La festa non è per niente male e bisogna solo ringraziare i padroni di casa, anche se non mi aspettavo nulla di diverso. Dominique e François, due gemelli, sono famosi per le loro grandi feste dove scorrono fiumi di alcool e musica. In realtà scorre molto più del semplice alcool, ma non è ciò che mi interessa.
Supero il cancello di casa insieme a Danielle ed Eloise, per poi perdere la prima poco dopo in mezzo alle persone. C'è molta gente e alcuni sono già sdraiati a terra ubriachi nonostante la festa sia iniziata da nemmeno un ora. É incredibile come le persone si riducano.
Sul serio, come si fa a ridursi in quello stato?Seguo Eloise verso il retro della casa e intravedo Danielle con il biondo ossigenato di questa mattina e ridacchio vedendola spalmata su di lui.
Cavolo non perde proprio tempo.
Danielle è incredibile. All'apparenza sembra timida, una santarellina e con gli adulti è incredibilmente rispettosa. Il viso pulito e gli abiti casti che indossa solitamente l'aiutano parecchio, ma la sera è tutto il contrario. Ora di santarellina non ha assolutamente nulla, a partire dall'abito che porta, o meglio definito pezzettino di stoffa attaccato al corpo che fascia il suo fisico atletico. Le lunghe gambe sono messe in evidenza dai tacchi alti che porta con disinvoltura e la coda alta si muove da una parte all'altra mentre balla attaccata al ragazzo. Balla... più che altro bacio passionale movimentato e Danielle può dire anche addio al rossetto rosso che si è messa.«Dov'è tuo fratello?» chiede Eloise al mio fianco.
Mi stringo nelle spalle. «Non ne ho idea.»
James è rimasto da Frank anche a cena e non l'ho ancora sentito. Volevo mandargli un messaggio, ma sapevo che non mi avrebbe mai risposto. Quando quei due sono insieme é quasi impossibile contattarli.
Dopo aver preso da bere e ballato per un po' all'interno della casa, torniamo in giardino per prendere una boccata d'aria. Ci voltiamo verso i divanetti e i nostri sguardi cadono su due ragazzi che baciano senza alcun pudore due ragazze in costume. Vorrei non conoscere quei due. Se buttassi tutti e quattro nella piscina? Le due galline tanto sono già mezze nude, devono essersi spogliate solo per fare un bel bagnetto. Ho persino la giustificazione per lanciarle.
Che schifo. Non so se sono più disgustata da Frank, o James.
Scoppio a ridere al pensiero di tutto il tempo sprecato a farmi bella per l'idiota dai capelli biondi. Mi sono fatta i boccoli, rischiando di bruciarmi con la piastra per ben due volte e ho così tanto trucco che non mi riconosco nemmeno io. Ho tirato fuori dall'armadio, con la collaborazione delle mie amiche, un abito che non mettevo da almeno due anni e credevo che non mi andasse più bene, ma mi sbagliavo anche se è leggermente più stretto. L'abito rosso scuro mi fascia fino alla vita per poi aprirsi in una corta gonna. Ho indossato perfino dei tacchi!
Quanto sono stata stupida! Mi sento così stupida e ferita.
Mi volto verso Eloise, ma la sua espressione disgustata e triste rispecchia perfettamente la mia. Anche lei si è data da fare con trucco e capelli, per sfoggiare perfino una minigonna di jeans e una maglietta tanto stretta da mozzare il fiato. Questa sera non è lei, non mette mai così in mostra il suo fisico e mio fratello è un tale idiota a non notarla.
Perchè ci piacciono le persone sbagliate?
«Direi di bere.» dice all'improvviso prendendo il bicchiere dalle mani del ragazzo che passa accanto a noi.
«Ehi!» protesta immediatamente, ma Eloise lo zittisce subito attirandolo a lei e baciandolo.
Sgrano gli occhi davanti al suo gesto. Non ci credo, ma qua non si pensa ad altro che baciare sconosciuti?
Rimango a fissarla mentre il ragazzo la stringe a lei ricambiando il bacio. Le mani scendono sul sedere stringendolo forte e la mia amica non fa nulla per fermarlo. Niente! La fisso senza sapere se intromettermi, o lasciar perdere perchè non è da lei. Le loro lingue le vedo anche da qui e l'idea di avvicinarmi è passata. Avrebbe risolto da sola, se la sa cavare con il ragazzo.
«Ciao.» dice una voce al mio fianco facendomi sussultare. «Penso sia meglio lasciarli soli.»
Mi volto trovandomi davanti un ragazzo con la mia stessa espressione schifata mentre guarda Eloise e l'altro. Annuisco perchè non voglio assistere a questo spettacolo oltre e ho ancora in mente Frank con la stupida ragazza in bikini.
Vorrei proprio vomitare.Ci allontaniamo di qualche passo e lui allunga la mano verso di me. «Sono Adam.»
«Sonya.» rispondo stringendogliela. «Sei nuovo? » chiedo sapendo già la risposta perchè uno come lui si nota. La sua espressione però non è divertita come dovrebbe essere ad una festa. «Non sembri divertito dalla festa.»
«Di solito sono come mio fratello.» dice alzando le spalle noncurante e indicando il ragazzo che sta baciando la mia amica, quindi è proprio come Frank. «Sono arrivato da poco e non conosco proprio nessuno.»
«Fratelli?» chiedo alzando un sopracciglio.
«Abbiamo madri diverse.» risponde alzando le spalle.
Guardo Adam e poi suo fratello e non si assomigliano per nulla. Sono molto diversi, non posso credere che siano imparentati. A parte il fisico allenato che si può chiaramente intuire sotto la maglietta non hanno assolutamente nulla in comune. Sono vestiti diversamente Adam uno con i jeans scuri e una canottiera nera, mentre il fratello con dei bermuda chiari e una camicia scozzese aperta e sotto una maglietta. La testa di Eloise mi copre la visuale, ma non rischio ad avvicinarmi e intromettermi nel bacio. Preferisco stare qui lontana, ma vedo che il ragazzo ha i capelli scuri al contrario di Adam che invece è biondo e anche i lineamenti non sono minimamente uguali, per quello che posso vedere. Chissà com'è il padre siccome non trovo nulla di simile, ma non posso nemmeno esserne tanto sicura visto che non mi arrischio ad avvicinarmi troppo al nuovo amichetto di Eloise.
Prendo un bicchiere dal vassoio che ci sta passando vicino. Il ragazzo che sta portando i vari cocktail su quel vassoio improvvisato con un pezzo di legno trovato chissà dove, mi lancia un'occhiataccia che ricambio con un sorriso e un occhiolino. La sua espressione corrucciata si distende e mi sorride maliziosamente, prima di proseguire la sua camminata.
«Qua si prende da bere in questo modo? Io sono andato al bancone!» protesta Adam con un'espressione buffa.
Scoppio a ridere. «Solo le ragazze possono farlo.»
«Sapevo che c'era la fregatura.»
Continuo a ridere e mi stringo nelle spalle. «Non avevo voglia di andare fino al bancone.»
«Non male come soluzione.» risponde sorridendo. «Balliamo?»
Annuisco e lo sguardo mi cade alle sue spalle vedendo Frank con in braccio la ragazza di prima, almeno ora stanno respirando da soli. Hanno finito di farsi la respirazione bocca a bocca. Non faccio in tempo a pensarlo che il mio sguardo incontra quello di Frank, ma la ragazza si mette in mezzo prendendogli il viso fra le mani.
Sposto immediatamente lo sguardo sul mio bicchiere. Al diavolo quell'idiota, io posso divertirmi con chi voglio e passare la serata con chi diavolo voglio io.
Finisco in fretta il cocktail che brucia lungo tutta la gola e poi prendo in mano il bicchiere ancora mezzo pieno di Adam e lo lascio sul primo tavolino che troviamo mentre andiamo verso l'interno della casa. Stringo la mano di Adam e ci buttiamo in mezzo agli altri che ballano circondati dalla musica che pompa forte dalle casse.
L'aria è quasi soffocante, ma non mi importa molto perchè Adam appoggia le mani sui miei fianchi avvicinando i nostri corpi. Sento una scarica lungo tutto il corpo e non riesco a togliere i miei occhi dai suoi così neri da inghiottirmi. Passo una mano fra i suoi capelli biondi come il miele scompigliandoli ancora di più e senza accorgermi le nostre labbra sono unite.
Forse non dovrei perchè non sono le labbra di Frank, ma la sua bocca ora è occupata da una ragazza in bikini e quindi non dovrei pensare a lui. Che si fotta, Adam è molto meglio.
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Il mio centro sei tu
JugendliteraturA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...