Capitolo 4
Primo appuntamento (Pro alec)Seguo a mala pena la lezione, oggi è sabato e sono decisamente sovrappensiero. Magnus non mi ha ancora scritto e sono agitato. Se non mi ha scritto è perché questa sera non ci sarà nulla o è solo preso dal lavoro? Magari ha valutato il fatto che sono un damerino inesperto e non gli sono sembrato poi così interessante. Sbuffo mentre scarabocchio l'angolo del libro "Alec tutto ok?" mi chiede Jace a bassa voce per non essere richiamato dalla prof "Si, perché?" chiedo distratto "Sembri assente" scuoto la testa "Ho solo sonno" mormoro lasciando la matita e stendendo le gambe sotto il banco. Incrocio le braccia e mi appoggio bene allo schienale. Mi volto verso la finestra, c'è il sole oggi e si sta bene, la primavera è alle porte. Mancano solo tre mesi e la scuola finisce, peccato che quest'anno abbia gli esami, ma poi sono libero. Probabilmente mi devo documentare per entrare in qualche college, spero di riuscire in legge come ho sempre sognato. La campanella suona e mi sbrigo a raccogliere tutto "Ginnastica finalmente!" esclama Jace mentre usciamo dall'aula. Lasciamo i libri nell'armadietto e ci incamminiamo verso la palestra travolti dai mille studenti che corrono da tutte le parti con ansia. "Con quella ragazza poi?" chiedo curioso scansando un paio di ragazzine ferme e chiacchierare in mezzo al corridoio "Le ho scritto, ma ancora niente. Chiacchieriamo, è simpatica, ma tutte le volte che le scrivo che mi piacerebbe rivederla dice che non è come le troiette a cui sono abituato" sospira frustrato "Dalle tempo, tu scrivile sono sicuro che le faccia piacere" come a me farebbe piacere ricevere un messaggio di lui, ma pare che non tutti qui abbiano la tessa fortuna. Entriamo negli spogliatoi e io mi metto in un angolo della panca in legno, mi tolgo la maglia e i jeans per infilare dei pantaloncini dell'Adidas neri e una t-shirt spiegazzata. Mi siedo sulla panca per infilare le scarpe da ginnastica con la testa da tutt'altra parte, non ascolto tutti i commenti dei miei compagni che mi giungono come un sottofondo fastidioso tra i mei pensieri. Sono stato proprio uno stupido a credere che una come Magnus potesse uscire con uno come me, sono una frana più totale. Una volta finito di cambiarmi entro in palestra aspettando gli altri che poco per volta mi raggiungono. Quando ci siamo tutti sento il prof dire "I maschi possono uscire a giocare a calcio, le ragazze che facciano quello che vogliono" Jace esulta alla parola calcio alla pari di un bambino di cinque anni "Fate le squadre!" conclude il prof rivolto verso di noi. Jace e Adam si propongono capitani delle due squadre "Alec" mi chiama mio fratello e mi avvicino a lui aspettando pazientemente che tutti vengano chiamati. In meno di un minuto siamo divisi e usciamo in giardino dove hanno creato un campo da calcio decisamente trasandato tanto che le porte non hanno neanche la rete, ma solo i supporti in metallo. "Pronti?" urla Jace e io fischio per dare ufficialmente inizio alla partita, mio fratello dice che ho un fischio che uccide i timpani. Iniziamo a correre come dei matti dietro al pallone, sudiamo tantissimo perché il sole inizia a picchiare forte mentre io cerco di allontanare le mille paranoie e godermi il momento. Quasi a fine dell'ora un mio compagno mi viene addosso commettendo fallo. C'è una piccola litigata tra mio fratello e Jamie, ma alla fine si risolve con un calcio di rigore per la mia squadra. Sistemo la palla difronte alla porta, prendo un gran respiro, una rincorsa e...gol! Grazie al mio tiro vinciamo "EEHHH!" urla Jace saltandomi a dosso, uccidendomi i timpani e aggrappandosi alla mia schiena come un koala. Rido della sua esuberanza e in un attimo mi ritrovo la mia squadra che mi acclama, mi spintonano giocosamente e urlano dei cori in mio favore. Entriamo così in palestra e il prof scuote la testa rassegnato "Andatevi a cambiare zucconi!" ci urla e noi entriamo negli spogliatoi. Finalmente mio fratello decide di tornare con i piedi per terra "Un altro po' e mi facevi venire la gobba" gli dico scherzosamente facendolo ridere. Ci cambiamo per la fine delle lezioni e non posso far altro che ripensare a l'altro pomeriggio e a ciò che mi ha detto Magnus. Forse dovrei provare a dare un'occhiata, che male ci può essere? Con la coda dell'occhio, quindi, guardo affianco a me un mio compagno che si sta cambiando, ma ben presto distolgo lo sguardo. Ritorno a cambiarmi per uscire il più velocemente possibile. Guardare i miei compagni mi mette a disagio, non so perché, ma mi fa sentire sporco. Esco cercando di controllarmi e non andare nel panico mentre aspetto i miei fratelli per tornare a casa. Quando finalmente parcheggio nel vialetto corro subito a fare una doccia per togliere tutto l'odore di sudore, poi indosso dei pantaloni della tuta e una canottiera nera. Scendo stravaccandomi sul divano e accendo la tv, poco dopo mi raggiunge mia sorella che mi fa spostare verso lo schienale e si sdraia tra le mie braccia "Che c'è?" le chiedo subito notando la sua strana espressione "Hai presente quel ragazzo che ti dicevo?" inizia a confidarsi lei, io annuisco "Mi ha chiesto di vederci, solo che non ne sono sicura. I tipi come lui ho sempre pensato non fossero il mio genere" mormora combattuta "Infatti sono rimasto stupito quando me l'hai detto. Però hai mai pensato che i tipi come lui li hai sempre evitati ed è per questo che tutte le tue storie sono finite male? Forse ti sei autoimposta un modello di ragazzo da copertina che non è adatto a te" le suggerisco dolcemente non sopportando di vederla così triste, è la mia sorellina! "Tu dici?" mi chiede un po' perplessa "Non ti costa nulla provare no? Al limite metti le cose in chiaro dicendo che vuoi essere sua amica o chiudi. Vedi tu" alzo le spalle cercando di darle il miglior consiglio possibile "Grazie" mi lascia un bacio sulla guancia ritrovando il sorriso e la fiducia in se stessa, mentre prende il suo cellulare. Vedo che scrive qualcosa velocemente poi si rivolge a me "Sorridi" io la guardo confuso, ma vedendo che alza il cellulare, intuisco le sue intenzioni. Mi lamento nascondendo il viso sul suo collo, l'ultima cosa di cui ho voglia ora è una foto. Intanto sento il cellulare vibrare "è venuta bene lo stesso antipatico" mi dice mia sorella facendomi la linguaccia prima di alzarsi e salire le scale lasciandomi da solo come se nulla fosse. Ah le donne! Recupero il cellulare dalla tasca sbuffando, ma quando noto un messaggio su Whatsapp inizio a sudare freddo: M: -Ciao pasticcino! Per questa sera va ancora bene vero?
Oh mio dio, mi ha scritto! Che cosa devo fare ora? Oh mio dio! Probabilmente dovrei rispondergli, si è la cosa più logica da fare.
A: -Ciao Magnus, non lo so dimmi tu. Se devi stare al locale nessun problema
Spero non disdica all'ultimo perché in realtà ci avevo creduto e anche parecchio. Dio mi ha scritto! Che sogno è mai questo?
M: -Scherzi!? Va benissimo per me! E poi mi devo far perdonare per non averti scritto prima, mi hanno tenuto occupatissimo!
Si può essere più gentili di così?? Oh mio dio! Quindi è confermato, stasera esco con lui! Oh cazzo!
A: -Tranquillo nessun problema
M: -Per stasera prenoto io. Ti va se vieni a casa mia così poi andiamo a piedi? Il posto che ho in mente non è lontano da dove abito
A: -Va bene, dimmi l'indirizzo
Ok dovrò andare a casa sua, speriamo non si sia fatto strane idee. Chissà com'è casa sua? Me la immagino stravagante come lui.
M: -First Avenue 36, va bene alle venti?
