la pena" ammetto spiegandole il perché della mia scelta. L'attimo successivo cattura una mia mano nella sua calda "Ci dovrebbero essere più dottori come te" mormora dolcemente proprio come farebbe una nonna affettuosa. Sorrido grata "Grazie Annah, è davvero gratificante" rimaniamo in silenzio per qualche istante poi mi chiede "C'è qualcosa che non va?" rimango sorpresa dalla sua domanda, pensavo di cavarmela abbastanza nel nascondere il dolore nelle ore lavorative "No, no solo qualche pensiero" ribatto umettandomi le labbra asciutte. La guardo di sottecchi, indecisa se continuare il discorso o virare verso qualcosa di più tranquillo, ma mi accorgo che necessito disperatamente di sfogarmi con qualcuno di esterno alla faccenda che mi possa semplicemente abbracciare stretto. Così decido di lasciarmi un po' andare "Un mio amico ha avuto un incidente un mese fa e ancora non si è svegliato dal coma, sono preoccupata" ammetto a bassa voce allontanando con una mano una ciocca di capelli dagli occhi "Oh cara mi dispiace" mormora lei che mi appoggia una mano sulla spalla con estremo affetto. Viene interrotta dal mio cellulare che vibra all'interno della tasca del camice "Scusami" lo prendo in mano, rimango un attimo perplessa alla vista del numero "Amber?" rispondo sorpresa e preoccupata "Ciao Cat puoi parlare o ti chiamo dopo?" mi chiede lei carinamente "No, dimmi pure" la invito a parlare, non so proprio cosa potrebbe dirmi in realtà "Sto cercando di chiamare Magnus da quasi una settimana, ma non risponde mai. Sai se sta bene? Non si presenta alle prove da tantissimo tempo" sospiro alle sue parole, Mag ha così tanti pensieri per la testa che non so neanche se sa più dove lo ha lasciato il cellulare! "Amber non è una cosa che voglio dire per telefono, ce la fai a passare in ospedale?" le chiedo in modo pratico "Si certo, tutto ok? Mi stai preoccupando" mi chiede lei, sembra davvero interdetta dalla mia risposta vaga "Vieni e capirai" dico semplicemente non volendo parlare di questioni così delicate tramite un dispositivo. Ci salutiamo in tutta fretta e stacchiamo la chiamata "Ecco, mi dispiace Annah, ma devo proprio andare. Torno per la pausa pranzo che ne dici?" le propongo alzandomi dalla sedia "Oh non fa nulla" mi tranquillizza lei con un sorriso affettuoso "Mi fa piacere passare del tempo con te, a dopo" la saluto non ammettendo ulteriori repliche ed esco lasciandole un veloce occhiolino. Raggiungo la strutturata a cui sono affidata, ovvero Melanie e l'aggiorno "Ho finito il giro di visite" lei annuisce concentrata sulla lavagna bianca piena di appuntamenti per gli interventi "Bene, oggi pomeriggio voglio che assisti ad un intervento con me" mi avvisa mentre firma delle cartelle che le infermiere le passano in fretta e furia "Certo, allora vado in pronto soccorso" acconsento annuendo felice. In ascensore incontro Andie "Ciao, come stai?" mi chiede dolcemente lui rivolgendomi un caldo sorriso, mi vergogno un po' perché qualche notte fa sia io che lui eravamo di turno ed ero così triste e senza più speranza che lui mi è stato accanto per tirarmi su il morale, inevitabilmente mi sono abbandonata a quelle belle sensazioni e siamo finiti per farlo in una stanza vuota. Non è una cosa da me, ma questo periodo è un casino dal punto di vista sia fisico che mentale "Così, ancora non ci sono novità" mormoro cliccando il tasto del mio piano più volte. Quando le porte si chiudono mi prende la mano impegnata furiosamente nella pigiatura del bottone e mi attira a sè, in un attimo le sue labbra sono sulle mie "Per me non è stato un errore, mi piaci Cat. Moltissimo" mormora lui quando, pochi istanti dopo, si allontana appena. In risposta lo attiro a me e lo bacio con più passione infilando le dita fra i suoi capelli. Sono molto confusa sulla nostra situazione, ma so che lui è l'unico che riesce a distrarmi e a donarmi tranquillità e fiducia allo stesso tempo. Quando sentiamo lo squillo del piano ci separiamo, mi volto verso l'apertura di metallo racchiudendo il labbro inferiore per succhiarlo piano assaporando gli ultimi istanti del suo sapore dolce, quando si aprono le porte definitivamente esco a passo lento. Un attimo prima che queste si richiudano alle mie spalle mi volto e gli regalo un veloce occhiolino. Andie è un ragazzo bellissimo, alto, ben piazzato, capelli color biondo cenere e occhi azzurri e un leggero strato di barba bionda, per non parlare del fisico statuario, ma oltre a questo ha un carattere molto dolce e attento e la cosa mi piace tantissimo. Rimango al pronto soccorso per molto tempo dando una mano dove ce n'è più bisogno fino a quando non mi vibra il cercapersone, sono richiesta all'entrata. Mi affretto a raggiungere la hall sapendo che si tratta sicuramente di Amber e infatti la vedo appoggiata al bancone con Bruce mentre parlottano tra loro. Quando lei mi vede mi viene in contro "Ciao" mi saluta abbracciandomi stretta con un bel sorriso sulle labbra "Ciao Amber, ciao Bruce" li saluto sinceramente felice di rincontrarli dopo tanto tempo "Venite, vi racconto tutto" prendo parola incamminandomi verso il piano di degenza "Ecco...un mese fa, poco più, il ragazzo di Magnus ha avuto un incidente, l'hanno dovuto operare e a causa di un trauma cranico gli hanno indotto il coma. Ora si sta riprendendo, ma ancora non ha ripreso conoscenza. È ancora in coma e più il tempo passa più diventa rischioso" riassumo in breve lasciando che le parole mi escano di bocca in fretta cercando di evitare che queste perforino nuovamente il mio cuore. "Oh mio dio!" esclama Amber visibilmente scossa e colpita dal mio racconto "Magnus è rimasto qui praticamente tutto il tempo, l'abbiamo convinto ad andarsi a fare una doccia ogni tanto, ma torna praticamente subito" li metto al corrente scuotendo la testa "Sarà distrutto, mamma mia poverino" sussurra lei davvero dispiaciuta. Mi seguono svelti per i corridoi immacolati "Ecco, è qui in fondo" indico una volta giunta al reparto giusto, come ci avviciniamo noto subito che Mag è seduto su una sedia da solo che guarda fisso la porta. Ha una forza assurda quel ragazzo, lo ammiro tantissimo! La sua vita è stato tutto tranne che semplice, ma non l'ho mai visto arrendersi. Spesso gli eventi, le persone l'hanno buttato a terra, ma lui ne è sempre uscito più forte, spavaldo e sicuro. Si è chiuso molto in se stesso e lo capisco, si è buttato sul lavoro e sugli hobby, ma poi è arrivato Alec e anche per lui è tornato a splendere il sole. Questa volta se le cose dovesse andare male...non so come potrebbe uscirne, né come ne uscirei io o tutti gli altri. Alec è una di quelle persone che senza far nulla di particolare e senza neanche rendersene conto ti entra sottopelle e ti scalda il cuore, non puoi non amarlo perché è genuino, leale e si preoccupa sempre degli altri prima di se stesso. "Mag?" lo richiamo attirando la sua attenzione, lui si volta piano col volto stanco e pallido "Ciao Cat, Amber? Bruce?" chiede sorpreso alzandosi "Ciao tesoro! Ci dispiace essere piombati qui, ma ecco non mi rispondevi alle chiamate e non ti sei fatto più vedere così ho chiamato Cat, eravamo preoccupati" le spiega la sua amica "Oh scusa, non devo aver visto le chiamate" mormora lui dispiaciuto "Fa nulla, hai cose più importanti a cui pensare. Come ti senti?" gli chiede lei affettuosamente. Lui scrolla le spalle, Amber lo guarda dispiaciuta prima di abbracciarlo ancora, Bruce si avvicina appoggiando una mano sulla spalla dell'amico per confortarlo. Il mio cercapersone vibra e prendendolo capisco che c'è bisogno di me con urgenza "Ragazzi mi ha fatto piacere rivedervi, speriamo che la prossima volta sia in una situazione un po' migliore" li saluto velocemente "Speriamo, ciao Cat e grazie" mi saluta Amber e così il suo ragazzo. In tutta fretta mi dirigo verso la sala operatoria "Melanie?" attiro la sua attenzione mentre è impegnata a lavarsi le mani "Preparati, una donna di giovane età in stato interessante è stata vittima di una brutta caduta" riassume lei senza degnarmi di uno sguardo. Mi lego i capelli in un battito di ciglia e mi affretto a prepararmi, speriamo che vada tutto bene.
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Noi e nessun altro || Malec
Fiksi PenggemarLa FanFiction nasce su EFP, l'autrice originale si chiama Kiki_love, tutti i diritti sono riservati a lei, mi ha permesso di trascrivere questa storia qui su wattpad. No shadowhunters sono tutti umani ** Alexander è sempre stato un ragazzo tremenda...