9.🌹

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Sapete cosa si prova quando si è nessuno e si deve abbassare la testa per non mettersi contro delle persone che possono schiacciarti?

Oppure quando si è presi di mira dal tipico bulletto di turno e nessuno muove un dito per aiutare?

Una nullità. Ecco come ci si sente. Sempre imbarazzati e sempre terrorizzati che qualcuno possa sfogare la rabbia su di voi anche se, sostanzialmente, non avete fatto nulla.

Terrorizzati di fare qualunque cosa, perché ci si chiede se si sta facendo la cosa giusta o si sta sbagliando, per paura di essere giudicati.

Penso che questo sia quello che sta succedendo a Scarlett. Nessuno in mensa ha più fiatato dopo che Miss Perfettina le ha intimato di alzarsi dal suo tavolo.

Ci stanno guardando tutti, ma nessuno osa dire nulla.

Guardo i suoi occhi bassi e dentro ci leggo solo tristezza e umiliazione. E forse anche un pizzico di delusione.

Per quanto ne so, lei non è mai stata nessuno e per qualche minuto si è sentita potente in questa scuola.

Stare con due ragazzi del Branco, sedere al 'tavolo dei popolari', avere degli amici con cui chiacchierare.

Vedo che sta prendendo il suo vassoio per alzarsi, ma la fermo. Vedo lo stupore nel suo sguardo.

È una cosa strana aiutare chi è in difficoltà?

"Lei sta qui" dico ferma alla ragazza di stamattina. La sua cagnolina sempre dietro di lei.

"Cosa?" chiede con una risata nervosa. "Prova a ripetere"

"Lei sta qui" ripeto scandendo bene tutte le parole. Sento un mormorio intorno a noi.

"Harper finiscila, sono con noi" le dice Isabel alzando gli occhi al cielo. Deduco che non le sta molto simpatica.

"Va bene, puoi stare li, ma solo per oggi, sentiti onorata, dolcezza" dice Harper, con tono superiore, a Scarlett. "Tu, alzati, quello è il mio posto" ordina poi a me.

Guardo Kyle che finora non ha detto nulla. Non posso crederci, anche lui ha paura di lei?

Torno con lo sguardo sull'arpia e, sotto lo sguardo attento di tutti, scoppio a ridere.

"Aspetta, fammi indovinare, tu sei l'Ape Regina e tutti gli altri sono i tuoi sudditi? Dovrei chiamarti Vostra Altezza?" rido.

Non posso crederci. Lei da ordini a me? Eh no cara, è finito il periodo in cui mi facevo mettere i piedi in testa. Ora tiro fuori gli artigli.

"Hai idea di chi sono io?" chiede.

"Certo" esclamo. "Sei la solita ragazza rompipalle che si crede il centro del mondo e la più potente e furba della scuola, ma che in realtà va in crisi quando le si spezza un'unghia" sorrido e lei emette un verso che sembra un ringhio.

"Ho indovinato, vero?" ridacchio. Sento una risatina dietro di me. Ora ti riconosco Kyle.

Lei appoggia le mani sul tavolo con fare minaccioso.

"Non hai idea contro chi ti stai mettendo" mi minaccia.

Bella mia, neanche tu mi conosci.

Mi alzo dalla sedia e, sebbene sia più bassa di lei, cerco di assumere un'espressione dura, mettendomi nella sua stessa posizione.

Non smetto di sfidarla guardandola negli occhi.

"Neanche tu ne hai idea, non ti conviene sfidarmi" minaccio.

Lei guarda dietro di me e mi rivolge un sorrisetto di sfida.

"Kyle, diglielo che deve andarsene perché è il mio posto"

Come inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora