- FRANK -
Non posso credere che Sonya abbia scoperto tutto. Come ha fatto? É la fine, non mi rivolgerà più la parola. Non mi guarderà più in faccia e avrà anche ragione. Sonya è stata la mia ancora da quando mia madre si è ammalata e non voglio perderla. Mi prendo il volto fra le mani pensando a cosa posso fare perché torni almeno a guardarmi.
Due giorni e non ha rivolto la parola a nessuno di noi, nemmeno a suo fratello e questo l'ha distrutto. É solo colpa mia se hanno litigato e vorrei spiegarle che non deve prendersela con James, ma mi evita come la peste. Vorrei dirle di perdonare suo fratello e non le ha detto nulla solo perché si è comportato da migliore amico.
«Ti mancano solo i cellulari?» chiede James sedendosi sul divano accanto a me.
«Sì.» risponde Ben. «Domani sera dovrete tenerle occupate. I cellulari sono più lunghi da svuotare e devo controllare che non le abbiano da altre parti.»
«Bene, non ne voglio più sapere di loro.» dice Adam lasciandosi andare contro lo schienale della poltrona. «Farsi odiare da Sonya è terribile.»
«Già.» concorda James sospirando.
«Mi spiace James, non avrei dovuto coinvolgerti.» dico davvero dispiaciuto.
Si stringe nelle spalle. «Sonya capirà.»
«Ancora non ti parla?» chiede Ben lanciando un'occhiata al suo cellulare.
«No e nemmeno Danielle.» risponde sospirando per poi voltarsi verso il moro. «Almeno Eloise ti parla.»
Annuisce, ma non sembra molto felice della cosa. «Mi parla, ma diciamo che non siamo esattamente in ottimi rapporti. Volevo spiegarle, ma non ha voluto sapere nulla.»
«Dovremmo costringerla ad ascoltarci.» propone Adam avvicinandosi alla porta. «A costo di chiuderla in camera, mi farò ascoltare.»
Mi alzo in fretta bloccandogli la strada. «Tranquillo Stranamore, non è una buona idea.»
«Cosa pensi di fare?»
«Chiudere la faccenda prima di tutto.»
«Non ho intenzione di passare un altro giorno a farmi odiare da lei.»
«Perchè io ne ho voglia?» chiedo stringendo i pugni lungo i fianchi per non tirarglieli in faccia. «Credi che mi diverta vedere le occhiate di odio, o peggio indifferenza, da parte di Sonya? Pensi che a James faccia piacere?»
«Frank.» dice il mio migliore amico alzandosi in piedi.
«No!» esclamo con i nervi a fior di pelle. «Nessuno di noi è felice di questa fottuta situazione.» prendo un profondo respiro, ma non serve proprio a nulla. Mi volto verso James che si è avvicinato ancora per cercare di calmarmi. «Farei di tutto anche solo per ricevere un suo cazzo di cenno. Di tutto!»
James mi appoggia una mano sulla spalla che sposto bruscamente. «Frank.»
«Ho bisogno d'aria.» dico uscendo dalla porta sul retro.
Appena sono in giardino prendo un profondo respiro cercando di calmare i nervi. Sposto lo sguardo verso la casa accanto e noto le tende aperte della sua camera. Sarebbe un gioco da ragazzi infilarmi in camera sua, ma questa volta non mi accoglierebbe come al solito. Le sue guance non si colorerebbero di rosso e i suoi occhi non mi guarderebbero dolcemente. Chissà se se ne rendo conto di quanto sia dolce, di quanto i suoi occhi siano belli per me e di quanto le sue labbra siano invitanti.
«Frank.»
«Non ora James.»
Si avvicina lo stesso e si mette di fianco a me voltandosi verso la camera della sorella. «Odio il fatto che non ci parliamo. Non sono mai stato tanto tempo senza nemmeno un suo cenno. Fa finta che io non esista.»
«Già.» dico sorridendo amaramente. «É sempre stata lei a fare il primo passo, anche quando aveva ragione ad essere arrabbiata.»
Annuisce. «Perché ci hai messo tanto a dirmi che sei innamorato di mia sorella?»
Non mi piace parlare di questo e non perchè ne sono in imbarazzo. Vado fiero dei sentimenti che provo per lei, ma vorrei dirglielo. Vorrei trovare il coraggio e il momento giusto per farglielo sapere. Ora come ora, però, con quelle due stronze ricattatrici, non ho potuto fare alcuna mossa.
«Non so, per paura di una tua reazione?» chiedo perché inizialmente è stato davvero così.
Per quanto io e James siamo amici, so che sua sorella è molto importante e lo capisco che voglia proteggerla. Proteggerla anche da uno come me.
«So come sei con le ragazze, dovresti capirlo da solo.» risponde dandomi una gomitata.
«Con le altre, ma non con lei.» dico sospirando e spostando lo sguardo verso l'erba verde perché guardare una finestra vuota fa male. «Non so nemmeno io quando mi sono innamorato. Lei è...»
«É mia sorella.» dice interrompendomi duramente. «Non essere volgare. La proteggerò sempre, anche da te.»
«Lei è perfetta.» mormoro, ma decido di spostare l'attenzione da me. «Tu ce ne hai messo di tempo ad accorgerti di Dan.»
James scoppia a ridere. «Non è una facile come sembra. Pensavo sarebbe stato un gioco da ragazzi portamela a letto, divertirmi un po' e poi cambiare.»
«Però non è andata così.» finisco dire per lui.
Scuote la testa ridacchiando. «Non voleva ferire le sue amiche e più cercavo di farla cadere ai miei piedi, più ero io a innamorarmi di lei.»
Mi volto di scatto verso di lui. «Sei innamorato di Dan?»
Si stringe nelle spalle. «Siamo fregati in due.»
«Volete fermarvi a cena?» chiede Ben alle nostre spalle interrompendoci.
A cena? Mi sta prendendo per il culo? Io non cenerò allo stesso tavolo di suo fratello. Quello è interessato a Sonya, alla mia Sonya e non mi va per nulla bene.
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Eccomi qui con un nuovo capitolo! Un po' cortino, lo so, ma il prossimo sarà più lungo, lo prometto. Volevo comunque dare spazio anche a Frank e questi ragazzi che si trovano nella stessa situazione. è stato scritto di getto, quindi perdonate gli errori sfuggiti e le poche descrizioni, ma rimedierò presto.
Cosa ne pensate ora della situazione dei nostri amici?
Cosa dite che farà Sonya?
Tornerò presto ;)Baci G ^^
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Il mio centro sei tu
Teen FictionA Hayward, una cittadina della California, vive una diciassettene cotta del migliore amico di suo fratello. Sonya è certa che quella cotta adolescenziale sia oramai passata, ma il bacio da parte di Frank la riempie di dubbi. Il ragazzo dagli occhi d...