Capitolo 70

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Mi avvicino un po' e lo abbraccio. <<Grazie>> sospiro.

Avrei voluto dire tante cose:
Grazie per tutte le risate.
Grazie per tutte le volte che ci sei stato.
Grazie per il tuo affetto.
Grazie perché sei semplicemente tu, così serio e buffo allo stesso tempo.

Però queste sono cose che non riesco a pronunciare, quindi mi limito a pensare, sempre.

Vado in camera e non ho dubbi su cosa voglio mettere: Il vestito rosso, quel vestito che hanno tutte nell'armadio ma che non mettono mai perché non c'è mai un'occasione così speciale o così elegante.

Invece, io questa volta voglio metterlo. A prescindere da come andranno le cose, da come sarà il ritorno alla quotidianità, con tutti gli altri.

Voglio che questa specie di sogno abbia un bel finale. Anche se dentro di me, spero non sia la fine.

Mi guardo allo specchio, mi trucco e spazzolo i capelli.
Vedo riflessa la collanina di Zac sul mio collo. Prendo in mano il ciondolo dell'A e Z insieme.

Decido di toglierla, non ci penso due volte e lo faccio. Prendo dal cassetto un ciondolino a forma di cuore e lo metto.

Voglio essere me stessa, totalmente.
Non mi interessa di nient'altro.
Voglio essere libera e niente deve condizionarmi.

Ho come l'impressione che se non lo faccio ora, non ne ho avrò più la possibilità.

Quando mi decido di uscire dalla stanza trovo James in piedi in smoking.

Oh, la mia testa sta andando in tilt.

<<Sei splendida Ash.>>dice sorridendo.

<<Anche tu>> mormoro. Sono emozionata, anche se non ha senso esserlo.

<<Ci aspettano, andiamo?>> Dice mentre apre la porta.

Annuisco con un sorriso.

Per arrivare, ci mettiamo una mezz'ora. Ma il tempo passa velocemente e non me ne rendo conto.

Il ristorante dove ha prenotato James è sopra al livello del mare, con una vista spettacolare sull'oceano.

<<Dopo questa sera diventarai povero o i tuoi non ti riconoscono più come figlio>> ridacchio appena ci sediamo.

<<Nahh, è una cosina da niente>> fa una piccola risata.

<<Non minimizzare tutto. Lo apprezzo tanto. Questa settimana>> dico e in un attimo mi passano per la testa tutte le cose belle che abbiamo fatto.
Le feste, le giornate in spiaggia, l'immersione e ora qui. <<Mi hai fatto vivere in una favola per un attimo>> dico ad alta voce senza rendermene conto.

Ecco, l'ho detto.

<<Purtroppo non del tutto. Hai visto Molly>> dice e sembra quasi triste.

<<Mi hai anche fatto vedere quanto tieni a me, veramente.>> Lo rassicuro.

<<Ero perso Ashley. Quando ho lasciato il Canada lo volevo davvero, ero stanco di dover rendere conto di tutto ai miei genitori. Ma mi sentivo in colpa: fra me e te avevo scelto me stesso. Non penso sia stato un caso che tu sia arrivata appena un anno dopo. Fra tutti i college proprio qui>> dice con un sorriso è una piccola risata alla fine.

Continuo ad ascoltare il suo cuore che mi parla, per davvero.

<<Quando ti ho visto in lontananza ho capito davvero che se non fossi arrivata tu, ti sarei venuto a prendere io prima o poi. Siamo legati, troppo. E amo esserlo>> dice e si tocca subito la bocca.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora