Capitolo 24

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Cammino in avanti, sulle assi di legno.

Non mi volto indietro, non ripenso alla mia scelta.

Tengo la vecchia ancora, quella con cui ho giocato tanto da piccola, tra le mani.

So che Daniel è alle mie spalle, ma sa cosa sto facendo e non mi fermerà.

Avanzo lentamente, osservando le onde e il sole che sta per nascondersi dietro l'orizzonte, rendendo il cielo di un bellissimo colore.

Mia madre adorava i tramonti, e anche l'alba. Non erano rare le mattine in cui si alzava presto per vederla.

Sono arrivata in fondo al pontile.

Ripenso a tutte le volte che sono stata qui, triste, arrabbiata o frustrata.
Incapace di reagire, di farmi valere. Fragile.

Guardo la vecchia ancora, ne accarezzo i lati arrotondati.

Allungo le braccia lentamente e poi la lascio cadere, guardandola mentre affonda verso il fondale buio.

Sorrido. Ora sarà al suo posto, in fondo al mare.

Guardo alle mie spalle; Daniel viene verso di me e mi abbraccia delicatamente, sorridendo a sua volta.

《Ce l'hai fatta》dice sottovoce, come per non voler spezzare la calma magica che si è creata in questo momento.

Ce l'ho fatta. Ho lasciato affondare tutto ciò che mi stava trascinando giù.

Appoggio la testa sulla spalla di Daniel mentre lui mette una mano sulla mia vita, stringendomi a sé.

Guardiamo l'ultimo raggio di luce della giornata, osserviamo il sole sparire.

Ogni cosa ha il suo posto.
Un'ancora sul fondale, la luna tra le stelle, una goccia d'acqua in mezzo al mare.
Io ho trovato il mio posto.

Goccia d'acquaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora