Quando mi sveglio la mattina dopo sono quasi le dieci.
Pian piano ricordo tutto ciò che è successo ieri sera.
Dopo aver baciato Daniel mi sono resa conto di aver fatto la cazzata peggiore che potessi fare.
Sono scappata mormorando "scusa" e poi Jenny mi ha riportata a casa.
Decido di lavarmi la faccia per rimuovere le ultime tracce di trucco e poi scendo per fare colazione.
《Buongiorno sorellina!》mi saluta Michael strapazzandomi i capelli.
《Ehi, lasciami stare! E sono più grande di te!》mi lamento.
Mio padre è nel suo studio al primo piano, come ogni sabato, così in cucina troviamo solo Christine.
《Michael, va in salotto, io e Amanda dobbiamo fare una bella chiacchierata》dice lei.
Mio fratello mi guarda interrogativamente e poi obbedisce andando in un'altra stanza, anche se è un po' scettico.
《Cosa ti salta in mente signorina?》mi apostrofa Christine non appena lui è uscito dalla cucina.
Odio quando mi chiama signorina. Significa che sta per farmi una ramanzina chilometrica.
《Christine, era una semplice festa...》cerco di difendermi, anche se non so come sarebbe finita con Connor se non fosse intervenuto Daniel.
《Le feste del genere sono sempre pericolose per ragazze come te! Avresti dovuto farti accompagnare da tuo fratello!》
《Non sono una bambina! E tu non sei mia madre!》urlo fuori di me.
E poi Christine mi tira uno schiaffo.
Mi porto una mano sulla guancia colpita, sconvolta, mentre mio fratello irrompe in cucina chiedendo cosa sta succedendo.
Questo Christine non doveva permetterselo.
A Michael non servono più di due secondi per capire, poi si gira verso Christine.
Non augurerei mai a nessuno di vedere mio fratello veramente arrabbiato. Ora lo è davvero.
《Non ti permettere mai più》sibila a Christine.
E intanto nostro padre scende dalle scale e vede la scena, sbalordito.
Manda me e Michael nelle nostre camere e si ferma in cucina a parlare con Christine.
Nel frattempo salgo al primo piano e chiamo Jenny.
- Pronto? Buongiorno Amy!
- Ciao Jenny. Scusa se ieri sera ti ho portata via presto.
- Nah, non importa. Ma che è successo?
Maledetta me che ho portato il discorso su quella piega.
- No... nulla, è solo che mi sentivo stanca...
- Ma se eri quasi sconvolta! Che è successo Amy?
Non sono proprio capace a mentirle.
Così finisco per spiegarle tutto, partendo dal primo bacio con Daniel fino ad arrivare a ieri sera.
- Wow! Allora state insieme?! - dice lei entusiasta.
- Ehm... non esattamente...
- Cosa?! E perchè?
Mi viene un groppo in gola.
È stato già faticoso dirle che provo a suicidarmi, ma ammettere davanti a lei che davvero voglio morire è tremendamente difficile.
Vorrei che lei sapesse che è la migliore amica che io possa mai avere, ma poi mi smentirei subito dopo se le dicessi che voglio sul serio morire.
Per fortuna qualcuno mi salva bussando alla mia porta e io mi affretto a salutare Jenny.
Un attimo dopo in camera mia entra mio padre.
《Amy...》
《Mi dispiace papà. Non avrei dovuto andare davvero a quella festa.》dico abbassando la testa.
In realtà non lo penso davvero, ma adesso è la cosa migliore da fare.
《Io sono contento che tu ci sia andata》mi stupisce lui.
《Ma... e Christine?》chiedo titubante.
《Christine non fa più parte della famiglia.》dice lui calmo.
Non riesco a trattenere un: 《Davvero?》
Lui ridacchia.
《Pensavo che tu e Michael aveste bisogno di una figura materna. Le sono grato per avermi aiutato, ma credo di aver fatto un errore.
Non mi ero reso conto che aveste un rapporto così difficile, credevo che tu fossi soltanto ostinata.
Ma avevi ragione tu: voi non avete più bisogno di una mamma. E io non ho mai smesso di amare vostra madre》spiega.Lo abbraccio sorridente.
Non posso dire di essere triste. Avevo capito l'intento di mio padre, anche se non ero d'accordo.
E in fondo io e Christine non siamo mai andate d'accordo.
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Goccia d'acqua
Romance"Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi" - Frida Kahlo Da due mesi Amy non si sente al suo posto, tutto intorno a lei sembra negativo: l'unica soluzione a cui riesce a pensare è il suicidio. L'arrivo di un nuovo compagno però la risveglierà...