- FRANK -
Ho sbagliato. Nel momento in cui mi sono voltato verso di lei ho capito l'errore che ho commesso, ma non potevo assistere oltre a quella scena. Adam non la deve toccare, non quando ha a che fare con Helena e Sarah. Non ho ancora capito cosa stanno architettando quelle due, ma meglio non avere troppi contatti.
L'ho imparato un paio di anni fa io quando alla morte di mia madre mi sono lasciato coinvolgere in giri poco raccomandabili. Per mia fortuna James è riuscito a farmi allontanare da loro, ma quelle due stronze le foto di me che faccio uso di droga le hanno ancora. Non posso permettere che mio padre le veda e nemmeno Sonya. Non mi rivolgerebbe più la parola e non voglio, non ce la farei. Ho bisogno dei suoi sorrisi, della sua risata e della sua faccia arrabbiata con il labbro inferiore che sporge leggermente. Ho bisogno di lei, ma so che fino a quando non mi libererò di quelle foto, non potrò averla. James me l'ha detto chiaro e tondo ed ha ragione perché Sonya non deve essere coinvolta in quello schifo.
Helena e Sarah inizialmente mi hanno promesso che le avrebbero cancellate e mi avrebbero lasciato in pace se io avessi preso in giro Sonya. Dovevo portarla a letto e poi scaricarla. Ho fatto credere loro che l'avrei fatto senza problemi, ma stavo mentendo. Non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di prenderla in giro in questo modo, Sonya merita il meglio e ancora devo capire perché ce l'hanno tanto con lei.
«Ti porto a casa.» dice James interrompendo i miei pensieri.
Mi volto verso di lui scontrandomi con gli occhi scuri così simili a quelli della sorella. «Prendo un taxi, vai con Danielle.»
«Cosa?» chiede la ragazza spalancando gli occhi.
«Pensavo voleste stare da soli.»
Danielle si volta verso il mio amico trafiggendolo con lo sguardo. «Gliel'hai detto?»
«No!»
«Quindi scopate?» chiedo, anche se oramai il mio dubbio è confermato dai loro sguardi.
É da un paio di mesi che il mio amico è strano e non l'ho più visto andare a letto con nessuna. Le ragazze non gli mancano e alla feste non si è tirato mai indietro, ma non porta a casa mia nessuna da qualche mese. Danielle deve proprio tenerlo sulle spine se è riuscita a far diventare casto uno come James.
«Dan!» esclama Eloise venendo verso di noi. «Noi andiamo a casa, vuoi un passaggio?»
«La portiamo noi.» risponde prontamente James.
I due si guardano qualche istante in silenzio, come se si stessero valutando. Eloise non crede più alla parola di James? Eppure fino a poco tempo prima decantava il suo amore per lui, ma tutto quell'amore dov'è finito? Se ami una persona non ti brillano gli occhi quando ne guardi un'altra. James non era fatto per lei, troppo diversi e sono felice che abbia incontrato Ben. Scommetto che Danielle non ha ancora detto nulla alla sua amica per non ferirla, sembra tanto sfacciata e arrogante, ma per le sue amiche farebbe di tutto.
«Posso parlarti?» chiede Ben puntando i suoi occhi chiari nei miei.
Certo che lui e lo stronzo del fratello sono proprio diversi.
Annuisco allontanandoci di qualche passo dagli altri. Le ragazze parlano fra loro, ma James non ci lascia con lo sguardo, pronto a intervenire in qualsiasi momento.
«Tuo fratello lo meritava.» sbotto subito perché non ho intenzione di scusarmi.
«Lo so.» risponde tranquillamente lasciandomi di stucco. «Non sei il primo e non sarai nemmeno l'ultimo, ma non ha cattive intenzioni con Sonya.»
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Il mio centro sei tu
Teen FictionA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...