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Riaprì gli occhi perché qualcuno gli buttò addosso una secchiata d'acqua gelida.

Si risvegliò, ma non era ancora affatto lucido.

Provò a balbettare qualcosa, ma tutto cio' che gli venne fuori furono solo dei singhiozzi.

Gli altri quattro non facevano altro che ridere, a volte litigavano, sbraitavano parole incomprensibili e arrivavano addirittura alle mani.

Quando furono ormai totalmente in botta, decisero di entrare nella piscina.

Paperjam li seguì, cadendo di peso nell'acqua.

Non riusciva a capire bene la situazione, aveva la vista sfuocata e l'udito ovattato.

Sentiva delle mani sul suo corpo toccarlo ovunque, a volte anche dolorasamente.

Provò a dimenarsi, ma le forze gli vennero a mancare.

Si sentiva senza gravità, continuando a galleggiare in quella torbida acqua e a sollevare schizzi con le gambe.

Finalmente un allarme suonò nella sua testa, si svegliò dal quello stato di trance e riuscì a liberarsi.

Si avvicinò verso il bordo della vasca e ne uscì di corsa, inciampando sul terreno scivoloso e atterrando su un fianco.

Si rialzò e gattonò fino ad un capannone abbandonato, che una volta era il bar della piscina.

Notò solo dopo, appoggiato contro un muro e col fiatone, che non aveva nulla addosso.

Cominciò a preoccuparsi per i suoi unici vestiti che aveva, per il suo zaino colmo di provviste e per Gradident.

Lo aveva lasciato solo per ore.

Si diede uno schiaffo e cominciò a cercare all'interno del capannone, barcollando.

We all start as Strangers ;; Paperfresh ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora