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Sentii la presenza di qualcuno,aprii gli occhi e vidi Camilla ai piedi del letto,gli sorrisi "buongiorno" le dissi "ciao" rispose lei timidamente.
Mi alzai senza svegliare Andreas e insieme a lei andai in cucina,gli preparai la colazione e gli dissi "vuoi andare a trovare la mamma?" lei annuì sorridendo "e allora quando hai finito di mangiare ci andiamo a vestire e svegliamo papà ok?" chiesi e annuì nuovamente.

Insieme andammo in camera sua e scegliemmo qualcosa da mettere, l'aiutai a mettere un vestitino bianco con dei fiori rosa e rossi poi ci dirigemmo verso la camera di Andreas.
"Apro la porta e vai a saltare sul letto i
Ok?" sussurrai davanti la porta lei sorrise e poi aprii.
Camilla corse verso il letto e iniziò a saltare,Andreas si svegliò di soprassalto,si era spaventato.
Non riuscivo a smettere di ridere, quando vidi che non si alzava iniziai a saltare anche io sul letto insieme a Camilla "sveglia! C'è il sole fuori!" urlai io "ma siete matte? Lasciatemi dormire" sussurrò lui "no ti devi alzare,Camilla vuole andare da Asia" dissi e li aprì gli occhi "potevate svegliarmi più dolcemente" disse lui allungando le braccia per stirarsi "e come?" chiesi sedendomi "non lo so,tipo con dei baci?" "Nah,non li meriti" dissi scherzando "ah no?" "No" "perfetto" disse per poi prendermi dai fianchi e tirarmi all'indietro per farmi sdraiare,si mise sopra di me e iniziò a farmi il solletico "Andreas levati!" cercai di liberarmi ma non ci riuscivo,era molto più pesante di me.

Dopo un bel po'ci alzammo e preparai anche a lui la colazione.
Ci andammo a vestire e poi uscimmo di casa per dirigersi in ospedale.
Entrammo e presi la mano di Camilla per non farla allontanare mentre il padre andava a chiedere il numero della stanza di Asia.
"356" disse tornando da noi.

"Chi entra prima?" chiese lui "andate voi" lui annuì e poi si diresse dentro con Camilla.
Restai fuori per circa dieci,venti minuti e poi uscirono "ha detto che vuole vederti" disse lui uscendo.
Esitai un po'prima di entrare.
"Ciao" dissi "ehi" "come stai?" "Potrei stare meglio" dopo quella sua risposta calò il silenzio.
"Senti.." iniziai io "mi dispiace" "per cosa?" chiese non capendo "per tutto,infondo prima non c'ero io senza te e non c'eri te senza me mentre ora siamo solo due sconosciute..vorrei tornare come prima,anche se mi hai fatto male non riesco ad odiarti sei l'unica amica che ho e non voglio perderti" dissi "anche io Cicci" sorrisi "mi abbracci?" chiese poi,mi avvicinai e l'abbracciai lentamente per paura di fargli male "mi sei mancata" disse "anche tu" "posso chiederti una cosa?" domandò dopo essersi staccata dall'abbraccio,annuii "ti puoi prendere cura tu di loro finché non esco da qui?" "Certo, qualunque cosa ti serve puoi chiedermela, cercherò di aiutarti nel mio piccolo" dissi "mi spiace ma l'ora delle visite è terminata" disse un dottore entrando "va bene,vado via" dissi "tu riprenditi presto ci penso io a loro" dissi ad Asia e lei mi sorrise.

Quando uscii dalla stanza vidi Andreas seduto su una sedia con la testa abbassata appoggiata sulle mani "andre che succede?" chiesi preoccupata accarezzandogli la spalla "non lo so" sussurrò "mi sento in colpa Denise" disse guardandomi,aveva gli occhi lucidi,mi si spezzò il cuore a vederlo così "ma non devi,non è colpa tua se è successo questo" dissi inginocchiandomi davanti a lui "si invece se ci fossi stato anche io non sarebbe successo" "non darti colpe inesistenti,se è successo vuol dire che doveva succedere" lo tranquillizzai io "si però.." "niente però" lo fermai io "ora alzati e sorridi, l'hai vista sta bene più di noi due messi insieme,non gli succede niente,tra un po'di giorni esce e continuerete la vostra vita insieme a Camilla,ora pensa a lei che ha bisogno di te" dissi guardando la bambina giocare sullo scivolo,sorrise "hai ragione, grazie" "non devi ringraziarmi" dissi io "e invece si, nonostante tutto il dolore che ti abbiamo creato tu ci sei sempre stata per noi, sei davvero importante" disse per poi abbracciarmi "anche voi lo siete" sussurrai e mi strinse di più.
A farci staccare fu Camilla che stava chiamando Andreas "papà vieni a giocare con me?" chiese "si arrivo" disse lui correndo verso di lei e spingerla sull'altalena,sorrisi,lo amavo davvero tanto.

Tornammo a casa che si era fatta ormai ora di cena, così,senza che Andreas lo sapesse chiamai una pizzeria e ordinai tre pizze.
"Che mangiamo a cena?" chiese lui venendo in soggiorno e proprio in quel momento suonarono alla porta,mi alzai e andai ad aprire,pagai e chiusi la porta "pizza!" Esclamai felice,lui mi guardò interrogativo e poi sorrise.

Ci mettemmo a mangiare sul letto mentre guardavamo il re leone, piaceva molto sia ad Andreas che a Camilla,tale padre tale figlia.

Mentre guardavamo il film Camilla si addormentò e Andreas mise una mano sulla mia coscia iniziando a fare movimenti strani verso l'alto e il basso, rabbrividii,sentii la pelle bruciare sotto il suo tocco.
Salì sempre di più "a-andre.." sussurrai mettendo la mia mano sulla sua "si?" chiese come se nulla fosse "stai fermo" "perché?" chiese con voce da bambino innocente,mi morsi il labbro inferiore, scavalcò Camilla e si mise sopra di me facendomi stendere, iniziò a baciarmi il collo mentre  le mani  scorrevano sui miei fianchi "andre c'è Camilla" dissi mettendo le mie mani sulle sue guance ma di fermarsi non ne voleva sapere "dai andre" cercai di fermarlo quando sentii il mio corpo impossessato di brividi di piacere.
Infondo lui stava solo giocando,per lui era solo uno scherzo mentre per me no,per me lui non era uno scherzo per me lui era ben altro,era il ragazzo che amavo.

Riuscii a levarlo e con la manica della maglia mi asciugai il collo "ma che fai?" chiese "mi asciugo è pieno di bava" dissi e lui si mise a ridere,lo guardai male e poi portai lentamente Camilla nel suo letto ma appena lo toccai mi addormentai vicino al corpicino piccolo della bambina.

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