Una settimana è passata e il giorno della partita è arrivato. La Midwood High School si scontrerà contro la Millennium High School.
Kyle mi ha spiegato che è una scuola di Manhattan, dove di solito vanno ragazzi a cui non mancano i soldi. Ha detto che molti sono i tipici figli di papà.
Tra queste due scuole c'è un'incredibile rivalità da circa due anni, quando entrambe sono arrivate nella finale del campionato per la prima volta.
La partita è stata durissima, entrambe le squadre erano sullo stesso livello, ma alla fine uno della squadra della Millennium ha fatto slogare la caviglia ad Alex, il giocatore migliore della nostra squadra, e hanno finito per vincere.
Anche l'anno scorso hanno vinto, ma quest'anno Kyle non vuole perdere di nuovo.
A cominciare da questa partita.
Il mio ragazzo mi ha appena lasciata davanti casa e appena entro mi rendo conto di essere sola. Giusto, oggi ha il turno di pomeriggio.
Studio per tutto il pomeriggio, fino a quando la vibrazione del cellulare mi fa tornare alla realtà.
Da: Idiot❤
Pronta? Tra mezz'ora ti passo a prendere.Mezz'ora? Ma che ore sono?
Controllo l'orario. Merda. Le 17:30. La partita è alle 19:30, ma Kyle mi aveva avvertita che avremmo dovuto essere lì almeno un'ora prima.
Neanche rispondo e mi infilo in doccia. Devo essere più veloce della luce se voglio essere pronta in tempo.
Appena esco dal box doccia sento suonare il campanello. Chi diavolo è adesso? Kyle non può essere perché è ancora troppo presto.
Metto l'accappatoio e rispondo al citofono.
"Chi è?"
"Ah, allora sei viva" dice ironico. Ma che ci fa qui adesso?
"Certo che sono viva, ma che ci fai qui?"
"Mi fai salire?"
Non rispondo e gli apro. Lascio la porta d'ingresso socchiusa e torno in camera chiudendo la porta. Metto velocemente un completo intimo nero semplice e mi piazzo davanti all'armadio. E adesso che metto?
Alla fine opto per un jeans e una magliettina bianca, in tema con i colori della squadra.
"Piccola? Dove sei?" sento urlare dal salone.
"Mi sto cambiando, arrivo" urlo di rimando. Mentre sto infilando i pantaloni, però, la porta si apre di colpo.
"Kyle" urlo diventando rossa, mentre lui rimane a fissarmi, deglutendo. "Esci" gli urlo di nuovo mettendo velocemente i jeans. Chiude la porta alle sue spalle e mi guarda con un sorrisetto.
"No, rimango qua" lo uccido.
Metto velocemente la maglietta mentre mi raggiunge. Mi prende per i fianchi e mi lascia un bacio a stampo.
"Ciao baby"
"Ciao idiota" rispondo ancora rossa per l'imbarazzo.
"Dai, non essere in imbarazzo, ti ho già vista in reggiseno" ridacchia senza mollarmi i fianchi.
"Si, ma non in mutande, cretino"gli colpisco il braccio.
"Ma sono dettagli" ridacchia. "Sei comunque bellissima" dice prima di baciarmi ancora.
"Che ci fai qua? Saresti dovuto passare tra venti minuti" gli faccio notare.
"Ti ho mandato un sacco di messaggi, ma non rispondevi, quindi pensavo non avessi letto il primo così sono venuto a controllare, sai che non possiamo fare tardi" spiega.
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Come inchiostro sulla pelle
Romance[DA REVISIONARE] Alice Rossi è una ragazza che nell'ultimo periodo ha capito cosa significa provare dolore, essere traditi dalle persone su cui aveva riposto la sua fiducia. Questo la porta a New York, ospite della zia per un anno. Ma non sa ancora...