A: -Va benissimo. A stasera
M: -A stasera pasticcino, non vedo l'ora ;)
Arrossisco chiudendo la chat, oh dio ho il mio primo appuntamento! E per di più con un ragazzo davvero bello! Guardo l'ora, perfetto ho meno di tre ore per rendermene davvero conto. Che cazzo mi metto?! Ha detto esplicitamente che il mio gusto nel vestire è pessimo, non che fosse il primo a farmelo notare, ma ci tengo a non fare figuracce, quelle dell'ultima volta mi sono bastate. Mi alzo dal divano e corro in camera chiudendomi la porta alle spalle. Mi piazzo davanti all'armadio aperto e sospiro, cosa ci si mette di solito? Prendo un paio di jeans, i più chiari che ho, e prendo una maglia. Li provo davanti allo specchio, ma sembra che io debba andare a scuola. Mi levo la maglia e ne provo un'altra, ma il risultato è sempre lo stesso. Passo un'ora, un'intera ora, davanti all'armadio, ma alla fine sono soddisfatto del risultato. Scendo in salotto per distrarmi con una partita alla play, magari mi passano i tremori al corpo dato dai muscoli tesi dal nervosismo. "Ciao tesoro" mi salutata mamma appena entrata in casa con una busta della spesa tra le mani "Ehi ma!" la saluto sedendomi sul divano e prendendo un joystick e facendo avviare la consolle. "Alec!" urla Max correndo verso di me, lo prendo al volo e inizio a fargli il solletico "Dove sei stato nano?" lui ride e si dimena "A lezione di musica" dice a fatica. Lo lascio andare "Max!" lo chiama mamma e lui corre via come un fulmine, in questa famiglia si ha l'abitudine di prendere e andarsene nel giro di attimi! Inizio a giocare a GTA passando un'altra ora "Tesoro noi tra un po' usciamo. Un'altra cena" sbuffa mamma "Perché ci vai se ti annoi?" le chiedo mettendo un attimo in pausa "Perché per papà è importante" mi dice semplicemente con un sorriso prima di avvicinarsi e scompigliarmi i capelli. In quel momento scende anche Jace "Tra poco usciamo state attenti a Max e non fate tardi" si raccomanda lei come tutte le volte "Mamma non è la prima volta che uscite!" scuoto la testa "Si Maryse tranquilla, è in buone mani il tuo piccolo erede" la prende in giro Jace. Lei gli lascia un bacio sulla guancia quando le passa accanto prima che prenda posto al mio fianco "Che hai fatto in camera?" gli chiedo giusto per avviare una conversazione "Stavo parlando con Clary" mi risponde con un sospiro "Clary?" mi volto a guardarlo perplesso "Si...la ragazza" mi spiega con sguardo eloquente "Ahh! Quindi Clary. Bel nome e com'è andata?" gli chiedo interessato "Bene, spero che si fidi di me...mi sa che mi sto mettendo nei casini" mormora lui sospirando. Rido divertito dalla sua espressione rassegnata e tono pacato "Addirittura?! Voglio conoscerla, deve essere una ragazza davvero speciale" anche lui ride con una luce diversa negli occhi "Lo è...cazzo Alec sono nella merda! Io non so nulla di come corteggiare le ragazze, di come comportarmi in modo carino. Mi sento un cretino" rido forte alle sue parole "Chiedi a Izzy, lei magari ti può dare dei consigli. L'unica cosa che ti posso dire è di essere te stesso. Nonostante quello che mostri hai un bel carattere" lui sorride avvolgendo un braccio sulle mie spalle "Grazie fratello" gli faccio un sorriso divertito prima di alzarmi diretto in bagno per l'ennesima doccia. Sono agitato e sto ricominciando a sudare freddo, salgo velocemente di sopra chiudendomi in bagno, mi spoglio velocemente e apro l'acqua. Mi infilo sotto il getto ancora freddo, ma mi permette di realizzare veramente ciò che sta per succedere. Mi passo le mani tra i capelli bagnati e sospiro tenendo gli occhi chiusi. Speriamo vada tutto bene e di non fare le mie solite pessime figure! Rimango nella doccia più del solito, troppo in ansia, ma alla fine mi faccio coraggio e chiudo l'acqua. Mi avvolgo un asciugamano attorno ai fianchi ed esco "Alec è un quarto d'ora che aspetto!" mi sgrida Izzy sorpassandomi e chiudendo forte la porta del bagno. Sospiro chiudendomi in camera, mi asciugo e mi vesto indossando i jeans tendenti al nero e la camicia bianca che avevo scelto. Mi arrotolo le maniche e poi mi asciugo i capelli lasciandoli così come vengono, infilo le mie All star nere e il giacchetto in pelle. Guardo l'ora e con orrore vedo che mancano solo dieci minuti alle venti. Merda! Iniziamo malissimo cazzo! Prendo velocemente il cellulare e il portafoglio e mi precipito giù dalle scale. "Alec?" la voce di mia sorella mi fa alzare il viso "Si lo so, mi sono dimenticato di dirvelo, ma sto uscendo" dico velocemente fiondandomi alla porta "Ma io devo uscire con Simon!" esclama lei "Sto io a casa Izzy, non preoccuparti" le dice Jace "Alec! Non resti con me?" mi chiede Max. Mi volto verso di lui "Scusami pulce, ma stasera non posso e sono in mega ritardo" gli scompiglio i capelli prima di avviarmi verso la strada "Alec!" mi richiama mia sorella "Sei uno schianto!" rido ringraziandola mentre cammino veloce. Appena posso fermo un taxi e do l'indirizzo, sospiro agitato, non è esattamente l'inizio di serata che mi aspettavo. Sono una frana!
![](https://img.wattpad.com/cover/160278048-288-k632759.jpg)
STAI LEGGENDO
Noi e nessun altro || Malec
FanfictionLa FanFiction nasce su EFP, l'autrice originale si chiama Kiki_love, tutti i diritti sono riservati a lei, mi ha permesso di trascrivere questa storia qui su wattpad. No shadowhunters sono tutti umani ** Alexander è sempre stato un ragazzo tremenda...