Ho recuperato al meglio i giorni persi, a causa dell'influenza, in queste lunghe settimane. Grazie anche ai miei amici, che si sono subito offerti di aiutarmi. Ma il contributo maggiore è provenuto da Bastian, che ha operato una vera e propria magia, grazie al suo cervello brillante e alle sue conoscenze scolastiche.
Stiamo discutendo animatamente sulla scorsa partita, quando Bastian mi sussurra all'orecchio: «Ci possiamo allontanare un secondo? Devo chiederti una cosa.» Ovviamente non mi faccio scappare l'opportunità di stare da sola con lui.
Ci spostiamo nel mezzo del corridoio deserto; ma noto che è in forte imbarazzo.
«Che c'è, tutto bene?» per un attimo ho pensato, ed ancora lo penso, che voglia lasciarmi.
«Certo, tutto ok. Senti, avrei un programma per stasera, se ti va. Una cenetta romantica, solo io e te, in un posto speciale. Vuoi?»
Mi brillano gli occhi al solo pensiero.«Come puoi dubitare? Certo che voglio, anzi, non vedo l'ora. Ma come devo vestirmi?» non ho idea di quale sia la location del nostro incontro, è meglio chiedere a lui.
«Come ti pare, non andremo in un posto chic, sarà una cosa nuova e, spero, ne rimarrai incantata.» È una delle cose che più amo di lui. In tutto il tempo che abbiamo passato insieme ha dimostrato una vulcanica capacità di sorpresa.
Non c'è stata una volta in cui abbia organizzato qualcosa di banale o noioso. È sempre pieno di invettiva, il che lo rende ancor più speciale ai miei occhi.«Va bene, vengo da te a che ora?»
«Alle sette e trenta, ma passa dal retro.»
Questa richiesta mi spiazza un po'. So per certo che non riguarda i suoi genitori, avendoli già conosciuti. E inoltre abbiamo legato moltissimo, come lui con la mia famiglia.«È una cosa un po' strana ma va bene, farò come hai detto.»
Avrà le sue motivazioni, se decide in questo modo.
Mi bacia, stando attento che non stia passando nessuno.«Fremo al pensiero, credimi. Adesso rientriamo, altrimenti chi li sente gli altri.»
Ritorniamo in sala, vedendo però che mancano Peter e Grace; si saranno nascosti anche loro ad amoreggiare da qualche parte.
Continuiamo la discussione che è sempre più un dibattito vero e proprio, e poi torniamo alle nostre classi, una volta finita la pausa pranzo.
***
Avevo in programma di uscire con Sharon, questa sera, motivo per cui la devo intercettare e disdire.
La trovo appoggiata alla sua auto, intenta a mandare messaggi a qualcuno.«Ehi, scheggia, ti spiace se annullo la nostra serata?
Bastian ha organizzato qualcosa di molto romantico e altrettanto misterioso.»Sorride, e replica: «Nessun problema, avrei fatto lo stesso, dato che... beh, mi devo vedere con una persona.»
Uh-uh, e questa?«Alt, ferma lì! Chi è questo ragazzo, al quale deduco stessi mandando SMS?» non me ne ha parlato, sarà perché vuole esserne sicura?
«Allora: come prima cosa, sì, era a lui che scrivevo, come tutte le altre volte. Seconda cosa, è un ragazzo che ho conosciuto al molo, in una di quelle giornate no che mi prendevano tempo fa.
Mi ha invitata ad uscire ed ho accettato. Ci siamo già visti un paio di volte e ci siamo raccontati un po' di noi; sembra essermi molto affine. Mi piace.»
Il suo rossore non può che essere una conferma, per me.«Sia lodato il cielo! Sono contentissima che tu ti sia ripresa, e che abbia trovato qualcuno che ti merita e ti apprezza.
Al contrario di un altro scimmione.»
Vederla di nuovo se stessa è una gioia infinita per me.
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SIAE Volevo Dirti Che Ti Amo [Noah Centineo//Jacob Elordi]SU AMAZON.
Teen FictionPete e Didi sono migliori amici da sempre; vivono in case adiacenti, frequentano la stessa scuola ed escono con lo stesso gruppo di amici. Entrambi hanno caratteri molto simili: solari, sempre pronti allo scherzo, molto generosi e altruisti. Anche s...