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Ciao a tutti! Non spaventevi, come potete vedere dal titolo questo è un capitolo, ma prima di lasciarvi alla lettura ho da dire un paio di cose.

Ho sempre pensato che delle mie decisioni non devo dare spiegazioni a nessuno, ma voi la meritate, eccome se la meritate. Sono mesi che non aggiorno, vi ho lasicati con un libro incompiuto e so che non c'è cosa più odiosa. Quest'anno non è stato un bell'anno per nessuno, ma, mentre in quarantena c'era chi non aveva da fare dalla mattina alla sera, io come tantissime altre persone non ho avuto un minuto libero. Ho avuto davvero tante difficoltà con la scuola online, primo tra tutti il problema connessione, che mi faceva capire ben poco delle lezioni e quindi poi avevo il doppio del lavoro da fare.

Inoltre, sono rimasta indietro con i programmi - quasi tutti - perciò ho dovuto recuperare per la maturità. E non solo! Ho avuto anche il problema università, perchè io non posso farla semplice e scegliere una normalissima università, no! Io ho dovuto decidere di iscrivermi all'università A LONDRA! Durante il COVID-19 per di più!

Questa scelta ha comportanto ansia, tanta ansia, perchè ho deciso di focalizzarmi su questa scelta e non provare anche ad entrare in qualche università italiana - come avevo pensato all'inizio, per non dover fare decine di esami tutti insieme e rischiare di non concludere nulla.

A proposito di esami, questa scelta ha comportato il dover affrontare esami di inglese e impegnarmi davvero tanto per la maturità (che tra l'altro ho passato con 93 e ancora non ci credo). Inizierò il mio primo anno in un college inglese esattamente il primo settembre e non vedo l'ora, anche se so che fino a quando non sarò li a studiare come una dannata non sarò del tutto tranquilla.

Ecco spiegato il motivo della mia assenza, spero possiate perdonarmi!

Detto questo, scrivetemi nei commenti come avete passato questa quarantena e come state, com'è andato l'anno scolastico/ il lavoro?

Vi lascio. Buona lettura!





"Kyle! Sbrigati o arriveremo tardi!" strillo agitata mentre saltello da una parte all'altra della stanza infilando le scarpe e controllo di aver messo tutto nello zaino che porterò con me al concerto. 

"Dio, Alice, calmati! Sono solo le 3 del pomeriggio e il concerto non inizierà prima delle 9, stiamo andando li ore prima dell'apertura dei cancelli e tu ti preoccupi di arrivare tardi?" sbotta il mio ragazzo, ma io mi volto e lo fulmino con lo sguardo per poi iniziare ad ignorarlo.

Mi guarda con un sopracciglio alzato mentre io continuo a sistemare il tutto per non avere alcun tipo di problema durante questa giornata.

"Non ignorarmi" dice alle mie spalle, ma non gli do retta e infilo le bottigliette d'acqua che abbiamo comprato stamattina nello zaino. 

"Alice, ti ho detto di non ignorarmi" lo sento sbuffare, ma ovviamente lo ignoro ancora. Improvvisamente non sento più i miei piedi toccare il suolo e successivamente il mio corpo si scontra con il materasso del letto. 

"Ma sei impazzito?!" strillo mentre lui si mette a sedere sul mio lato b, dato che sono stesa sulla pancia.

"Volevo attirare la tua attenzione" lo sento sorridere e mi viene solo una gran voglia di prenderlo a sberle. "E ci sono riuscito"

"Sei odioso" esclamo mettendo il broncio e voltando la testa per guardarlo.

"Non è vero, mi ami" ghigna.

"Può essere...ma detesto quando hai quel sorrisetto, ti prenderei a schiaffi" rispondo guardandolo male.

"Tipo così?" chiede e la sua mano colpisce una mia natica facendomi emettere un verso senza che io possa controllarlo. Si abbassa arrivando con le labbra al livello del mio orecchio. "Dovremmo farlo più spesso e in altre circostanze" sussurra per poi sfiorare il lobo con la lingua.

Come inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora