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Oggi ricomincia il quinto anno di liceo, purtroppo Andreas è stato bocciato ed ora lo devo subire anche in classe.

Nella ricreazione, sfortunatamente si avvicina "visto? Condivideremo anche l'aula adesso,felice?" chiese sedendosi al mio fianco "ci sono così tanti posti puoi anche andare da qualcun'altra" dissi io sarcastica "ma io voglio te" disse lui "e io no" risposi andandomene.

Uscii da scuola e andai a casa,posai lo zaino e andai a farmi un giro, avevo voglia di camminare.
Mi venne in mente di andare in piazza,errore più grande,li c'erano i bulletti della scuola,quelli che se non c'era Andreas c'erano loro.
Abbassai lo sguardo e accellerai il passo "che ci fai qui da sola?" chiese uno di loro affiancandosi,non lo guardai e accellerai "che ci ignori?" disse ridendo "sei proprio uno schifo" aggiunse, sospirai "sei un cesso,brutta,cicciona e vergognosa" continuò,faceva male tutto questo.
Non alzai lo sguardo, mi prese dal polso e mi fece girare, degludii, avevo paura,gli occhi iniziavano a bruciare sapendo già quello che sarebbe successo.
"Mi chiedo dove lo trovi il coraggio di continuare a vivere,una come te non se lo merita,dove lo trovi il coraggio di guardarti allo specchio la mattina? Almeno ti rendi conto che sei schifosa?" Me lo chiedo anche io dove lo trovo il coraggio,non volevo piangere davanti a loro.
Mi lasciò il polso e continuò ad insultarmi,mi tappai le orecchie e mi misi seduta per terra,non ne potevo più,stavo piangendo.
Non sentii più le voci, aprii gli occhi e vidi Andreas discutere con loro,quando se ne andarono si avvicinò a me "tutto bene?" chiese asciugandomi le lacrime,non risposi "hai ragione, è una domanda stupida, che ti hanno fatto?" chiese "quello che facevi tu" dissi,lo vidi fissare il vuoto "dai alzati" feci come mi aveva detto e gli occhi mi caddero sul suo collo,aveva tre succhiotti, degludii "vieni a casa mia,dai andiamo" disse,scossi velocemente la testa "no non vengo" dissi, tirandomi in dietro "perché no?" chiese non capendo "non voglio stare con te" dissi,mi guardò interrogativo poi venne distratto dalla figlia che lo chiamava,ci girammo ed era con Asia, perfetto direi "ciao!" disse Andreas sorridendo alla bambina,poi fece un segno con la testa ad Asia "ciao Denise" disse lei guardandomi "ciao Asia" faceva male vederla e non poterla più guardare con gli occhi di una volta,non potermi più fidare ma in fondo, cos'è che non fa male nella mia vita? "Andiamo al parco?" chiese Camilla,i genitori annuirono "vieni anche tu?" Mi chiese Andreas,stavo per rispondere quando anche Camilla lo chiese,non potevo dirgli di no così annuii debolmente.

Andammo al parco e loro si misero a giocare con la figlia mentre io mi andai a sedere su una panchina,posai lo sguardo sulle mie scarpe che smuovevano i sassolini.
Alzai lo sguardo solo quando vidi due piccoli piedi davanti a me "è per te" disse Camilla porgendomi una margherita bianca "grazie" sorrisi prendendo il fiore  e vedere la bambina correre verso Andreas e Asia,rimasi nuovamente sola.

"È strano sai?" sentii una voce fin troppo conosciuta "cosa?" chiesi non capendo "che da così tanto ora siamo niente" "lo so, è strano anche per me,tu che mi avevi promesso che ci saresti sempre stata" dissi con un sorriso amaro in faccia, abbassò lo sguardo "ma dobbiamo abituarci che nella vita si incontrano più maschere che volti" dissi poi alzando le spalle, serrò la mascella "senti Denise,sai che io non volevo farti tutto questo,mettermi con il ragazzo che ti piace,farci un figlio e obbligarlo a spostarmi,ma l'ho fatto,non so perché e so anche che chiederti di perdonami è una stupidaggine" "lo so Asia,ma capisci,non so più fidarmi,eri l'unica su cui potevo contare ed ora che mi hai tradito anche tu non riesco più a fidarmi nemmeno di me stessa" dichiarai io.
La nostra discussione fu interrotta da Camilla che ci venne in contro con Andreas dietro "andiamo a mangiare una pizza insieme?" chiese la bambina "che ne dite?" aggiunse Andreas "per me va bene" disse asia e lo sguardo di tutti si posò su di me "emh..no io non ci sono" dissi alzandomi "perché?" chiese Andreas,non voglio stare con voi "non.." "ti prego!" mi pregò Camilla "che fai a casa da sola? Sta con noi" aggiunse Asia, preferisco stare sola che con voi,ne sono certa "dai" continuò Andreas,alzai gli occhi "va bene" dissi Camilla mi abbracciò,rimasi stupita da quel gesto e ricambiai.

Prima di andare al ristorante andai a casa per cambiarmi.

Mi guardai allo specchio,avevano raggione, tutto quello che dicono è la verità,presi quella maledetta lametta e iniziai a fare quello che meritavo.
Quando vidi che stavo esagerando andai a vestirmi.

"Eccola!" disse Camilla indicandomi, sorrisi "pensavamo non venissi più" disse Asia "che stavi facendo?" chiese Andreas "mi stavo vestendo" dissi,Andreas mi guardò,non mi credeva.

Iniziarono tutti a mangiare,non avevo fame "non ti piace?" chiese Asia "non ho fame" "tu invece mangi" mi rimproverò Andreas,alzai gli occhi e ne presi un pezzetto.

Mi misi a disegnare con Camilla non facendo caso ad avere la manica tirata un po'su facendo vedere uno dei tanti tagli che avevo fatto l'ora prima "hai un gatto?" chiese Camilla,non capivo poi vidi che il suo sguardo era puntato sul mio braccio "oh..emh..si" dissi tirando giù la manica e mettendo il braccio sotto il tavolo,Andreas mi guardò male "tu non hai gatti" disse "emh.. è di un mio amico" dissi "non hai amici" "amiche" "nemmeno amiche" abbassai lo sguardo.
Vidi Andreas alzarsi e dirigersi verso di me "che vuoi?" chiesi "dammi il braccio" disse serio "no!" dissi "Denise dammi il braccio" "ti ho detto di no Andreas lasciami stare" "ragazzi state dando spettacolo" disse Asia guardandosi intorno "non è colpa mia se questa è una deficiente" disse lui indicandomi "perfetto la deficiente se ne va" dissi alzandomi e andando via "forse hai esagerato" sentii dire da Asia prima che uscissi dal ristorante.

Una delle tante giornate orribili finì con una delle solite litigate con Andreas.

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