capitolo 1

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Oggi ricomincia un nuovo anno scolastico.
Non sono per niente felice.
Nuovo anno equivale a nuovo anno di continue torture,studio, verifiche,compiti,professori,ragazzi che ti bullizzano,lacrime, solitudine,dolore.

Mi chiamo Denise ho 18 anni gli altri mi definiscono bassa,cicciona,orribile.
La mia migliore amica mi definisce alta,magrissima, stupenda.
Non ha tutti i torti,sono magra,non mangio mai per non sembrare cicciona agli occhi degli altri ma questo non funziona molto.
Ho i capelli biondi e gli occhi verdi.
Non ho genitori,mi hanno lasciata da due anni,due anni che convivo da sola con il dolore.
Affianco ho sempre avuto la mia migliore amica dell'asilo,Asia. Lei è una ragazza stupenda,bellissima, magrissima e anche lei alta.
Ha i capelli neri e gli occhi di ghiaccio,non mi ha mai abbandonata e mi ha promesso che mai lo farà.

Mi vestii con un pantalone nero e una felpa larga dello stesso colore,presi lo zaino e scesi.

"Ciao" disse Asia sorridendomi "ciao"
Ci avviammo verso scuola.
Dopo un po'arrivammo davanti il cancello,sospirai, Asia mi accarezzò la spalla "dai andrà tutto bene" annuii e entrammo. Andammo subito in classe,non volevo vedere nessuno.

Iniziarono le lezioni e fu una noia mortale per tutte le altre tre ore. Finalmente arrivò l'ora di andare a casa. Devo dire niente male per il primo giorno,almeno fino ad ora.

Uscimmo in cortile e come non detto qualcosa doveva andare storto,mi sentii prendere dallo zaino mi girai e vidi lui,bello come sempre ma con lo stesso modo di trattarmi "c'è la cicciona" disse guardando tutti i ragazzi e le ragazze che aveva intorno, questo provocò la risata di tutti, tranne quella di Asia "lasciala stare" disse difendendomi "mi chiedo come fa una così figa come te stare con questo straccio" disse lui lasciandomi lo zaino e spingendomi.
Asia lo guardò male e finalmente ce ne andammo da quel posto.

"Mi dispiace tanto Cicci" ci chiamavamo così dall'asilo "tutto bene tranquilla" dissi sorridendo "in fondo oggi non ha fatto niente" aggiunsi alzando le spalle "ma oltre quello..non deve essere bello vedere che il ragazzo che ami ti bullizza" disse "già.." sussurrai, subito dopo cambiò discorso e iniziò a fare la scema come solo lei sa fare facendomi ridere.

Finimmo quei pochi compiti che ci avevano dato e poi ci mettemmo a guardare un po'di televisione.

Era passata ormai un ora se non di più, decidemmo di andare a cena fuori "vai a vestirti ti aspetto qui" disse Asia,la guardai interrogativa "perché devo vestirmi?" chiesi "ah vieni così? Siamo a settembre e hai una felpa più grande di te, quand'è che smetterai di nascondere il tuo corpo e di indossare cose di tre taglie più grandi della tua?" chiese,abbassai lo sguardo "sei stupenda così come sei, fidati" disse sorridendomi,sorrisi a mia volta e andai a cambiarmi.
Misi un jeans nero e una magliettina 'aderente' a maniche lunghe,mi guardai allo specchio "sei bellissima così come sei,forse troppo secca ma sei perfetta così" disse Asia da dietro,sorrisi e poi scesi,presi il telefono con le chiavi e i soldi e uscimmo.

Ci dirigemmo verso la pizzeria,anche se non avevo per niente fame.

"Tu che prendi?" chiese Asia "non ho fame.." "non iniziare tu invece mangi" disse rimproverandomi,alzai gli occhi "una margherita" dissi scocciata.

Arrivò la pizza e già dall'odore mi veniva da rigettare,ma lo feci per Asia,mangiai metà di quella pizza,non stavo bene,avevo mangiato troppo.

Andammo a fare un giro poi andai a casa.
Arrivai a casa e rigettai tutto quello che avevo nello stomaco. Andava avanti da molti anni ormai ma fa niente.

Mi feci una doccia rilassante,misi un pigiama,feci lo zaino e mi misi a letto,presi le cuffiette e ascoltai un po'di musica e nel frattempo andai su Instagram a vedere il profilo di Andreas.
Veniva bene in ogni foto, è stupendo,pieno di muscoli, follower, amici..fa bene a prendermi in giro non sarò mai alla sua altezza.
Devo mettermi in testa che non potrò mai piacergli.

Chiusi gli occhi facendo scendere qualche lacrima.

Mi svegliai e mi vestii con un leggins e una maglia nera.

Oggi sarei andata da sola a scuola, Asia l'avrebbe accompagnata il padre,da quello che mi ha detto.

Arrivai davanti al cancello,mi guardai intorno e entrai,andai verso gli scalini e li vidi Asia ridere e scherzare con Andreas.
Abbassai lo sguardo,passai li vicino a sguardo basso per non farmi vedere da Andreas ma non fu così "ehi orfana dove vai?" chiese ridendo e avvicinarsi,iniziai a tremare,avevo paura.
"Che fai tremi? Hai paura? Povera" disse accarezzandomi la guancia.
"Andre lasciala stare" disse Asia avvicinandosi,lui la guardò e se ne andò dai suoi amici a ridere di me.

Insieme a Asia andai in classe cercando di concentrarmi nelle lezioni ma non fu così.

Uscii insieme ad Asia e fuori il cancello vidi Andreas aspettarci,si avvicinò,mi spinse e mise un braccio intorno al collo di Asia.
Iniziarono a parlare ogni tanto Asia si girava verso di me ma Andreas mi impediva di avvicinarmi.

Dopo un po'venne il padre di Asia a prenderla,mi salutò e mi lasciò li da sola con Andreas. Dovevo avere paura.

Si avvicinò a me mi prese il polso e iniziò a stringere,mi attaccò al muro e mi prese dal colletto della maglia "quando decidi di metterti a dieta è? Non vedi quanto sei cicciona? Fai schifo lo sai? Non ti meriti niente orfana" disse facendo ridere tutti.
Gli occhi iniziavano a bruciare,quando mi lasciò presi lo zaino e corsi via piangendo,sentivo ancora le sue parole nella testa con sottofondo le risate di tutta la scuola.
Mi alzai la manica e avevo un livido.
Non potevo andare avanti così,non potevo continuare a vivere così.

Forse aveva ragione non meritavo niente.

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