Il mattino seguente, il primo a svegliarsi fu Paperjam.-Su, dobbiamo andare...- disse, scuotendo il fratello.
Egli si stropicciò gli occhi e si alzò.
-E colazione?- domandò.
-Oggi salta. Abbiamo poche provviste e le consumeremo durante il viaggio.- rispose il maggiore, sistemandosi lo zaino in spalla.
Gradient sbuffò, seguendo il fratello oltre il bosco.
Quella foresta era rimasta intatta, la guerra non era riuscita a estendere le sue braccia di fuoco laggiù.
Da piccoli giocavano sempre li, con i genitori che osservavano i loro movimenti dal terrazzo della casa.
Paperjam adorava tornare a casa dopo il mare, sdraiarsi con il padre Ink sul letto e farsi leggere dei racconti.
Quella stanza lo affascinava incredibilmente: poche volte aveva il permesso di entrarci, e tutti quei set di pennelli e strumenti da disegno lo avevano sempre stupito.
Mentre si rigirava in mano un pennello di legno ritrovato in casa, ripensò a quei momenti.
-Papà! Mi insegni a disegnare come fai te?- domandò il bambino, agitando in mano un foglio di carta.
-Va bene, vieni qui.- disse il giovane scheletro dalle ossa tatuate, mentre faceva sedere il figlio sulle proprie ginocchia.
-Da grande diventerò un'artista come te!- esclamò il piccolo.
A Paperjam mancavano quei momenti, che rieccheggiavano in lui come un eco.
La guerra non aveva risparmiato nessuno, nemmeno i suoi genitori.
Infilò il pennello in una tasca dello zaino, alzando gli occhi al cielo.
Doveva andare oltre il confine.
STAI LEGGENDO
We all start as Strangers ;; Paperfresh ||
Romantizm"Il sentimento di due cuori spezzati."