Li osservo percorrere il vialetto che conduce all'ingresso della scuola con sguardo ombroso.
Il gesto che ha fatto al falò mi ha lasciato di stucco, mettendo in discussione tutte le teorie che avevo formulato da che l'ho incontrata la prima volta.
Essermi dato da fare con la bionda non ha sortito la reazione che speravo, anzi, tutto il contrario. Pensavo, erroneamente, che lei si sarebbe ingelosita, ma non è stato così. In questi giorni non sono riuscito a togliermi dalla testa la sua espressione schifata.
Mi ha tormentato, come un brutto incubo ricorrente.Ho perso smalto, da che le nostre vite si sono incrociate. Mi ha profondamente sorpreso capire che la sua non è una finzione ma è davvero innamorata di quel ragazzo. Come possa essere possibile è un mistero. Lei è una Lamborghini, lui una scassata utilitaria. Due mondi che non collimano, eppure...
Sento la solita rabbia prendere il sopravvento; non solo per il due di picche che mi ha rifilato ripetutamente, ma perché la mia ossessione per lei sta gradualmente peggiorando.
«Che faccia seria, che hai?» trattengo a stento la stizza, trovandomela davanti. Ma lei mi serve.
«Non ho niente, mi sono solo svegliato male» non sto a spiegarle più di tanto, sono convinto che neppure capirebbe; è davvero stupida.
«Posso rendere la tua giornata decisamente migliore, se ti va di andare sotto gli spalti», manca poco le ringhi in faccia.
È vero che sono un donnaiolo che non ha nessuna intenzione di avere un rapporto serio, ma da qui a farmi beccare con lei in pubblico, ce ne corre. Non voglio che mi rimandino prima del previsto nella mia scuola. Ho ancora un paio di cose da sistemare, dopodiché potrò tranquillamente tornare alla mia solita vita.
«Passo, per oggi, ma grazie di averlo chiesto. Ci vediamo a mensa, bambola.»
A grandi falcate me ne vado verso il portone della scuola, con uno stato d'animo decisamente caotico.
***
«Buongiorno, cari studenti!
Oggi, come ben sapete, c'è l'esperimento a coppie. Ma prima di iniziare, fate posto a uno degli studenti della Broker: Bastian Reed» il professore sgancia la bomba, io resto immobile.
Anche in laboratorio me lo devo ritrovare? Questo non è il destino, che ci mette lo zampino, è un vero e proprio complotto.Colosso entra in classe con la solita faccia da schiaffi. Il professore lo presenta ma io non ascolto.
Mi guardo furtivamente attorno, cercando un compagno di banco libero e disponibile con cui fare coppia. Ma la sfiga, che a differenza della dea bendata ci vede benissimo, rema contro di me ancora una volta: infatti, nessuno è da solo, sono tutti già accoppiati. Quindi, con mio sommo dispiacere, realizzo che dovrò sopportare l'idiota per le due ore successive, avendolo come partner.
«Si accomodi pure accanto alla signorina Lodge. È una delle migliori nella mia materia», il docente gli fa un cenno e Bastian si siede accanto a me.
Tengo gli occhi fissi sul quaderno, pur di non guardarlo.
«Cos'è, studi la porosità della carta?» non solo ha la faccia da schiaffi, ma usa anche un tono derisorio e irriverente.
Gli concedo solo un'occhiata di traverso, facendo finta di non aver capito, o che non mi interessi.
«La pagina è vuota, Didi.» Sottolinea.
«Beh, preferirei guardare una supernova e bruciarmi le retine, piuttosto che degnare te di un'occhiata»
Replico per le rime, stringendo le dita sul bordo del banco.
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SIAE Volevo Dirti Che Ti Amo [Noah Centineo//Jacob Elordi]SU AMAZON.
Teen FictionPete e Didi sono migliori amici da sempre; vivono in case adiacenti, frequentano la stessa scuola ed escono con lo stesso gruppo di amici. Entrambi hanno caratteri molto simili: solari, sempre pronti allo scherzo, molto generosi e altruisti. Anche s...