Oramai è fine settembre e con Frank sono sempre alla stessa situazione di stallo, chissà se cambierà mai. Dovrei esserci abituata, infondo sono anni che mi piace e per lui rimango la sorellina del suo migliore amico. Dovrei averci fatto il callo, eppure sto iniziando a non farcela più. Voglio che mi noti, che questa situazione cambi perché credo proprio di essere arrivata al limite e a questo punto mi va bene anche un rifiuto. Insomma, certo eviterei più che volentieri un bel due di picche, ma almeno saprei con sicurezza ciò che pensa perché il bacio e il suo comportamento mi confonde. Il suo comportamento mi confonde da quando mi sono resa conto di provare qualcosa per lui. Passa dall'essere dolce, al ragazzo più stronzo in assoluto e poi di uovo pieno di attenzioni per me.
Nell'ultima settimana mi sono chiesta se io stia sbagliando a soffermarmi su di lui e queste domande sorgono spontanee quando vedo Adam. Dal nostro bacio non è accaduto più nulla, solo saluti e brevi chiacchierate, ma non è male come ragazzo e mi trovo bene. Troppo bene.
É giusto? Come si può provare interesse per due ragazzi così diversi fra di loro?Adam mi interessa, è chiaro e non riesco a capacitarmene. Non ho mai guardato altri ragazzi come guardo Frank, eppure mi ritrovo a paragonarli. La mia cotta per il migliore amico di mio fratello sta forse svanendo? Il problema è che sembra che nemmeno Adam sia interessato a me. Sembra proprio che io non sappia scegliermi i ragazzi, ma infondo al cuor non si comanda. Almeno, così si dice.
Mi siedo su una panca all'esterno del locale rigirandomi il bicchiere di birra fra le mani.
Il Blue Blues, nome poco originale per i miei gusti, è il locale all'aperto migliore della zona. Peccato che a fine ottobre chiude con la festa di Halloween perchè il tempo non permette di stare troppo all'esterno di notte iniziato il mese di novembre. É isolato dalla città, con un grande parcheggio accanto e un'enorme giardino dove sono montati tre palchi differenti su cui suonando contemporaneamente delle band. Ci sono quattro punti in cui prendere da bere e un quinto in cui si può cenare a base di patatine e panini su tavoli di legno e dalle panche scomode. C'è solo una parte al chiuso, una piccola stanza che da d'ingresso dove si paga l'entrata.
Lancio un'occhiata alla gente che balla.
Questa non è la mia serata e poi ho in mente il nonno che si è messo in testa di voler andare in un ospizio alquanto costoso e nessuno riesce a fargli cambiare idea. Sono uscita di casa già nervosa, stufa delle sue lamentele e vedere Frank baciare una ragazza poco dopo il mio arrivo non ha certo migliorato la mia serata.
«Cosa succede?» chiede Eloise sedendosi accanto a me. Si lega i capelli in una coda alta facendosi un po' d'aria con la maglietta. «É tutta la sera che sei strana.»
Scuoto la testa. «Nulla d'importante.» non ho voglia di parlarne, mi sembra anche inutile deprimersi in questo modo ad una festa. Mi volto sorridendole e dandole una gomitata. «Dov'è Ben?»
«Non lo so.» dice stringendosi nelle spalle.
Sbuffo. «Non mentire con me.»
Sulle sue labbra spunta un sorriso incredibile e posso persino vedere gli occhi trasformarsi in due cuori. «É a prendere da bere. Ben è...»
«Ti piace.» dico al suo posto.
«Non dirlo!» mi rimprovera sgranando gli occhi.
Scoppio a ridere. «El, lui ricambia!»
«Come fai a dirlo?»
«Da come ti guarda.» rispondo tranquillamente. «Da come ti cerca e da come sorride quando ti vede. Gli piaci.»
«Non so.» dice insicura.
«Cosa deve fare per fartelo capire?»
«Dirmelo?» dice per poi sospirare. «Sono solo insicura, insomma lui è... bello.»
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Il mio centro sei tu
Teen FictionA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...