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Erano ormai cinque giorni che il giovane scheletro procedeva verso la città vicina.

Quando arrivò a destinazione era mattina e pioveva fortemente.

Non avendo niente con cui ripararsi, si lasciò bagnare dall pioggia.

Aprì una bottiglia e rimase fermo accanto ad una palazzina distrutta, raccogliendo l'acqua piovana.

Nonostante fosse solo, la solitudine non lo opprimeva, ma lo faceva pensare.

Pensava al confine, a Gradient, ai suoi genitori...

Non ne poteva veramente più.

Avrebbe voluto sprofondare sul posto, dimenticarsi di tutto.

Un suono acuto e metallico interruppe i suoi pensieri.

Sembrava il campanello di una bici.

Alzò lo sguardo e vide davanti a sé il ragazzo con gli occhiali scuri, Fresh.

Si guardarono per qualche istante in silenzio, finché il maggiore non aprì bocca.

-Avanti, sali.- disse, battendo il palmo della mano sul sedile per indicarlo.

Paperjam non rispose, meditando per brevi attimi la proposta.

Salì sul sedile dietro a Fresh, cercando di non perdere l'equilibrio.

-Reggiti forte, la strada é tortuosa.- disse, per poi iniziare a pedalare.

Il minore si strinse alla sua schiena, appoggiando il mento sulla sua spalla.

-Dove andiamo?- domandò.

-Al vecchio centro commerciale.- rispose lui, curvando a sinistra e spiccando per la discesa.

La pioggia continuava a scendere incessante, mentre attorno a loro regnavano abbattute delle città fantasma.

We all start as Strangers ;; Paperfresh ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora