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-Sono già tre ore che camminiamo, possiamo fare una pausa?! Non mi sento più le gambe!- si lamentò Gradient, furioso.

-Finiscila, siamo quasi arrivati nel centro.- disse Paperjam, continuando a marciare a passo spedito.

Gradient sbuffò, chinando all'indietro la testa.

La guerra non aveva risparmiato niente, nemmeno quel piccolo villaggio.

Arrivare al confine era dura, ci volevano mesi e mesi.

Paperjam si ricordò di quando suo padre Ink gli parlava del continente.

Gli raccontò di essersi conosciuto e sposato li con Error, ma si trasferirono per maggiore sicurezza.

Paperjam non aveva mai visto cosa c'era oltre al confine, aveva sempre vissuto in quella città.

A differenza di Gradient, lui passava molto più tempo in casa con i genitori, invece di giocare in spiaggia o nei parchi.

Ma purtroppo quei tempi erano finiti, si erano spenti come una candela da una folata di vento improvvisa.

Si rigirò il pennello in legno tra le dita, facendolo roteare su sé stesso.

Sarebbe rimasto solo per sempre.

Aveva anche suo fratello Gradient, ma lui non lo ascoltava mai ed era troppo disobbediente.

Il pensiero di trovare altri sopravvissuti lungo il suo tragitto non lo aveva nemmeno sfiorato.

Testardo com'era, voleva fare tutto di testa sua, e avrebbe sempre protetto il fratello da ogni pericolo.

Si fermarono davanti un edificio in rovina, quello che una volta doveva essere un supermercato.

-Forse troveremo qualcosa, seguimi.- disse Paperjam, per poi rompere un vetro della finestra e saltarci dentro.

We all start as Strangers ;; Paperfresh ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora