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Si alzò in piedi, cercando di non barcollare e di non perdere l'equilibrio.

Si nascose dietro ad una colonna, osservando gli altri quattro ragazzi.

Erano tutti ubriachi fradici, tanto che non riuscivano nemmeno a reggersi in piedi.

Si guardò attorno, chiedendosi perché fosse di nuovo fuori dall'hotel.

Eppure si ricordava perfettamente di essere rientrato nell'edificio e di aver controllato lo zaino.

Ipotizzò che qualcuno lo avesse portato lì.

Si accorse solamente dopo che fuori stava piovendo, e che lui era bagnato fradicio da testa a piedi.

Aveva addosso solamente quella polo, che sicuramente era di qualcun'altro.

Si ricordò di non avere niente a coprirgli le parti intime, ma se ne fregò altamente.

Tanto che pericolo c'era?

Piuttosto continuava a chiedersi dove fossero i suoi vecchi vestiti, incluse le scarpe.

Raccolse da terra il suo zaino, mettendolo in spalla e dirigendosi verso l'uscita dell'albergo.

Addosso aveva l'odore sudicio dell'acqua della vasca, pungente e irrespirabile.

Appoggiò lo zaino al coperto e si fece lavare via quell'odore acre, poi riprese l'oggetto e cominciò a camminare dei dintorni.

Passò tutta la serata a cercare il fratello, ma di lui nemmeno un frammento.

Si sedette a terra, la testa fra le mani.

Come aveva potuto perdere il suo unico fratello, l'ultimo bene prezioso rimasto a lui?

Silenziosamente, pianse.


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