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Giugno 1918, Ekaterinburg.

"Caro Diario,

Questa prigionia mi sta uccidendo dentro. Preferirei che mi uccidessero subito piuttosto che farmi soffrire in questo modo. Siamo tutti distrutti da questa situazione, non c'è speranza. Ma ormai ci siamo arresi alla cruda realtà e la sottoscritta Anastasija Nikolaevna Romanova di certo non ha paura di morire.

Forse un po', ma tanto tu caro diario, rimarrai segreto.

Sai una cosa? Oggi voglio raccontarti una storia bellissima. Gli altri dormono, quindi posso scrivere tranquillamente.

C'era una volta un soldato di nome Minho e un pianista di nome Han e.."

la tua melodiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora