Non posso credere di essere qui, a casa di Alex, sul divano del suo salotto, a cavalcioni sulle gambe di Kyle e completamente spalmata sul suo petto.
E ancora di più non posso credere di aver raccontato loro il mio passato.
Avevo una paura tremenda che mi giudicassero, per il bullismo, per il fatto di essere vergine, di non aver mai avuto un ragazzo.
E quando ho detto a Kyle che è stato il mio primo bacio? Dio, volevo sotterrarmi.
E ora, invece, siamo qui, abbracciati, come se niente fosse successo.
"Il fatto di non aver mai avuto un ragazzo è stata una tua decisione o non ti hanno mai notata?" lo sento chiedere.
"Non saprei, penso entrambi"
"Che vuoi dire?"
"Sono molto timida, anche se da quando sono qua sono praticamente un'altra, e sono impacciata, soprattutto con i ragazzi, quindi all'inizio non volevo nessuna relazione, non sono sicura di me, non amo il mio corpo, come potrebbe amarlo qualcun altro?" ci sono attimi di silenzio.
"Hai detto all'inizio, è cambiato qualcosa?" chiede poi.
"Alle scuole superiori tutte le mie amiche iniziavano ad avere le prime storie serie e volevo anche io un ragazzo che mi amasse, che mi desse attenzioni, però alla fine soffrivano tutte e avevo paura, perciò ho sempre cercato di nascondermi e passare inosservata" alzo le spalle.
"In amore si soffre, anche se stai con la tua anima gemella"
"Ti sei mai innamorato?"
"No" sospira. "Ma è normale soffrire in amore, no? Sarebbe tutto monotono, altrimenti"
"Hai ragione" sussurro, poi stiamo in silenzio.
"E così sono stato il tuo primo bacio, eh" sento un pizzico di malizia nella sua voce e, forse, anche soddisfazione.
Non rispondo e arrossisco. Sta succedendo troppe volte ultimamente.
"Perché non rispondi?" ridacchia.
"Dai" mi lamento nascondendo ancora di più il viso sul suo collo. "Smettila di prendermi in giro"
"Non ti sto prendendo in giro, ho solo fatto una constatazione" lo sento stringermi ancora di più. "Sono felice di essere stato il primo" sussurra poi.
"Anche io" lascio sfuggirmi in un sussurro e me ne pento subito.
Ma che mi salta in mente? Come posso dirgli una cosa del genere, dopo avergli esplicitamente chiesto di essere amici? Spero non abbia sentito.
"Perché?"
Come non detto.
Mi sollevo, in modo da poterlo guardare in faccia.
"Perché sei mio amico e ti conosco, sto iniziando a fidarmi di te, perciò sono contenta che sia successo con te e non con qualcun altro di cui non mi fido affatto" mento in parte.
Perché in realtà sono felice che sia stato con lui, semplicemente perché è lui, perché mi ha fatto provare cose che nessun altro mi aveva mai fatto provare, perché mi ha fatto sentire desiderata.
Sorride leggermente. "Quindi ti è piaciuto"
"Abbastanza" mormoro.
"Come abbastanza? Ammettilo, ti ho fatto toccare il cielo con un dito" ammicca e alzo gli occhi al cielo.
"Come sei montato" sbuffo.
"È la verità" ridacchia, ma poi torna serio. "Scusami per quello che stavo per fare, non ero in me, avevo bevuto un po' di drink corretti e sai, l'alcool, la situazione" sospira. "Non volevo farti sentire in quel modo, e se avessi saputo che era il tuo primo bacio non te l'avrei dato in uno squallido bagno"
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Come inchiostro sulla pelle
Romance[DA REVISIONARE] Alice Rossi è una ragazza che nell'ultimo periodo ha capito cosa significa provare dolore, essere traditi dalle persone su cui aveva riposto la sua fiducia. Questo la porta a New York, ospite della zia per un anno. Ma non sa ancora...