Mi metto seduta sul letto sentendo un gran mal di testa. Chiudo gli occhi qualche istante e i ricordi della sera precedente mi assalgono. Non sono così entusiasta di ciò che ho fatto e non so nemmeno come ci sono arrivata nel letto di casa mia. Probabilmente mio fratello si è ricordato di avere una sorella, anche perchè sono certa che quella su cui sono salita fosse la sua auto. Sono sicura di aver sentito quel nauseante profumo di menta che ha appeso allo specchietto.
Ho baciato Adam. Un ragazzo sexy e simpatico con cui ho passato tutta la serata. Abbiamo ballato, bevuto, chiacchierato e ci siamo baciati. Baci davvero spinti che non sono da me e ora mi sento in imbarazzo. Ho fatto tutto solo per quell'idiota biondo che nemmeno mi ha notato, però devo ammettere che il nuovo arrivato sa muovere davvero bene quelle labbra.
Vado in bagno a fare una doccia veloce per poi indossare un paio di jeans e una semplice maglietta chiara. Scendo in cucina e trovo James appoggiato al tavolo mentre fissa il succo di frutta nel bicchiere che ha in mano.
«Ciao.» dico e lui in risposta mugugna qualcosa facendomi ridere. «Mamma e papà?»
Mi fa un cenno della testa verso il frigorifero e trovo il biglietto lasciato da mamma attaccato con una calamita colorata. Lo prendo sorridendo all'idea di poter tornare in camera mia e dormire per il resto della giornata. Se ci fosse stata mamma non me l'avrebbe mai permesso, ma starà via fino a sera e quindi sono al sicuro dai suoi rimproveri. Come lo è James notando la sua faccia, non ha una bella cera e spero proprio che ieri sera la sua auto l'abbia guidata qualcun altro. Sicuramente è stato Frank, mio fratello non lascerebbe mai a nessun altro la sua dolce auto.
James si lascia cadere sulla sedia sbuffando, ma non indago il suo malumore. Deve aver bevuto proprio tanto se è ridotto in questo stato. Spero che per domani si riprenda perfettamente per gli allenamenti di football, altrimenti il coach lo farà fuori.
All'improvviso suona il campanello, ma mio fratello rimane seduto e non da alcun segno di volersi alzare da quella maledetta sedia. Lo fisso, ma è perso nei suoi pensieri così sono costretta ad andarci io.
«Ciao Bambinetta.» dice una voce appena apro la porta.
Speravo di avere una buona giornata, ma trovarmi davanti di prima mattina Frank non va per nulla bene. Sono ancora arrabbiata con lui per ieri sera, ma alla fine non posso farci nulla perchè non sono niente per lui. Non sono la sua ragazza e mi prenderebbe per pazza se ora lo schiaffeggiassi.
Si passa una mano fra i capelli mentre mi lancia un'occhiata lungo tutto il corpo. Per fortuna non indosso più l'abito di ieri sera, altrimenti mi sarei sentita in imbarazzo. Che diavolo mi è saltato in mente ieri? Perché mi sono data tanto da fare per questo idiota? Vorrei anche togliergli dalla faccia quel suo sorrisetto fastidioso con un bel pugno.
«James è in cucina.» dico spostandomi dalla porta.
«Ieri sera ti sei divertita.» dice entrando chiudendo la porta alle sue spalle e incrociando le braccia al petto. Il sorriso sparisce e non c'è stato nemmeno bisogno del pugno. «Chi è quel ragazzo da cui non ti staccavi?»
Ha notato la mia presenza? Strano che sia riuscito a guardare oltre la faccia di quella che stava baciando.
«A te cosa importa?»
«Non l'ho mai visto e ti stava appiccicato.»
Alzo gli occhi al cielo. «Tu avevi una ragazza in bikini spalmata addosso.»
«Gelosa?» chiede avvicinandosi e prontamente indietreggio. «Chi è quell'idiota?»
«Il nuovo vicino.» dice James comparendo all'ingresso. Mi volto scioccata e lui mi rimprovera con i suoi occhi verdi. Pure occhiate di fuoco. «L'ho incontrato ieri e l'ho invitato alla festa insieme a suo fratello. La prossima volta potresti contenerti.»
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Il mio centro sei tu
Teen FictionA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...