21.🌹

7.1K 163 12
                                    

Le nostre labbra si separano lentamente mentre riapriamo gli occhi, precedentemente chiusi.

È chinato su di me, dato che sono bassissima in confronto a lui. Mi piace quando li abbassa per baciarmi mentre io mi sollevo sulle punte dei piedi. La trovo una cosa tenera.

"Tutto okay?" mi accarezza i capelli, sa che questo gesto mi tranquillizza.

"Si" lo abbraccio e lui mi da un bacio sulla testa stringendomi a sé.

"Mi racconterai mai quello che è successo? So che non mi hai raccontato tutto l'altra volta" mormora e io mi sento in colpa.

Ma in colpa per cosa? Non ho nulla da raccontare, non è successo nulla.

"Non è successo nulla, davvero Ky, non preoccuparti" gli sorrido. Lo vedo sospirare, la delusione negli occhi.

"Sai che ci sono" mi prende una mano e la porta alle labbra, baciandola.

"Lo so" sussurro e mi sollevo sulle punte dei piedi per dargli un piccolo, innocente bacio a stampo.

"Finalmente" sentiamo dire da una voce e ci voltiamo spaventati verso l'entrata del salone. "Sapevo che c'era qualcosa tra voi due" ridacchia, mentre io tiro un sospiro di sollievo.

"Jackson, non comparire così all'improvviso" ribatte Kyle per cercare di sviare il discorso.

"Non funziona con me" ridacchia, mentre il mio ragazzo alza gli occhi al cielo ed io arrossisco. "Quindi state insieme?"

"Beh, ci stiamo provando" rispondo abbassando lo sguardo, imbarazzata.

"Venite qua, fatevi abbracciare" esclama creando un grande abbraccio di gruppo. "Sono contento per voi, ragazzi"

"Grazie" sorrido timidamente.

"Jackson, non dirlo a nessuno, soprattutto a Diana e a mio padre, per favore" chiede Kyle e Jackson fa una smorfia confusa.

"Vogliamo prima vedere se funziona, sai, con il fatto che Michael e Diane stanno insieme, vogliamo prima esserne sicuri, poi lo diremo" spiego e lui sorride facendo il segno di tenere la bocca chiusa.

"Non uscirà niente dalla mia bocca" ci rassicura.

"Ora noi andiamo, dobbiamo andare in un posto e poi a studiare, ci si vede amico" dice frettolosamente Kyle e, senza neanche darmi il tempo di salutare Jackson, mi trascina verso la moto.

"Dove dobbiamo andare?" chiedo indossando il casco.

"Una sorpresa" risponde semplicemente.

"Kyle, sono piena di compiti" gli faccio notare.

"Solo un'oretta, poi giuro che ti accompagno a casa e ti aiuto"

"E tu quando studi?"

"Ho da fare solo un disegno, il resto l'ho fatto nell'ora buca, era poco e, inoltre, domani ho due ore di allenamento extra per la partita della prossima settimana, quindi salto due lezioni" mette anche lui il casco e sale sulla moto. "Verrai a vedermi, vero?" chiede mentre mi siedo dietro di lui.

"Ovvio, ci saranno le cheerleader, credi che non venga a tenerti d'occhio?" chiedo ironica. "Cerca solo di non darmi l'occasione di spedire qualcuna in ospedale" continuo, pensando all'ultima partita a cui ho assistito.

È stata durante la settimana in cui avevamo litigato. Aveva appena centrato il canestro segnando 3 punti e una cheerleader gli è saltata addosso abbracciandolo ed esultando. Volevo scendere in campo e infilargli quei pompon su per il...sedere. Non voglio essere volgare. Ma mi sono trattenuta. Avevamo litigato e non avevo diritto di essere gelosa.

Come inchiostro sulla pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora