Capitolo 5

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Spinta dalla curiosità, entro lentamente.

La stanza è quasi buia, riesco solo a distinguere una scrivania perfettamente in ordine e un divanetto pieno di cuscini. In fondo alla stanza c'è il letto.

Zac è disteso, immobile. Sembra quasi morto.

Mi avvicino lentamente e continuo ad osservarlo: ha una borsa del ghiaccio sulla fronte.

Sta dormendo e allora ne approfitto per sedermi sul bordo del letto.
È troppo bello per essere umano.

Il modo in cui dorme e il suo respiro regolare mi fa tenerezza.
So che è stupido e privo di senso, me è più forte di me, non riesco a smettere di ammirarlo.
D'istinto gli accarezzo una guancia e lui in risposta, alza un braccio e prende il mio polso dolcemente.

Oddio ed ora cosa faccio?
Non ho il coraggio di fare nulla, resto immobile. Il pensiero che mi possa vedere qui mi terrorizza.
Resto per un minuto interminabile senza fare neanche il più piccolo rumore.

Ad un certo punto, lascia cadere il suo braccio e quindi mi libera dalla presa.
Starei qui per ore a guardarlo, ad osservare i suoi minimi spostamenti, i suoi respiri, a prendermi cura di lui.

Forse aveva la febbre, o forse ha fatto a botte con qualcuno. Questo spiegherebbe il motivo della borsa del ghiaccio.
Vorrei tanto dare un'occhiata, vedere cosa si cela sotto la borsa ma so che sto rischiando troppo.
Anche se avrei voluto restare lì decido di alzarmi in punta di piedi e andare via il più velocemente possibile.

Mi fermo un attimo sulla porta, mi giro e lo guardo per l'ultima volta. Con un sorriso, chiudo lentamente la porta.

Torno velocemente in camera e chiudo la porta a chiave.
Il pensiero che lui posso sapere che sono stata in camera sua, mi fa girare più volte nel letto, impedendomi di dormire.

Il vero problema è che non saprei cosa dire se dovessi dare una spiegazione logica.
Alla fine mi convinco che lui non mi ha vista e mai lo saprà, così che una decina di minuti dopo mi addormento.

*

Mi sveglio sulle 7:15 quindi mi vesto velocemente ed esco dalla stanza.
Mentre scendo le scale incontro Hope intenta a mettere  l due libri nella borsa.
«Hai studiato storia?»Mi chiede subito.

«Solo una parte» rispondo.

«Perfetto insomma così, se ti interroga invece di una F prendi una D. Complimenti Ashley» Dice lei.

«Più che in una F spero in una C» rido.

«Stasera quando sei pronta vieni nella mia stanza alle 20, poi andiamo insieme da Cam e james» dice lei.
Come al solito io invece guardo verso il Cafè.
Lo vedo: sta bevendo un caffè con tre ragazzi. Si sarà ripreso, forse aveva solo fatto a botte.

«Ashley ci sei?» Strilla Hope piazzandosi davanti a me e togliendomi la visuale sul gruppo di Zac.

«Va bene va bene, sarò davanti alla tua stanza alle 18» Dico subito per farla stare zitta e non fare domande.

«Alle 20 scema» ridacchia «Ci vediamo.» Conclude incamminandosi per l'aula di matematica.

Io invece vado verso quella di chimica e mi siedo accanto a James come al solito.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora