7.🌹

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Conoscete la sensazione che si prova quando si è liberi? Quando si sente di poter fare tutto senza essere fermati da nessuno?

Quel brivido che attraversa tutto il corpo. L'adrenalina che scorre come il sangue nelle vene. Il cuore che batte forte.

Beh, questo è quello che sto provando io adesso, su questa moto, in giro per Manhattan.

Sono stretta a Kyle e mi guardo intorno, come se tutto questo fosse un sogno.

Anzi, lo è stato fino a qualche tempo fa.

Mi sento come se fossi in un film, mentre Kyle sfreccia tra le strade trafficate. Avere la moto è un vantaggio.

Mi incanto a guardare Time Square. Non posso credere di essere davvero qui.

Sembra quasi giorno grazie alle luci degli schermi e dei negozi. Il via vai della gente, la musica, persone che ridono e si divertono, che si godono la città.

È completamente diverso da Milano.

Poco dopo Kyle ferma la moto.

"Perché ti sei fermato qui?" alzo la visiera del mio casco nero e lui fa la stessa cosa.

"Guarda dall'altro lato della strada"

Mi volto e davanti ho il palazzo più alto che io abbia mai visto.

"Oh mio Dio, dimmi che è quello che penso" biascico senza parole.

"Baby, ti presento l'Empire State Building"

"È...è una meraviglia" sussurro incantata alla vista del palazzo illuminato.

"Un giorno ti ci farò salire" dice improvvisamente.

"Davvero?" mi volto verso di lui.

"Te lo prometto" sussurra e dalla sua voce sento che sta sorridendo e lo faccio anche io.

Quando lui sorride io sto bene.

Kyle è una persona che ti entra dentro, ma non rimane per un po' e poi se ne va. Ti entra dentro e resta.

Accende di nuovo la moto e abbassa la visiera. Lo copio e riparte sfrecciando nel buio.

Siamo di nuovo a Time Square. Kyle ferma di nuovo la moto, in un punto un po' più distante e isolato dalla folla, e toglie il casco.

"Ti faccio fare un giro" si passa una mano tra i capelli scompigliati a causa del casco.

Lo tolgo anche io e faccio lo stesso per sistemare i miei capelli, poi scompiglio di nuovo i suoi.

"Stai meglio con i capelli così" sussurro guardandolo negli occhi e lui accenna un sorriso.

Scendiamo dalla moto e mi prende per mano. Questo contatto tra noi due mi fa sentire viva.

"Vieni" dice iniziando a trascinarmi tra la folla.

[...]

La moto si ferma davanti casa mia. Torno con i piedi per terra e tolgo il casco.

"Ti sei divertita stasera?" chiede spegnendo il motore e scoprendo anche lui la sua faccia.

"Tantissimo, anche se l'inizio poteva essere più piacevole" mormoro riferendomi ad Alex.

"Mi dispiace, non so perché si comporta così, è un bravo ragazzo" sospira. "Gli parlerò, voglio sapere che gli prende"

"Come vuoi, ma se non vuole essere mio amico non posso costringerlo, non posso essere simpatica a tutti" forzo un sorriso.

Come inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora