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Corsi verso casa,non volevo più sapere niente di lui,mi ha illusa per la millesima volta e io che come una stupida ci cascavo sempre.
Tornai a casa e andai in bagno,mi guardai allo specchio e vedevo solo uno stupido errore.
Presi la lametta e iniziai a tagliare,uno,due,tre e via così.

Mi fermai solo quando suonarono alla porta "che vuoi?" chiesi, entrò senza chiedere niente "scusami,non sapevo che sarebbe venuta non sapevo nemmeno che fosse lì, perdonami" disse,non risposi.
Mi toccai le braccia mi facevano male, bruciavano.
Lui posò lo sguardo su quest'ultime e le afferó.

In quel momento mi aspettavo solo un abbandono,un abbandono perché sono così sbagliata e capricciosa.
Invece non fu così,mi baciò delicatamente tutte quelle ferite,e con altrettanta delicatezza mi supplico di non farlo più. In quel momento mi sono sentita meno forte,mi sono sentita una bambina con la necessità di essere salvata.

Mi alzai e andai a farmi una doccia calda.
Ci rimasi un bel po'di tempo,mi rilassava stare sotto l'acqua calda che scorreva sulla mia testa.
Uscii e mi vestii,decisi di andarmi a fare un giro in pizza visto che non avevo niente da fare.

Andai in piazza e mi misi seduta su una panchina, davanti a me vedevo bambini che correvano e giocavano, vedevo anche coppie di ragazzi innamorati che passeggiavano mano nella mano, quello che ho sempre sognato di fare con Andreas, colui che mi ha rubato il cuore fin da subito ma che non ha mai capito quello che provavo per lui.
Andai a prendermi un gelato e poi tornai a casa.
Mi misi sul letto a studiare un po',avevo deciso di ritirarmi dalla scuola ma di continuare comunque a studiare da sola a casa,passai il resto della mia giornata così.

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