James è tornato per cena con un sorriso enorme stampato in viso, ma poi è uscito di nuovo. Finalmente siamo tornati a parlarci tranquillamente e devo dire che il mio cuore è più leggero. Fra poco uscirà con Dan per una seratina romantica, ma so già che il loro ideale di romanticismo è molto diverso dal mio. Prima di tutto stanno uscendo dopo cena e conoscendo i tipi, la serata romantica prevede una camera da letto.
Appoggio il computer sul letto mentre lo sguardo mi cade sulla finestra. Le tende sono tirate, oramai ho imparato a chiuderle bene. Mi manca parlare con Adam, mi mancano le nostre conversazioni via messaggio e salutarlo dalla finestra.
Mi manca la sua amicizia.
Sento qualcuno bussare alla porta, ma al posto di James fa la sua comparsa Frank.
É sempre bello e sento il mio cuore tamburellare nel petto e il mio esercito di farfalle scoppiare nella pancia.
«Ciao.» dice schiarendosi la voce. «Posso entrare?»
Annuisco senza avere il coraggio di rispondere e mi siedo meglio sul letto. Più che altro ho le gambe di gelatina e so che non mi reggerebbero in questo momento. Lui è qui, in camera mia e siamo soli. Soli. Cavolo!
Chiude la porta alle sue spalle, ma non si avvicina a me. «Possiamo parlare? Vorrei chiarire la situazione.»
«S-sì.» rispondo deglutendo a vuoto. «P-puoi sederti se vuoi.»
Sorride. «Non sei mai stata tanto nervosa in mia presenza.»
«Già.» mormoro. «Non dovrei nemmeno esserlo.»
Scuote la testa. «Non dovresti mai essere nervosa con me.» si avvicina fino a rimanere solo ad un passo di distanza da me. «Io non ho alcuna intenzione di farti del male, non ho mai voluto e mai vorrò. Tengo troppo a te.»
«Non sembra.»
Mi prende le mani fra le sue. «Sei la persona a cui tengo di più in assoluto.» dice trafiggendomi con i suoi occhi pieni di dolcezza. «Sonya, sei il mio primo pensiero e non è una frase fatta senza alcun significato. Per me sei importante, molto.»
«Frank...»
«Lo so.» dice bloccandomi alzando una mano davanti a me. «So che sono stato uno stronzo, che hai tutto il diritto di avercela con me.» si morsica il labbro fermandosi qualche istante. «Il mio comportamento è stato solo per tenerti al sicuro. Avrei dovuto dirtelo? Probabile, ma ho agito sempre mettendo te al primo posto.»
«Frank...»
«Fammi finire.» dice appoggiandomi un dito sulle labbra per poi farlo scivolare lentamente lungo il mio collo. «James mi ha detto che ti ha parlato, che ti ha svelato tutto. Mi spiace per quello che ho fatto, ma spero che potrai perdonarmi.»
Rimaniamo qualche secondo in silenzio a guardarci negli occhi.
«Hai finito?» chiedo alzandomi in piedi.
Le gambe sono molli, parecchio, ma ho bisogno di alzarmi in piedi e aggiungere qualche centimetro verso i suoi occhi. Ho il cuore che batte all'impazzata, così tanto da non sentire altro e questa stretta nello stomaco è così dolce e fastidiosa che mi manda in confusione.
Annuisce indietreggiando di un passo. «Sono pronto ad essere fatto a pezzi, Bambolina.»
«Dovrei proprio farlo.» dico avvicinandomi. «Non dovrei nemmeno ascoltarti, dovrei cacciarti e non parlarti mai più.» scuoto la testa ridacchiando come una stupida. «Però non riesco, e sai perchè?»
«Perché?» mormora trafiggendomi ancora una volta con i suoi occhi.
«Perché sono stupida.»
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Il mio centro sei tu
Teen FictionA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...