30.🌹

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"Diane sono a casa" urlo chiudendo la porta alle mie spalle. Getto lo zaino pesante sul pavimento e mi dirigo in cucina. 

Un'altra stressante giornata di scuola è finita. In realtà le lezioni non sono pesanti, più che altro noiose, dato che svolgo il programma che ho già svolto al secondo anno, in Italia. Ma oggi sì, è stato stressante. 

Sono quattro giorni che non sento Kyle. Non viene a scuola, non è neanche in studio con suo padre e Michael ha detto che è sparito. Ha preso qualche cambio e se n'è andato. 

Michael ha detto che non è la prima volta che lo fa, soprattutto quando vuole staccare la spina, ma anche lui è preoccupato, proprio come me. Io sarei preoccupata a morte se mio figlio sparisse così, da un giorno all'altro.

E' scappato per colpa mia. Dovevo dire solo un 'sì'. Due fottutissime lettere.  

"Com'è andata?"

La voce di mia zia mi risveglia dai pensieri e scrollo le spalle appena  capisco ciò che mi ha chiesto.

"Non è tornato, vero?" chiede sospirando e scuoto la testa in risposta. 

Sono delusa e arrabbiata. Delusa perchè non mi aspettavo questo suo comportamento che mi sta facendo preoccupare da morire. Arrabbiata perchè è un coglione. Okay, ho sbagliato, ma lui sta sbagliando ancora di più agendo in questo modo.

Domani parto. Torno a casa per 5 giorni in occasione del mio complenno, ovvero dopodomani, giovedì 6 Dicembre. La domenica pomeriggio tornerò qui.

Mi sta facendo questo nel periodo del mio compleanno. E' uno stronzo.

Kyle's pov

Oggi Alice parte per l'Italia e io sono appena tornato a casa. Sono stati i cinque giorni più brutti della mia vita. Mi sono pentito di tutto, ma non posso tornare indietro. Quello che è fatto è fatto.

Domani la mia piccola compie 17 anni. 

La mia piccola. Sempre se posso considerarla ancora mia, dopo ciò che le ho fatto passare. 

Mi aveva detto di voler passare il giorno prima della partenza con me, come se stessimo festeggiando il suo compleanno dato che lo avrebbe festeggiato con i suoi parenti, ma non potevo tornare. Non dopo ciò che ho fatto.

Sono un idiota, ho rovinato tutto.

Idiota. Come mi chiama lei.

Mio padre non c'è, perciò faccio una doccia veloce e mando un messaggio ad Alex. Lui è l'unico a sapere dov'ero e cosa ho fatto. E me ne ha dette di tutti i colori, ma non lo biasimo. Adesso vorrei solo cancellare quel maledetto errore. 

Esco di casa e guido fino a casa di Matt, dove ho detto ad Alex di venire per aiutarmi a spiegare cosa è successo.

Suono il campanello e viene ad aprirmi Isabel. Stava ridendo, ma appena mi vede smette di farlo e spalanca gli occhi. Ma l'espressione stupita lascia subito spazio ad una incazzata. 

"Tu" mi punta il dito contro. "Brutto stronzo, ma ti rendi conto di cosa hai fatto? Sei sparito per quasi una settimana senza dire nulla" strilla e qualche secondo dopo viene raggiunta da Matt e Scarlett preoccupati, che hanno la stessa reazione della mia amica appena mi vedono.

Ormai questa ragazza sta sempre qui. Sono felice che le cose vanno bene tra loro.

"Kyle! Ma sei impazzito?" chiede Matt come se mi volesse sgridare.

"Sì, sono impazzito, volevo sfogarmi e sono scappato, ho sbagliato, lo so, ma ero nei guai e non potevo tornare, non potevo mettervi in pericolo e non potevo mettere soprattutto Al in pericolo"

Come inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora