- Capitolo 9 -

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Sono seduta nel giardino della scuola insieme alle mie migliori amiche per pranzare come al solito e goderci i raggi ancora caldi. Mi piace mangiare in giardino piuttosto che nella mensa e il cibo che non è proprio una prelibatezza. Tra l'altro qualcosa del vassoio puntualmente mi finisce sulla maglietta, perciò decisamente meglio un bel panino fra l'erba.

«Esci con noi!» esclama Eloise sbuffando.

«Andate voi, passerò una serata tranquilla.» rispondo per l'ennesima volta.

Eloise sta cercando di convincermi in ogni modo ad uscire questa sera, ma proprio non mi va. É così strano voler passare una sera tranquilla in casa? Forse nelle ultime settimane non sono stata molto presente, ma ho avuto altri problemi per la testa e mi sento strana. Non ho molta voglia di uscire e divertirmi, soprattutto quando la scuola mi richiede un certo impegno e poi non mi va di vedere Adam che se la spassa con la prima gallinella bionda che gli passa accanto. Sì, lui è proprio uguale a Frank, questa passione per le bionde è quasi irritante. Se mi tingessi di biondo mi guarderebbero?

«Ne sei proprio sicura?» chiede Danielle voltandosi verso di me. «Ci sono parecchi ragazzi in quel locale.»

«Ma lei ha in mente Adam ora.» risponde Eloise al mio posto.

«Non è vero!» ribatto subito. «Smettila con questa storia.»

Ridacchia prendendomi in giro. «L'hai baciato.»

«E non una volta.» rincara la dose Danielle.

Odio quando si mettono contro di me. Hanno ragione, l'ho baciato più volte, ma non ho intenzione di ripetere l'esperienza. Non bacerò più nessuno se non sono davvero interessata e devo smetterla di dare la colpa a loro perché sono io che cedo sempre. Non cederò più.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo. «Tutta colpa dell'alcool.»

«Perchè non ammetti che sei interessata?» chiede Danielle sospirando.

«Perchè non lo sono.»

«Forza Sonya, è un bel ragazzo.»

«Lo so che è un bel ragazzo, non sono cieca.» ringhio.

«Chi?» chiede una voce maschile alle mie spalle.

Mi volto di scatto con il cuore in gola, ma mi rilasso appena capisco che è da solo. Per fortuna non è con il fratello, altrimenti non ne sarei uscita viva. Ben si siede accanto ad Eloise dandole un bacio a fior di labbra per poi voltarsi verso di me e sorridere. Sta aspettando una mia risposta e le mie amiche stanno facendo finta di niente. Che stronze!

«Nessuno.» borbotto.

«Non vuole venire questa sera!» sospira Eloise intrecciando le dita con quelle di Ben. «Prova a convincerla tu.»

«Perchè non vieni?»

«Voglio solo riposare. Voi andate e non preoccupatevi.»

«Ciao James!» esclama Danielle guardando alle mie spalle.

Sbuffo perchè dove c'è mio fratello c'è sicuramente anche Frank. Devono arrivare tutti alle mie spalle? Frank avrebbe sicuramente notato che qualcosa in me non va e non ho voglia di parlare con lui. Lo nota sempre, fin da quando ci conosciamo ha sempre scoperto quando cercavo di nascondere qualcosa, tranne la cotta per lui a quanto pare. Perchè deve notare tutta tranne quella? Dovrei dirglielo in faccia? Però non so nemmeno se il mio cuore sia solo suo. Ultimamente è stato più gentile, non sempre il solito presuntuoso, ma devo tener bene a mente chi sia e devo prendere anche atto che i miei sentimenti nei suoi confronti non sono diminuiti.

Bene. Ho appena ammesso a me stessa, nel momento più sbagliato, di essere ancora cotta di Frank. Merda!

«Ciao ragazze.» dice il biondo sedendosi accanto a me, mentre James accanto a Danielle. «Stasera fate qualcosa?»

«Andiamo all' Air's.» risponde Eloise.

La guardo e noto con sorpresa che non guarda più mio fratello nello stesso modo, non da quando ha Ben al suo fianco e ne sono felice. James non era il ragazzo per lei, non sarebbe mai riuscita a tenergli testa. Lui ha bisogno di una ragazza con più grinta, più decisa, El è troppo buona.

«Anche noi siamo lì.»

«Allora cerca di convincere tua sorella!» esclama Danielle smettendo di guardare i ragazzi in giardino e concentrandosi su di noi. «Vuole stare a casa.»

«Perchè?» chiede James aggrottando la fronte. «Dai Sonya, esci con noi.»

Sbuffo alzandomi in piedi. «Non succede nulla se sto a casa. Io vado dentro, a dopo.»

Vado dritta verso l'ingresso senza dare ascolta a Frank che mi chiama. Non ho voglia di parlare nemmeno con lui.

Appena volto l'angolo del primo corridoio vedo Adam con spalmato addosso una ragazza che credo sia del primo anno. Ora devo capire perchè le ragazze non hanno un minimo di ritegno nemmeno nell'edificio scolastico. Le mani di Adam sono ben ferme sul suo sedere e quelle delle ragazza aggrappate ai suoi bicipiti. Mi viene la nausea al pensiero di aver baciato la stessa bocca.
Bene, fa male. Perchè fa male? Non dovrei sentire questo peso sul petto, lui non è niente per me e io merito molto di più.
Riprendo il controllo del mio corpo e a testa alta continuo a camminare per la mia strada.

«Siamo a scuola.» dico lanciando un'occhiataccia ai due.

Avrei potuto fare finta di niente, ma non ce l'ho proprio fatta.

Continuo per la mia strada, ma vengo fermata presto da qualcuno e quando mi volto mi scontro con due occhi cristallini. Avevo già capito chi fosse dal suo profumo e come al solito sento il cuore battermi più veloce.

«Sonya, cosa succede?»

«Nulla.» dico stringendomi nelle spalle.

Frank scuote la testa spostandomi un ciuffo dietro all'orecchio. «Sei una pessima bugiarda. Perchè non vuoi uscire?»

«Perchè è tanto strano che io voglia stare a casa?»

«Perchè hai bisogno di svagarti.» risponde maliziosamente.

Lo guardo di traverso. «Smettila con le tue proposte indecenti.»

«Se solo accettassi sarebbe divertente.» dice sorridendo maliziosamente, ma poi torna serio. «Dico sul serio Bambinetta, uscire ti farà bene.»

«Non mi va molto.»

Sospira accarezzandomi il braccio lentamente dalla spalla fino alla mano per poi prenderla nella sua. «C'è qualche modo per convincerti?»

Scuoto la testa e poi sorrido davanti alla sua strana gentilezza. «Nessuno, starò bene a casa.»

«Sai, vorrei baciarti.»

Rimango immobile sgranando gli occhi sorpresa. Mi sta chiedendo il permesso? Lui che se ne frega sempre di tutto e di tutti si sta mostrando molto gentile e dolce. Così gioca sleale, come posso resistere? Come posso far finta di niente ai suoi occhi così chiari e così caldi?

Apro la bocca per rispondere, ma James ha la brillante idea di raggiungerci proprio in quel momento. Frank indietreggia immediatamente come se nulla fosse e io sento un bruttissimo colpo al petto.

Il mio centro sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora