Capitolo 52

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Spalanco la porta e vedo la persona che non vedo da tre anni ma che non mi è mai mancata a causa delle sue troppe aspettative nei miei confronti:
Mia madre.

Sono abbastanza sotto shock perché non mi aspettavo il suo arrivo, nessuno mi aveva avvisato.

<<Ciao Ashley, mi potresti spiegare cosa sono queste?>> Ha in mano il foglio con le mie insufficiente.

Conosco quel tono. È furiosa.

<<Cosa ci fai qui?>> Mi esce con un fil di voce. Mi sarei aspettata chiunque ma mai mia madre a Los Angeles.

Ah, grazie per avermi chiesto come sto.

<<Mi hanno chiamato dicendomi che rischi di non passare l'anno. Cos'è, stai prendendo tutto alla leggera? Dopo tutto quello che ho fatto per te?>> Mi dice con quel suo tono calmo, ma che contiene anche tanta amarezza.

<<Certo che no>> sibilo.

<<Scusami, James, ciao, potrei parlare da solo con mia figlia?>> Odio quando vorrebbe urlare ma si contiene.

Urla per una volta, fai una scenata. E invece no, preferisce usare quei finti sorrisi.

<<Stavamo appunto per studiare, ma a questo punto studiamo stasera, va bene?>> replica James tranquillamente.

<<Va bene. Vengo io a cercarti >> rispondo con un fil di voce.

<<Mi trovi sempre in camera>> sussurra.

<<Buona giornata signora Brown>> dice a voce più alta.
Chiude la porta alle mie spalle.

E lei inizia la ramanzina, tutto calcolato. <<Mi avevi promesso che avresti avuto dei bei voti se ti avessi permesso di venire qua. Immaginavo un bel futuro, una bella carriera..>> mormora iniziando a girare per la stanza. <<Hai idea di quanto sia caro questo college? Chiunque vorrebbe essere al tuo posto. Guarda semplicemente la tua stanza. È enorme e tutta tua.>> Continua agitando le braccia. <<Ho sempre pensato che te lo meritavi. Che il Canada non era abbastanza per te. Che era il piccolo paesino in cui vivevamo il problema...>> Fa un'altra pausa. <<E invece mi trovo questo. Cosa devo fare con te? >> Inizia a sventolare il foglio.

<<Mamma, ti ho detto che recupererò. Lo farò davvero. Una materia la recupero domani con il prossimo esame, James mi ha aiutato e sono pronta>> mi giustifico.

<<Lo spero per te Ashley, sai che quando si parla dell'istruzione sono irremovibile>> parla e intanto si avvicina alla porta.

Io mi siedo sul letto.

Tocca la maniglia e si volta. <<Se non passerai l'anno, tornerai in Canada con me l'anno prossimo.>> Sentenzia.
Lo sapevo, sapevo che sarebbe arrivata a lì.
E proprio non voglio.
Apre la porta ma non del tutto. <<Lasciatelo dire però, il figlio del nostro vicino potevi risparmiarlo. Questo è un po' squallido da parte tua. Lui si merita di meglio.>> dice ed esce.

Finalmente.

Avrei potuto dire che non era così, che non stavo con James. Forse non mi avrebbe creduto. E se lo avesse fatto, cosa gli avrei detto di Zac, con tutti i problemi che ha avuto? No meglio di no.
Non mi interessa quello che pensa di me in generale.

Però mi ha infastidita la frase " Lui si merita di meglio"

Forse alla fine è vero, ecco perché è single.
Non perché non abbia la fila ma si merita qualcuno di speciale.
Però lì per lì mi ha ferita.
Comunque il fatto che non fossi abbastanza per lei in generale, non era una novità.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora